DTIT0410

13 Anno VI n. 4 - Aprile 2010Italian Edition Attualità Abusivismo e prestanomismo Nuova presa di posizione Andi In un comunicato emesso in data 5 febbraio, l’Andi ha preso nuovamente posizione sull’an- noso problema dell’abusivismo e del prestanomismo. “In un periodo particolar- mente ostico per la professio- ne, che deve fare i conti con una pazientela sofferente in termini economici per la ben nota crisi e per il palesarsi di modelli di esercizio profes- sionale innovativi rispetto al passato, senza contare gli interrogativi per l’avvento dei fondi integrativi, l’Associazio- ne – sottolinea il comunica- to – non ha mai abbassato la guardia circa il contrasto del fenomeno dell’abusivismo”. Dimostrazione ne è anche il servizio del 10 febbraio in onda al TG1 delle 20 su un caso di abusivismo scoperto gra- zie all’impegno della Sezione Andi di Roma. Un’“evoluzione mediatica”chel’Andifarisalire all’intervista fatta al Presiden- te Callioni da Max Laudadio nel 2008. Da allora “la strate- gia associativa rispetto a tale grave problematica si è evoluta e il servizio al TG1 starebbe a confermarlo. Più che steri- li comunicati endocategoriali fine a se stessi – come vengono definiti – è apparso invece fon- damentale rapportarsi diret- tamente al cittadino-paziente, Con Isernia Andi raggiunge le 100 Sezioni Con la costituzione della Sezione di Isernia, l’Andi ha raggiunto le 100 Sezio- ni Provinciali. “Un primato – afferma il presidente Roberto Cal- lioni – che ribadisce il fon- damentale radicamento sul territorio rafforzato da un promettente andamen- to del rinnovo delle iscri- zioni”. Il Presidente della Sezione, Danilo Canè, si avvale di un Esecutivo così composto: Vice- presidente Mario Testa Tesoriere Giovanni Angelone Segretario Sara Folchitti Segretario Culturale Davide Tagliaferri Segretario Sindacale Marcantonio Liguori Consigliere Serena Rosato Consigliere Guerini Di Sandro l’anello più debole, soprattutto dopo la liberalizzazione della pubblicità sanitaria voluta dal- la Legge Bersani”. Sottolineata la continuità offensiva dell’Associazione in termini di costituzione di par- te civile, il comunicato richia- ma la sentenza del Tribunale di Torino che, oltre alla con- danna dell’abusivo, riconob- be 12.000 euro all’Andi quale parte civile. Il fatto che una recente sentenza di 2° grado del Tribunale di Firenze abbia ribaltato un’altra sentenza similare e che la costituzione di parte civile da parte dell’As- sociazione non sia stata “cla- morosamente accettata” non deve far venire meno l’atten- zione. Anzi. Il comunicato conclude sot- tolineando che l’Associazione abbia chiesto “da sempre e a più riprese” l’inasprimento delle pene derivanti dall’art. 348 c.p. e la confisca dei beni rispetto all’esercizio abusi- vo della professione, oltre la radiazione dall’albo per i pre- stanomi recidivanti.

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