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11 Anno IV n. 2 - Maggio 2010Italian Edition Case Report Impianto post-estrattivo immediato ad appoggio radicolare trans-odontomico o trans-rizotomico: case report Carmelo Musco Libero professionista in Siracusa Introduzione La tecnica implantare post- estrattiva immediata è una procedura odontoiatrica che prevede l’inserimento di un im- pianto nell’alveolo di un dente compromesso e irrecuperabile immediatamente dopo la sua estrazione. Tale procedura non solo permette di contrastare il riassorbimento osseo che segue l’estrazione dentaria(1-3) , ma uti- lizzando la cavità alveolare tro- va un asse di guida naturale per l’inserzione implantare, tutto a vantaggio del mantenimen- to dell’architettura dei tessuti molli. Tuttavia, il più delle vol- te, l’alveolo naturale non è uti- lizzabile come sito implantare nell’esatta posizione in cui esso si trova, ma si rende necessario un suo spostamento mantenen- do solo la sua direzione. In bre- ve, si tende a traslare la posizio- ne dell’impianto. Un esempio è la ben nota ma- novra chirurgica di traslare – ri- spetto alla posizione originaria di un elemento dentario – il sito implantare dalla zona vestibola- re verso la zona palatale. Se non si adottasse tale accorgimento, si creerebbero problematiche deiscenze, in quanto le frese, nel momento in cui sono dirette in direzione apicale, consumereb- bero l’esile strato della parete alveolare (Fig. 3). Ciò si realizza, nelle fasi ini- ziali della procedura chirurgi- ca, impegnando la fresa pilota nel versante alveolare palatale con una traiettoria più perpen- dicolare rispetto alla direzione dell’alveolo naturale (Fig. 1) per riallinearsi ad esso dopo un im- pegno di un millimetro circa (Fig. 2). Quanto appena detto vale soprattutto per il mascel- lare superiore e per gli aggiu- stamenti di traiettoria diretti in senso vestibolo-palatale. Scopo della ricerca Fino ad oggi non è mai stata usata una tecnica implanta- re che prevedesse l’utilizzo del dente stesso da estrarre come supporto all’osteotomia. In tale tecnica, il dente da estrarre – o anche la sola la radice – funge da supporto all’azione delle fre- se osteotomiche: individuata la corretta direzione di inserimen- to implantare, con una fresa pilota si crea il tragitto senza curarsi del fatto che sia presente un dente o una radice, ovvero si cimenta la fresa pilota diretta- mente sul dente o sulla radice da estrarre se essi si trovano nella direzione di lavoro, agendo nel- lo stesso modo in cui si agirebbe qualora ci trovassimo di fronte a un impianto non post-estrattivo. Dopo avere utilizzato la fresa pi- lota e le successive frese osteoto- miche, si procederà all’estrazio- ne dentaria e al posizionamento implantare. In alternativa – per i motivi più avanti esposti – pri- ma si effettua l’estrazione, si reinserisce il dente nell’alveolo e si procede all’utilizzo delle fre- se. Il supporto dento-radicolare viene ricercato ogni qual volta ci si rende conto che, effettuata l’estrazione dentaria, ci si trove- rebbe di fronte a un alveolo che, per la sua morfologia o la sua posizione anatomica, rende dif- ficoltoso e problematico l’uso di freseosteotomiche.Loscopodel- la ricerca è dimostrare che, pur in presenza di alveoli problema- tici, con il supporto delle strut- ture dento-radicolari è possibile creare dei siti implantari post- estrattivi con le stesse modalità di pianificazione operatoria de- gli impianti non post-estrattivi. IT pagina 12 Figg. 1, 2 Fig. 3 1 2

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