ITIT0210

13 Anno IV n. 2 - Maggio 2010Italian Edition Case Report IT pagina 12 Si procede all’osteotomia con la fresa pilota come da proto- collo, ossia 700 giri/m con irri- gazione, senza curarsi del fatto che si sta realizzando nel me- desimo tempo unosteotomia e una rizotomia. Raggiunta la lunghezza di lavoro voluta si sgancia la fresa lasciandola in situ per un con- trollo radiografico (Fig. 17). 2a tappa: si procede, quindi, con la 1a fresa osteotomica da 2,5 mm a 50 giri senza irriga- zione, mentre nell’alveolo del 45 appena estratto si inizia con la fresa da 3 mm. Le fasi ulteriori vedono l’uti- lizzo delle successive frese sia nella sede del 46 – a ridosso del- la faccia distale della radice me- siale del 46 – sia nell’alveolo del 45 fino alla fresa da 6 mm. Dopo l’utilizzo di quest’ultima si procede alla estrazione della radice mesiale del 46 e all’inse- rimento implantare (Fig. 18). La Figura 19 mostra come la fresa abbia lavorato a 50 giri (senza irrigazione) sulla radice (ri- composta dopo l’estrazione). La Figura 20 mostra la situazione clinica a distanza di un anno. Conclusioni La tecnica sopra esposta – che finora mai è stata utilizzata e che viene posta all’attenzione degli odontoiatri per valutarne criticamente il valore clinico- pratico – utilizza le strutture dento-radicolari come supporto per le frese osteotomiche e per- mette di trattare gli impianti post-estrattivi immediati, sia pre-operatoriamente (pianifica- zione dell’intervento chirurgico) sia operatoriamente (come im- pianti non post-estrattivi), ridu- cendo le difficoltà e facilitando l’inserimento implantare nelle sede ritenuta più idonea. Ciò è permesso dal fatto che non si opera più su una struttu- ra ossea cava (alveolo) destabi- lizzante se aggredita in direzio- ni che non sono quelle assiali, ma su una struttura piena com- posta da alveolo, radice ed ele- mento dentario. Tale tecnica, quindi, permette la realizzazione dell’alveolo chi- rurgico con una modalità più precisa rispetto alle metodiche correnti ed una aggressività che non va oltre quella necessaria per la creazione del sito chi- rurgico, riducendo le manovre involontarie ed indesiderate dell’operatore che usa una fresa senza sostegno in una struttura ossea cava. Per tali motivi, tale tecnicasipresentacomeunatec- nica impiantare minimamente invasiva. Inoltre, si è implici- tamente dimostrato che le fre- se osteotomiche lavorano senza alcun problema su tali strutture piene anche a basso numero di giri e senza irrigazione. La bibliografia è disponibile presso l’Editore Per contatti: Dr. Carmelo Musco Via Acradina, 32 96100 - Siracusa Tel.: 392.4344611 E-mail: dr.carmus@gmail.com Figg. 13a, bFig. 12 Fig. 15 Fig. 16 Fig. 11 Fig. 14 Figg. 17a, b, c Step 1, 2, 3 Figg. 18a, b Figg. 20a, bFigg. 19a, b 17a 17b 18b 20b 18a 1 23 20a19a 19b 13a 13b 17c

Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download