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speciality_conservativa Fig. 35 Fig. 36 Figg. 35, 36_Brillantatura con spazzolini sintetici preimpregnati. Restauro al termine delle manovre di lucidatura e rifinitura effettuate sotto diga. cate prontamente sulla base della storia del paziente, dell’esame clinico e quando indicato con procedure radiografiche. Ciò è vero anche per molti casi di fratture, ma non per la Sindrome del dente incrinato, il che può ingenerare una sorta di frustrazione sia per l’odontoiatra che per il paziente(4, 1). Secondo la letteratura, i denti più colpiti dalla sindrome del dente incrinato sono i molari inferiori, mentre quelli meno interessati sono i premolari inferiori(2). Molti autori hanno riportato che la SDI interessa anche denti privi di processi cariosi o che presentano piccoli restauri conservativi. Per quanto concerne l’eziopatogenesi alcuni clinici ritengono che le incrinature insorgano per sviluppo di indebolimenti delle strutture interne di specifiche aree del dente o per “incidenti masticatori”. Altri possibili fattori predisponenti includono la perdita di tessuti duri dentali a causa di carie, restauri dentali e inadeguata protezione delle cuspidi attraverso i restauri stessi(4), traumi e parafunzioni. Alcune incrinature non sono strutturali e possono portare a errori diagnostici e a overtreatment. L’utilizzo di sistemi ingrandenti, la comprensione della progressione dell’incrinatura, la valutazione del tipo di incrinatura possono guidare l’odontoiatra a prendere la giusta decisione. I denti possono avere incrinature strutturali in vari stadi. La diagnosi e il trattamento vengono eseguiti molto spesso durante lo stadio finale dello sviluppo dell’incrinatura(11). Il modo migliore per fare diagnosi consiste nel riprodurre i sintomi del disturbo principale del paziente tramite “bite test” con legnetto di balsa o rulli di cotone, come descritto in questo case report. La diagnosi precoce della SDI è importante per evitare la propagazione delle incrinature e la possibilità di infezioni batteriche secondarie. Conseguentemente il trattamento della SDI è fondamentale. La terapia specifica dipende dalla severità dei sintomi e dalla localizzazione dell’incrinatura. Una delle metodiche proposte è quella di ricorrere ad una banda ortodontica per stabilizzare temporaneamente il dente. La stabilizzazione permanente, invece, si ottiene ricorrendo a seconda dei casi a onlay, overlay o corone totali(4). Nel caso riportato si è optato per la realizzazione di un onlay in composito, con preparazione a cerchiaggio delle cuspidi disto-vestibolare e disto-linguale ed abbattimento della cresta marginale mesiale. Questa tipologia di restauro consente un approccio minimamente invasivo e nel contempo permette di ripristinare i giusti rapporti biomeccanici del dente, evitando quindi, nel caso specifico, la propagazione delle linee di incrinatura durante i carichi verticali, come quelli che si pro- Fig. 37_Integrazione del manufatto alla rimozione della diga. Fig. 38_Controllo a 4 gg. Fig. 37 Fig. 38 cosmetic dentistry 1_2010 17

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