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cosmetic news_medicina estetica Massirone e la via italiana alla Medicina estetica Assertore di una Medicina estetica europea, ma soprattutto italiana, Alberto Massirone, presidente della Società di Medicina a indirizzo estetico “Agorà” di Milano: “è una battaglia – dice – che combattiamo da anni il non considerare la Medicina estetica come legata all’aspetto esteriore, bensì una Medicina tradizionale. Gli inestetismi di viso e corpo hanno cause che il medico estetico deve conoscere e ripristinare nell’armonia della persona, per poter svolgere la prevenzione”. Prevenzione mirata a cosa? Al benessere, alla migliore qualità di vita. La nostra scuola, tra le più antiche del mondo, compie 25 anni. Con un Master di 4 anni forma il medico estetico: non “delle punturine”, ma un professionista operante nel rispetto della persona. Noi rifiutiamo i “botox party”, il filler dell’ultimo momento, la bellezza eclatante tipica della Medicina made in Usa, per un indirizzo più morbido. Chi è allora il medico estetico e come si forma? Uno specialista degli inestetismi, che promuove la prevenzione, soprattutto nell’aging, con competenze, tecnologie e materiali in continua evoluzione. Non è dermatologo né chirurgo plastico, ma collabora con essi senza intervenire dove non gli compete. Chiunque può esercitare come medico estetico, se inietta botulino o un filler, perché per acquisire una buona tecnica bastano 2 mesi. “Agorà” è una Scuola superiore post-universitaria di Medicina a indirizzo estetico accreditata presso il Ministero della Salute come provider ECM. Negli ultimi anni ha attivato un corso biennale di Medicina anti-aging e quadriennale in Flebologia estetica. Ci sono specificità non ricollegabili al solo genere maschile e femminile? Le disarmonie strutturali non sono solo della donna che “vive” male un problema. Compito del medico estetico è correggerlo e farlo accettare, anche se il risultato è diverso dall’immaginario della paziente. Ci sono anche adolescenti con problemi di acne in un momento fisico e psicologico importante, ragazzi troppo magri, con spalle strette e dentatura in disordine, uomini con alopecia androginica e pancetta. Quali le conferme e le nuove tendenze della Medicina estetica? Usato da più di 50 anni, il botulino è la grande conferma in termini di efficacia e sicurezza, autorizzato da soli 5-6 anni a uso estetico. Come nuove tecnologie parlerei di laser, cavitazione e carbossiterapia, interessante perché si inietta anidride carbonica a scopo rigenerativo, per stimolare i fibroblasti, tonificare e riqualificare l’impalcatura. La cavitazione è una tecnica alternativa alla liposuzione, con effetti di durata inferiore, ma non è un intervento chirurgico (è meno indolore, più dolce). Crediamo nelle cellule staminali, anche se l’applicazione in Medicina estetica è lontana. Si studia l’utilizzo di quelle prelevate dal tessuto adiposo, trattate e poi reinserite, per generarne altre su seno, viso e mani. Per quanto riguarda le tecniche meno invasive? Sì al “face correction”, tecnica iniettiva ideata da Magda Belmontesi, specialista all’Università di Pavia, per creare un’invisibile “impalcatura” a sostegno dei cedimenti dei volumi del volto. Si ottiene iniettando acido ialuronico trasversalmente alle linee di grinzosità delle guance, individuando punti di cedimento presso zigomi, solchi nasolabiali e zona paramentoniera, per creare “lunghi fili” tensori a reticolo con le rughe. Altra tecnica è il “face care” a idratazione profonda di Gabriella Di Russo, medico cosmetico di Roma. Con gel di acido ialuronico NASHA in formulazione fluida, attraverso inserimenti trasversali rispetto alle grinze cutanee superficiali, si ottengono, oltre al tono, compattezza e miglioramento della texture cutanea, con effetto volumizzante. _Emanuela Medi Alberto Massirone. cosmetic dentistry 1_2010 41

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