ITIT0210

Italian EditionAnno IV n. 2 - Maggio 2010 Nuova tecnica di ricostruzione ossea laser-assistita: La ROC Luca Lancieri *, Stefano Benedicenti ** *Luca Lancieri, MD, Professore a contratto corso di laurea in Igiene dentale, Università di Genova **Stefano Benedicenti, DDS, Professore Associato di Malattie Odontostomatologiche, Titolare dell’insegnamento di odontoiatria conservativa, Università di Genova Abstract In questo articolo viene pre- sentata una nuova procedura di ricostruzioneossealaser-assistita che permette in modo sempli- ce e predicibile di riparare di- fetti ossei a una o più pareti. La metodica prevede l’uso di mate- riale sintetico biocompatibile e totalmente riassorbibile per so- stituzione (ß-TCP) miscelato con colla di fibrina omologa (Tissu- col) e consente una agevole ma- nipolazione dell’innesto, la sua ritenzione e stabilizzazione nel difetto. La tecnica è supportata dall’utilizzo di laser a diodi 810 nm per la decontaminazione e biostimolazione del sito trattato. Introduzione L’estrazione dentale è una pro- cedura ben conosciuta e docu- mentata, ma la guarigione dei siti post-estrattivi può portare a un riassorbimento osseo non pre- dicibile(1,2) .Lapreservazionedella cresta alveolare dopo estrazione dentale è essenziale per mante- nere dimensioni ossee orizzonta- li e verticali utili per il posizio- namento di impianti integrati(3) . A seguito di estrazioni, è stata osservata una riduzione crestale di circa il 50% sia orizzontale sia verticale in 12 mesi con due terzi della diminuzione nei primi tre mesi(3,4) . La modalità ed entità del riassorbimento può essere alterata se processi patologici o traumatici hanno danneggiato una o più pareti dell’alveolo(4,5) . Questi cambiamenti morfologici possono condizionare il successo nel posizionamento di impianti osteointegrati. La rigenerativa ossea è quindi spesso necessaria per ottenere impianti validi, sia da un punto di vista funzionale sia estetico. Molti studi hanno preso in considerazione i mecca- nismielemodalitàdiguarigione dei siti post-estrattivi da un pun- to di vista clinico e istologico, su animali e sull’uomo(6-8) . Molti materiali biocompatibili e/o osso autologo sono stati utiliz- zati per trattare atrofie ossee del- la cresta alveolare e permettere un posizionamento ideale di im- pianti(3,9-12) . Sebbene l’osso auto- logo sia considerato il gold stan- dard per le procedure di innesto, limitazioni legate alla difficoltà di prelievo o a limitate quantità disponibili con prelievi intraora- li(13) hanno stimolato la ricerca a produrre materiali da innesto sintetici. Questi materiali diffe- riscono per origine, consistenza, dimensione delle particelle, po- rosità e riassorbimento(14) . Il Beta-trifosfato calcico (ß- TCP), è un materiale sintetico alloplastico, usato per rigenera- zione ossea in molteplici proce- dure chirurgiche, con risultati clinici e istologici soddisfacenti sia su animali(15,16) sia sull’uo- mo(17,18) . Il ß-TCP può essere un valido sostituto osseo che sarà riassorbito e rimpiazzato da tes- suto osseo mineralizzato neo- formato senza proliferazione di tessuto fibroso(17) . IT pagina 25 Fig. 1 Fig. 2 Fig. 4 Fig. 3 Fig. 5 24 Speciale RegeneRation

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