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dentistry 2_2010 cosmetic14 Inoltre, questo genera una forte motivazio- ne del paziente a mantenere una corretta igiene orale, con un conseguente miglioramento della salute parodontale. Un dente immobile, poi, gua- rirà più rapidamente e meglio rispetto a un dente mobile. Qualunque terapia rigenerativa eseguita in- torno a denti mobili afflitti avrebbe avuto risul- tati migliori se i denti fossero stati immobilizzati (Figg. 1-4). Un’altra critica manifestazione di malattia parodontale, in combinazione con carichi occlu- sali non bilanciati, è la sequela di migrazione che risulta da detta situazione clinica. La migrazione, un fenomeno a sviluppo estremamente lento, porta drastiche conseguenze che solitamente possono essere corrette in modo ottimale soltan- to con dispositivi ortodontici. Però, anche questa correzione richiede una procedura di splintaggio permanente per assicurare che i denti interessati rimangano in posizione e non migrino nuova- mente. Questa stessa tecnica può essere usata di routine in ortodonzia per applicare splintaggi permanenti non invasivi in fibra di quarzo. Un altro possibile uso di splintaggi in fibra di quarzo è quando si verificano fratture alveolari. L’avvento dell’odontoiatria adesiva e la facilità d’uso degli splintaggi in fibra di quarzo ne per- mettono l’uso nella stabilizzazione e immobiliz- zazione di fratture alveolari anteriori. Un fattore chiave per l’ottenimento del pun- to finale di uno splintaggio corretto e duraturo è il materiale impiegato insieme al composito da restauro per la costruzione e l’applicazione dello splintaggio. È molto importane che lo splintag- gio funzioni come un monoblocco e aderisca ottimamente allo smalto e alla dentina. Al fine di assicurare questo effetto di monoblocco, la sottostruttura deve aderire chimicamente ed essere in unisono con il materiale composito da restauro. Al fine di assicurare un’adesione ottimale, la sottostruttura e l’intero monoblocco che vengo- no ricostruiti devono essere adattati intimamen- te a tutte le curvature dei denti, esattamente negli spazi interprossimali. Questo significa che il materiale in fibra dovrebbe avere proprietà fisiche che permettano le curvature e un facile adattamento a qualsiasi forma (Figg. 5, 6). I materiali necessari per ottenere uno splin- taggio estetico e funzionale sono: _ un materiale pre-impregnato per splintaggio in fibra di vetro; _ un materiale composito da restauro micro/ nano riempito; _ un materiale composito flowable; _ un agente adesivo. Quanto sopra indica solamente il materiale richiesto e non elenca lo strumentario che com- prende diversi strumenti speciali per ottenere un risultato di elevata qualità e rifinitura. Tra i ma- teriali, l’agente adesivo e il materiale composito dipendono dalla preferenza del clinico. La gamma di prodotti micro o macro riempi- ti, di qualsiasi produttore leader di materiali da restauro, è la più indicata. È necessario anche un buon materiale flowable per creare un intimo adattamento del materiale di splintaggio sulla superficie del dente, mentre un adesivo di sesta o settima generazione è in grado di ottenere la forza adesiva desiderata. L’aspetto più critico per ottenere uno splin- taggio corretto è la selezione della fibra usata come sottostruttura. Sul mercato vi sono diverse opzioni dispo- nibili. Durante la mia carriera ho testato diverse fibre di splintaggio e alcune di loro hanno dato risultati molto buoni e duraturi. I materiali dispo- nibili hanno proprietà positive a scapito di alcuni elementi indesiderabili e, talvolta, i clinici devono scegliere e sacrificare diversi degli elementi de- siderati per ottenerne altri. Il materiale in fibra ideale per la sottostruttura deve possedere le seguenti proprietà: _ elevata resistenza dopo la polimerizzazione; _ adesione chimica con il materiale composito; _ essere disponibile in versione pre-impregnata; _ non essere di spessore superiore a 0,2 mm; _ essere disponibile in diverse larghezze; _ essere facile da tagliare e rifilare; _ non avere memoria della sua forma. Fig. 7 Fig. 9 Fig. 8 Fig. 10 Figg. 7-10_L’adattamento intorno alla curvatura della corona del molare estratto dimostra l’effetto di memoria clinica zero dello splintaggio con fibre di quarzo. Pur non polimerizzato, il materiale rimane nella nuova posizione. speciality_splintaggio diretto

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