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30 Italian EditionAnno VI n. 5 - Maggio 2010 News Internazionali Basilare il ruolo del dentista nel rilevare i sintomi della respirazione con la bocca NEW YORK, USA / Leipzig, Germania: i problemi medici e dentali associati alla respirazione con la bocca spesso passano inos- servati da parte dei professionisti della salute, così come suggerisce un nuovo studio dagli Stati Uni- ti. Le problematiche, che sono causate da anomalie del tratto respiratorio superiore, si verifica- no di solito in primavera, quando molte persone soffrono di allergie stagionali e al polline. I dentisti sono invitati a verificare perio- dicamente i sintomi della respi- razione con la bocca e le tonsille gonfie, soprattutto nei bambini intorno ai 5 anni di età, consiglia l’autore. Se non trattata, la respi- razione con la bocca può causare una vasta gamma di problemi medici come la scarsa concen- trazione di ossigeno nel sangue, la pressione alta o le apnee not- turne. Inoltre, è stato trovato che sia responsabile della cresci- ta abnorme del volto, in primo luogo nella forma della mascella superiore e inferiore dei bambini, portando addirittura alla “Long Face Syndrome” [aumento della dimensione verticale del mascel- lare superiore, NdR], a “gummy smiles” [denti notevolmente o moderatamente “coperti” dal- la gengiva, NdR] o altro tipo di malocclusioni. Inoltre, le cattive abitudini del sonno, che risultano dallacondizione,possonoinfluen- zare negativamente la crescita e il rendimento scolastico. I dentisti possono essere i pri- mi a individuare i sintomi del- la respirazione con la bocca, in quanto solitamente chiedono ai loro pazienti di tornare ogni sei mesi, il che significa che alcune persone vedono il loro dentista più spesso di quanto non vedano il proprio medico. Iltrattamentoperlarespirazio- neconlaboccapuòesserevantag- gioso per migliorare le condizioni sanitarie e sociali dei bambini, se presi in tempo. Tonsille gonfie e adenoidi possono essere rimosse chirurgicamente da un esperto otorinolaringoiatra e i dentisti possono utilizzare gli apparecchi di espansione per contribuire ad allargare i seni nasali e aprire i passaggi delle vie aeree nasali se la faccia e la bocca sono strette. Daniel Zimmermann, DTI Denti da latte: nel Dna quando cresceranno C`è un gene dietro il den- tino da latte. È caccia gros- sa al corredo genetico che fa crescere o blocca i denti nei primissimi anni di vita e presto, secondo uno studio pubblicato su PLoS gene- tics, si potrà dare un nome ai tantissimi geni coinvolti nelle dentizione dei neona- ti, sulle cui tracce si sono messi i ricercatori dell’Im- perial College di Londra. A partire da quel pezzo di Dna che predice la necessità dell’apparecchio ortodontico da adulti. Una delle varian- ti genetiche individuate dai ricercatori, infatti, aumenta del 30% la probabilità di dovere ricorrere alla poltro- na del dentista per rimette- re in sesto un sorriso poco smagliante. E anche se il canino non spunta o spunta più tardi, spiegano i gene- tisti, è perché il bambino è portatore di una variante genetica che ne blocca la dentizione nel primo anno di vita. Fonte: Il Sole 24 ore - Salute24

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