DTIT0610

6 Italian EditionAnno IV n. 1 - Giugno 2010 Case Report Gestione dei molari superiori Mark Dreyer I primi molari superiori si distinguono per la comples- sa morfologia del loro sistema canalare. Le radici mesio-buc- cali (MB) sono caratterizzate da una morfologia ovoidale irrego- lare, con un conseguente istmo di tessuto pulpare che si estende palatalmente al canale MB prin- cipale. Questo caso clinico pre- senta le fasi da eseguire quando si affronta questo tipo di ana- tomia, al fine di massimizzare la disinfezione e la bonifica del sistema canalare. Il fallimento del trattamento di questa com- plessità anatomica può porta- re al permanere della malattia endodontica o a una sua recidiva. Valutazione endodontica Una paziente di 58 anni si è presentata per una valutazione endodontica e relativa terapia del quadrante superiore di sini- stra. La paziente lamentava la presenza di un lieve dolore da diversi giorni. L’anamnesi medi- ca non era significativa, mentre quella dentale lo era, a causa del- la presenza di diversi restauri in amalgama di ampie dimensioni (Figg. 1-3). Si è quindi proceduto con l’esame clinico e la valuta- zione diagnostica di tutti i denti posterioridellatodestro,compre- si il test di sensibilità al freddo, la percussione, la palpazione, il son- daggio parodontale e il controllo dell’occlusione. I risultati hanno portato a una diagnosi preope- ratoria di pulpite irreversibile a carico del dente 3, con tessuti periradicolari normali. Dopo l’anestesia e l’isolamento con diga di gomma, si è creato l’accesso alla camera pulpare cal- cificata. L’utilizzo di un micro- scopio operatorio (OM) aumenta notevolmente l’illuminazione e la visibilità, permettendo l’eli- minazione accurata e comple- ta della dentina di riparazione, dei residui di polpa e degli altri potenziali impedimenti agli ori- fizi canalari. È importante sot- tolineare che bisogna inserire nei canali gli strumenti prima di aver eseguito un accesso cor- retto. In questi casi, si possono facilmente verificare blocchi e deviazioni, complicando così il trattamento e comprometten- done il risultato. Il tessuto pul- pare era calcificata e quindi è stato estirpato in toto (Fig. 4). punte ultrasoniche Sono state utilizzate pun- te ultrasoniche per spianare il pavimento pulpare e aumenta- re la visibilità. Sul mercato sono disponibili diverse marche di questi strumenti, in diverse for- me e dimensioni, messi a punto per indicazioni cliniche specifi- che. L’orifizio del canale MB2 è stato localizzato verso l’orifizio palatale in una configurazione inusuale (Figg. 5, 6). Questo evi- denzia l’importanza di esamina- re con costanza il tessuto pulpare al microscopio per tutta la proce- dura, in quanto gli irriganti e la strumentazione alterano conti- nuamente gli accessi e le tracce che portano alla localizzazione dell’orifizio. Una volta localizzato l’orifizio, sono state completate la strumentazione e la negoziazio- ne del canale. In questo caso, si è utilizzata la compattazione ver- ticale a freddo della guttaperca con sigillante ZOE, dimostrando la morfologia del canale trattato (Figg. 7, 8). Il canale MB2 è sta- to considerate come una canale completamente separato. Il dr. Mark Dreyer si è laure- ato nel 1986 presso la University of Florida College of Dentistry. Esercita la libera professione, limitandosi all’endodonzia, a Orlando e Kissimmee, Florida, e può essere contattato all’indiriz- zo: markdreye@gmail.com. Autore BIBLIoGRAFIA 1. Stropko J. Canal morphology of maxillary molars: Clinical observations of canal confi- gurations. JOE, June 1999. Uno studio che ha esaminato più di 1700 denti, tra cui 1000 primi molari, ho dimostrato la presenza del canale MB2 nel 93% di questi denti(1) . Questi risultati non sono sorprendenti, vista la morfologia della radice MB nei molari superiori. Al fine di prendere maggior confidenza con questa anatomia, è consi- gliabile esaminare i denti estrat- ti o consultare il Tooth Atlas di Brown e Herbranson, una fonte Fig. 1 Fig. 5 Fig. 6 Fig. 7 Fig. 2 Fig. 4 Fig. 3 Fig. 8 ricca di immagini in 3D. Le radiografie finali dimostra- no il posizionamento di una bar- riera all’orifizio, con applicazione di un’otturazione provvisoria per rimandare la paziente al pro- prio dentista per il trattamento restaurativo. Un sistema complesso Questo caso clinico dimostra la complessaanatomiacanalarepre- sente nei molari superiori. L’uti- lizzo di un microscopio per tutta l’accurata procedura di accesso coronale e radicolare massimizza la possibilità di disinfettare ed eliminare tutti i detriti da questi denti. Gli strumenti a ultrasuoni permettono una rimozione cor- retta e selezionata della dentina, al fine di prevenire danni iatro- geni e un involontario indeboli- mento del dente. La meticolosa terapia canalare porta a costitu- ire le basi per una ritenzione e un trattamento conservativo di successo e duraturo in caso di pazienti che presentino una pato- logia endodontica.

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