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16 Italian EditionAnno VI n. 4 - Aprile 2010 Trends DT pagina 15 La misura del cuneo flessibile Wedge Wand dovrebbe essere abbastanza ampia da contenere la porzione gengivale sigillata contro la superficie cava della preparazione, mentre la parte opposta del cuneo è fermamen- te posta sulla superficie del den- te adiacente. Per posizionare il cuneo, la Wedge Wand viene piegata a 90 gradi nel punto in cui il cuneo incontra l’impugna- tura. Il cuneo flessibile può esse- re ora posto facendo pressione in modo adeguato, senza l’uso della pinza per il cotone che spesso può risultare difficile da maneg- giare. Una volta che il cuneo è orientato correttamente, una torsione della bacchetta rilascia il cuneo. Il forcipe G-Ring™ è poi usato per posizionare il “Soft Face™ 3D-Ring” (anel- lo 3D a superficie morbida). Le basi del “Soft Face™ 3D-Ring” sono posizionate su entrambi i lati del cuneo flessibile e l’anello è rilasciato dal forcipe. La forza del “3D-Ring” provoca una lie- ve separazione dei denti a causa di una compressione dei lega- menti paradontali e gli esclusivi tamponi del Soft Face 3D ring abbracciano la morfologia pros- simale delle superfici buccali e linguali del dente adiacente, mentre al contempo creano un adattamento incredibilmente preciso della matrice sezionale ai margini della superficie cava del dente (Fig. 7). Lo scopo della matrice prossi- male perfetta è di eliminare la necessità di usare strumenti a rotazione per rimuovere mate- riale eccedente a causa di una matriceadattatamale.Unavolta che la matrice sezionale è conve- nientemente separata dal cuneo e il “Soft Face™ 3D-Ring” è in posizione, il processo di restauro può cominciare. Esecuzione del- la tecnica della mordenzatura totale in 15 secondi, 10 secondi sul margine in smalto e 5 secon- di sulla superficie in dentina usando acido fosforico al 37%. Il mordenzante è poi risciac- quato per almeno 15-20 secon- di per assicurare la rimozione completa. Il preparato viene poi asciugato con aria e nuova- mente bagnato con desensibiliz- zante AcquaSeal™ (AcquaMed Technologies) per disinfettare la superficie della cavità, cre- are una superficie umida per il bonding e iniziare la pene- trazione di HEMA nei tuboli dentinali. Un agente legante di quinta generazione (OptiBond® Solo Plus™ , Kerr Corporation) viene poi posizionato su tutte le superfici della cavità. Il solvente è fatto evaporare spruzzando un leggero flusso d’aria sulla super- ficie della preparazione. L’adesi- vo viene attivato con la luce per 20 secondi; il prossimo passo è il posizionamento di uno stato di materiale microibrido. Inizialmente, usando una dose monouso, la prima dose di composito microibrido (Premi- se™ , Kerr Corporation) è posto nell’apertura prossimale della preparazione. Uno strumento di condensazione non appuntito è usatoperadattareilmaterialedi restauro all’interno della matri- ce sezionale e della preparazio- ne. Il primo strato non dovrebbe superare lo spessore di 2 milli- metri. Dopo attivazione con la luce del primo strato, il secondo strato dovrebbe estendersi alla porzione apicale del contatto interprossimale e attraverso il piano pulpare. Gli strati faccia- li e linguali sono posizionati e scolpiti usando una Goldstein Flexithin Mini 4 (Hu-Friedy). Un pennello Keystone n.2 (Pat- terson Dental) è immerso leg- germente in resina e usato per portare il materiale verso i mar- gini e lisciare la superficie del composito. La Fig. 9 mostra il Fig. 9 - Il restauro immediatamente dopo la rimozione della matrice. Fig. 8 - Il restauro in composito completato prima della rimozione della matrice a nastro. Il posizionamento della matrice ricostruisce con precisione la forma prossimale del dente. restauro dopo il completamen- to dello strato in smalto prima della rimozione della matrice a nastro. Il forcipe Composi-Tight Matrix viene usato per rimuo- vere la matrice sezionale dopo la rimozione del cuneo flessi- bile del “Soft Face 3D-Ring”. La rifinitura e la lucidatura avverranno usando una fresa di rifinitura al carburo Q-Fini- sher® (Komet Usa). Di norma, 3 grane, e di conseguenza 3 diver- se frese, vengono usate per la rifinitura del materiale compo- sito. Con il sistema Q-Finisher la fresa con le strisce blu-gialle con la sua lama a configurazione esclusiva svolge il lavoro di due frese in una. Si ottiene un’eccel- lente superficie sia sul materiale composito sia sul dente natura- le, grazie al design a taglio croce dello strumento da taglio. Il rifinitore a punta sotti- le Q-Finisher (H134Q - 0.14), usato per aggiustamenti mino- ri a occlusioni sulla superficie del restauro, se necessari, è per lisciare e rifinire le aree mar- ginali del materiale di restauro ove è possibile l’accesso (Fig. 10). La fresa di rifinitura ultra fine a strisce bianche (H134UF - 0.14) è usata nelle aree restaurate per una rifinitura di precisione (Fig. 11). Le punte di lucidatura Komet Diamond (verde - lucida- tura e grigio - alta brillantezza) vengono poi usate per lucidare e rifinire la superficie di restauro (Fig. 12). Una volta che la lucida- tura è completata, l’ultima fase consiste nel posizionamento di un sigillante di superficie (Seal- n-Shine, Pulpdent Corporation) per sigillare e proteggere qual- siasi imperfezione microscopica nell’interfaccia marginale del restauro che può rimanere a causa dell’impossibilità d’acces- so a queste aree a livello micron. Si tenga a mente che un esplora- tore può sentire al massimo uno spazio di 30 micron. I batteri hanno un diametro di 1 micron. Lo scopo del Seal-n-Shine è di chiudere questi spazi. La Fig. 13 mostra una pro- spettiva occlusale della restau- razione di classe II completata. Conclusioni È stata descritta una tecnica per: 1.controllare l’emorragia del tessuto prossimale prima del posizionamento della matrice con Expasyl® (Kerr Corporation); 2.utilizzare un sistema di matrici sezionali (Composi- Tight 3D™ - WedgeWand™ , Garrison Dental Solutions) e un composito nanofilled microibrido (Premise™ , KerrCorporation) per crea- re una superficie prossima- le anatomicamente precisa; 3.usare il Q-Finisher® , due sistemi di rifinitura con fre- se composite (Komet Usa) per rifinire e poi lucidare con abrasivi compositi a diamante (Komet Usa), rifi- nire l’integrità marginale senza distruggere la forma occlusiva anatomica. La superficie interprossimale è stata ricreata con contorni identici all’anatomia natu- rale e ha un contatto ellit- tico con il dente adiacente. Con una adeguata forma occlusionale e prossimale questo restauro invisibile con composito diretto reste- rà intatto per molti anni. Fig. 10 - La fresa di rifinitura al carburo appuntita Q-Finisher® è usata per gli aggiustamenti minori di occlusioni e per rifinire i margini del restauro. Fig. 13 - Una prospettiva occlusiva della restaurazione diretta con composito MO dopo l’applicazione del sigillante Seal-n-Shinet. ROBERT A. LOWE, DDS, FAGD, FICD, FADI, FACD, gestisce uno studio privato a Charlotte, NC, Usa. Si è diplomato all’American Board of Aesthetic Dentist- ry, tiene lezioni a livello internazionale ed è presidente della commissione di consulenza per la formazione con- tinua della Advanstar Dental Media. È contattabile al numero: (704) 364-4711 o all’indirizzo e-mail boblowedds@aol.com. Autore Fig. 12 - Un lucidatore a punta fine in composito di diamante liscia le aree aggiustate durante la lucidatura. Fig. 11 - La fresa di rifinitura a punta ultra fine è usata per rifinire e lucidare ulteriormente le aree di restauro già rifinite.

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