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14 Italian EditionAnno IV n. 2 - Maggio 2010 Trends Pianificazione implantare virtuale: un passo in avanti Dov M. Almog, Michael Nawrocki, Usa Di conseguenza, si è assisti- to a un rapido incremento del numero di professionisti che si dedicano all’implantologia, sia- no essi specialisti o odontoiatri generici, con diversi livelli di esperienza. Sfortunatamente, c’è stato an- che un contemporaneo aumento di denunce e cause legali lega- te ai trattamenti implantari, soprattutto associate a danni al nervo mandibolare o perforazio- ni del seno mascellare. Tutto ciò in aggiunta al fal- limento associato a un allinea- Già nel 2005, un report di Kalorama Information(1) stimava che la crescita dei prodotti per riabilitazioni implantari avesse superato quella delle aree inerenti dispositivi e prodotti dentali. Secondo tale report, il 40% della popolazione occidentale presenta la mancanza di uno o più elementi; negli Stati d’Uniti, circa il 10% della popola- zione presenta edentulia totale e ogni anno circa 2 milioni di ame- ricani perdono un dente a causa di un trauma sportivo. mento errato degli impianti(2) . Quindi, considerando che gli impianti dentali rappresenta- no la disciplina odontoiatrica in più rapida crescita, non vi è alcun dubbio che la tomografia computerizzata (CBCT) sia il metodo principale per visualiz- zare e comprendere l’anatomia tridimensionale e la base per l’implementazione di successo dell’implantologia orale, at- tualmente una delle branche dell’odontoiatria più importanti. La CBCT fornisce informa- zioni radiografiche, protesiche e chirurgiche molto importanti per la pianificazione implantare – eliminando così le congettu- re da ciò che facciamo – e si sta imponendo rapidamente come standard nell’imaging diagno- stico. Tra queste informazioni vi sono la traiettoria, la distribu- zione, la profondità e la prossi- mità delle strutture anatomiche critiche, come il canale man- dibolare, il seno mascellare, le radici adiacenti, i piani corticali alveolari e i sottosquadri. I dati diagnostici derivanti dalla CBCT e quelli sulla di- mensione in 3D data permet- tono di ottenere risultati più predicibili, aumentando così la soddisfazione del paziente e diminuendo il rischio di poten- ziali lamentele. Se il paziente rifiuta di sottoporsi a un esame diagnostico CBCT, il professio- nista dovrebbe fargli sottoscri- vere il rifiuto informato(2) . Nel 1996, Quantitative Ra- diology (QR) di Verona, Ita- lia, introdusse la prima CBCT dentale, chiamata Newtom, nel mercato italiano. La sua pre- sentazione diede il via all’era dell’imaging dentale in era 3-D, stimolando il rapido sviluppo di scanner dentali CBCT da parte di diverse aziende. Attualmente, sul mercato sono disponibili più di 30 mac- chine CBCT in tutto il mondo, prodotte da diverse aziende(3) . Negli ultimi dieci anni, con il riconoscimento del concetto della CBCT, e con la crescente disponibilità dell’imaging in 3D CBCT nei centri di radiolo- gia, in unità mobili e negli stu- di privati, la professione è stata ulteriormente stimolata dall’in- troduzione dei software di pia- nificazione implantare virtuale derivati dai dati 3D(4) . Circa una dozzina di questi software di pianificazione im- plantare virtuale vengono uti- lizzati per il trattamento im- plantare generale, e solo otto di questi vengono utilizzati per traslare la pianificazione del trattamento a un’effettiva ma- scherina chirurgica che funge da guida per la fresatura, elimi- nando così ogni congettura dal trattamento implantare (Figg. 1, 2). L’utilizzo di queste ulteriori tecnologie innovative ha modi- ficato il modo in cui combinia- mo tra loro i dati diagnostici, pianifichiamo ed eseguiamo sia i casi implantari semplici sia quelli complessi. IT pagina 16

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