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dentistry 2_2010 cosmetic26 trends_cosmetic dentistry Personalmente, sono stato formato e ho fat- to esperienza per un certo periodo con entrambi: si tratta di procedure molto semplici da eseguire, una volta che l’odontoiatra sia stato adeguata- mente istruito: in quanto dentisti, infatti, siamo abituati a fare iniezioni. Rimane solo da imparare a fare un altro tipo di punture, al di fuori della bocca, ma comunque nella stessa zona del volto che ben si conosce. Si ha anche un netto vantaggio sui dermato- logi, chirurghi plastici, medici estetici e infermieri che comunemente si occupano di tali procedu- re, dal momento che in tali zone il dentista è in grado di praticare l’anestesia profonda prima di compiere un’operazione di riempimento. Non dimenticherò mai che, durante la mia formazione, i miei pazienti erano completamente a loro agio nelle applicazioni di filler dermico e durante la terapia di modellamento delle labbra, grazie alla mia capacità di anestetizzare tali zone. I pazienti trattati da altri operatori sanitari erano invece piuttosto a disagio. Infatti, questa è una delle lamentele più comuni dei paziente riguardo il filler dermico. Per questi servizi quale mercato c’è? Nel 2008 si sa che negli Stati Uniti sono stati spesi circa 5 miliardi di dollari per entrambe le terapie. Pensate: è stato speso denaro per proce- dure estetiche non chirurgiche. Quel denaro che avrebbe potuto esser speso per l’odontoiatria estetica. Tuttavia il paziente ha esercitato una scelta. Interessante notare come queste procedure diventino sempre più popolari perché, anche in un momento economico così incerto, per ottene- re un miglior aspetto i pazienti vogliono qualcosa di più accessibile delle opzioni chirurgiche. Come per qualsiasi altra pratica, occorre una certa formazione, anche se in questo caso la curva di apprendimento è incredibilmente breve: l’odontoiatra sa come praticare le iniezioni e ha familiarità con l’anatomia del viso. Io tengo spesso lezioni di formazione sulla tossina botulinica e sui filler dermici, meravi- gliandomi di come le relative procedure risultino assai più accessibili a confronto di altre pratiche odontoiatriche. Trovare “volontari” per effettuare la pratica è relativamente semplice; basta chie- dere a familiari e amici: litigheranno tra di loro, infatti, per farsi fare un’applicazione. Si vuole un’ulteriore prova? Basta chiedere alle donne presenti nel vostro Studio se vorreb- bero testare il botulino e la terapia filler, e si sarà sopraffatti dalle risposte positive. In odontoiatria qual è quindi la prossima grande tappa? Andare oltre i denti e le gengive, spingendosi all’area orale e maxillo-facciale, anch’essa appar- tenente all’ambito di applicazione di ogni denti- sta. Tutto ciò che serve è conoscenza e pratica, dopodiché si sarà in grado di offrire un nuovo tipo di servizio al paziente, a complemento di una pratica estetica dentale. Fig. 3 Fig. 4 Louis Malcmacher, dentista generico, è conferenziere di fama internazionale. Autore e consulente odontoiatrico conosciuto per lo stile eclettico e coinvolgente, è anche perito del Clinicans Reports e presidente della American Academy of Facial Esthetics. Per contatti: dryowza@mail.com _l’autore Fig. 3_Donna di 42 anni con moderate rughe naso-labiali e forma labiale irregolare. Fig. 4_La terapia filler-dermica ha dato a questa paziente un aspetto più giovane e labbra più piene, con un piacevole “effetto imbronciato”. Per visionare gli e-Paper di tutte le testate del circuito Dental Tribune visita il sito: www.dental-tribune.com

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