CDIT0110

speciality_conservativa Fig. 27 Fig. 28 Fig. 29 Fig. 30 Fig. 31 Fig. 32 Fig. 33 Fig. 27_Accurata rimozione delle eccedenze interprossimali. Fig. 28_Polimerizzazione a 4 versanti: V-L-OM-OD. Fig. 29_Completamento della polimerizzazione al disotto di gel a base di glicerina. Fig. 30_Rifinitura interprossimale tramite manipolo a movimento alternato e lima a granulometria decrescente. Fig. 31_Rifinitura VL effettuata con dischi diamantati a granulometria decrescente. Fig. 32_Lucidaura interprossimale effettuata con striscette sintetiche diamantate a granulometria ultra sottile. Figg. 33, 34_Lucidatura effettuata con coppette e gommini siliconici preimpregnati usati a secco: attenzione ai surriscaldamenti. Fig. 34 Sono state quindi utilizzate una coppetta siliconica da finitura e una punta siliconica da prelucidatura, usata a bassa velocità, con scarsa pressione di esercizio e utilizzati in abbondante spray d’aria (Figg. 33, 34). La lucidatura e brillantatura a secco è stata realizzata con spazzolino diamantato preimpregnato, aumentando leggermente la pressione d’esercizio, ma sempre a bassa velocità (6000giri/ min) e sotto costante spray d’aria (Figg. 35, 36). Rimossa la diga e controllata l’occlusione, era possibile apprezzare l’integrazione estetica vestibolare e occlusale dell’intarsio già dopo parziale reidratazione dell’elemento dentale (Fig. 37). Al paziente sono state date le informazioni per ottenere un’adeguata detersione anche degli spazi interdentali mediante corrette manovre di igiene orale domiciliare e garantire così il mante- nimento nel tempo dell’intarsio in composito. Il paziente si è presentato regolarmente alle visite di controllo e alle sedute di deplaquing terminate con applicazione di mousse alla caseina e fluoro, riferendo di non aver più accusato, fin dalla prima giornata, tutti i sintomi riconducibili alla Sindrome del dente incrinato (Fig. 38). _Discussione Generalmente, diagnosticare la sindrome del dente incrinato risulta difficoltoso: i segni e i sintomi sono spesso vaghi e mimano altri problemi odontogeni e non odontogeni. Il caso presentato è classico per la sua storia, per il tipo di dolore, per la riproduzione del sintomo e per la presenza del restauro in amalgama. Condizioni quali carie, gengiviti, parodontiti periapicale acute e pericoronariti possono, in molti casi, essere diagnosti- 16 cosmetic dentistry 1_2010

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