CDIT0210

“ippocampo”, domiciliata in vicinanza della parte più “emotiva” del cervello, che risveglia le tracce lasciate nella memoria dai ricordi personali di chi guarda, permettendo confronti tra i concetti di bellezza e la propria esperienza. In definitiva, ogni professionista può realizzare un sorriso attingen- do in parte alle proprie capacità ed esperienze, e in parte educandosi al pensiero creativo, in modo particolare con un’attenta osservazione visiva di ciò che è il sorriso in natura, per poi riprodurlo il più fedelmente possibile. Ovviamente i risultati delle risposte creative saranno soggettivi, saran- no il segno personale che ogni professionista im- prime nel suo operato; in pratica, la personalizza- zione di un intervento si impone anche quando si vuole riprodurre fedelmente la realtà. Ogni odon- toiatra può usare al meglio la funzione percettiva per aumentare la capacità di base di “creare”, in quanto le capacità percettive sono profonda- mente coinvolte nelle fasi del processo creativo e, attualmente, sia la letteratura sia la conoscenza odontoiatrica offrono scarse possibilità di svilup- pare un tale processo di apprendimento. L’utilizzo di software specifici ci permette di standardizza- re questo procedimento, bloccando le immagini nel susseguirsi del processo formativo attraver- so un’analisi lineare dei più comuni punti di ri- ferimento per il calcolo delle proporzioni e delle simmetrie. La ricostruzione estetica di un dente deve na- scere dalla collaborazione tra l’occhio e la mano: ciò implica il pensiero, che estende la possibilità di espressione fino a far diventare la ricostruzio- ne del dente strumento per la rappresentazione estetica, ma possedendo anche una funzione e un’adeguata integrazione biologica. L’occhio e la mano, infatti, sono guidati dal cervello, e sono proprio le sue molteplici qualità che permet- tono all’occhio stesso di ricevere informazioni dal mondo esterno, trasmetterle al suo interno, elaborarle e poi dare il via all’azione motoria che consentirà al professionista, grazie alla tecnica, la realizzazione e la costruzione di un sorriso. Per questo motivo, la conoscenza delle varie funzioni del cervello coinvolte nel processo di creazione delle ricostruzioni dentali, cioè il sapere, è sicura- mente più importante della sola conoscenza del “come fare”, anche se il cervello funziona secon- do i propri schemi e non secondo i nostri. Le fasi del processo creativo-dentale implica- no determinate funzioni cerebrali. In odontoiatria sono attualmente riconosciute 5 fasi creative: 1_la formulazione; 2_la ricerca; 3_la riflessione; 4_la soluzione; 5_l’analisi. fatti e opinioni_neuro-estetica 09dentistry 2_2010 cosmetic

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