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2 Italian EditionAnno VI n. 6 - Giugno 2010 News e Commenti Licensing by Dental Tribune International Group Editor Daniel Zimmermann Managing Editor newsroom@dental-tribune.com DT Asia Pacific +49 341 48 474 107 International Editorial Board Dr. Nasser Barghi, Ceramics, USA Dr. Karl Behr, Endodontics, Germany Dr. George Freedman, Esthetics, Canada Dr. Howard Glazer, Cariology, USA Prof. Dr. I. Krejci, Conservative Dentistry, Switzerland Dr. Edward Lynch, Restorative, Ireland Dr. Ziv Mazor, Implantology, Israel Prof. Dr Georg Meyer, Restorative, Germany Prof. Dr Rudolph Slavicek, Function, Austria Dr. Marius Steigmann, Implantology, Germany Anno VI Numero 6, Giugno 2010 Registrazione Tribunale di Torino n. 5892 del 12/07/2005 Direttore responsabile Massimo Boccaletti Editore TU.E.OR. Srl - Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino Tel.+39.011.197.15.665 - fax +39.011.197.15.882 www.tueor.com - redazione@tueor.com Sede amministrativa Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino Amministratore Patrizia Gatto patrizia.gatto@tueor.com Coordinamento tecnico-scientifico Aldo Ruspa Publisher Torsten oemus Editorial Assistants Claudia Salwiczek c.salwiczek@dental-tribune.com Copy editor Sabrina Raaff Hans Motschmann Publisher/President/CEO Torsten Oemus VP Sales & Marketing Peter Witteczek Director of Finance & Controlling Dan Wunderlich Marketing & Sales Services Nadine Parczyk License Inquiries Jörg Warschat Accounting Manuela Hunger Business Development Manager Bernhard Moldenhauer Executive Producer Gernot Meyer Production & Ad Disposition Jens Lindenhain Project Manager Online Alexander Witteczek Designer Franziska Dachsel Comitato scientifico Gian Carlo Pescarmona, Claudio Lanteri, Vincenzo Bucci Sabattini, Gianni Maria Gaeta, Giancarlo Barbon, Paolo Zampetti, Georgios E. Romanos, Marco Morra, Arnaldo Castellucci, Alessandra Majorana, Giuseppe Bruzzone Comitato di lettura e consulenza tecnico-scientifica Luca Aiazzi, Ezio Campagna, Marco Del Corso, Luigi Grivet Brancot, Clelia Mazza, Gianna Maria Nardi, Giovanni Olivi, Franco Romeo, Marisa Roncati, Randal Rowland, Franco Tosco, Anita Trisoglio, Roly Kornblit Contributi C. Antonangelo, M. Aversa, R. Boriani, G. Cantatore, P. Cascara- no, A. Castellucci, G. De Paolis, M. Di Gioia, M. Dreyer, M. Galli, G. Gambarini, J. Gibson, N.M. Grande, F. Grazioli, A. Macchi, E. Medi, F. Michmershuizen, G.M. Nardi, E. Pedretti, G. Plotino, M. Principe, L. Testarelli, E. Tucci, S. Rania, S. Rendon, A. Scala, G. Tosti, V. Vincenzi, D. Zimmermann Coordinamento editoriale Cristiana Ferrari Hanno collaborato Enrica Casalegno, Alessia Murari, Francesco Pesce, Carla Ragni Grafica e impaginazione Angiolina Puglia © 2010, Dental Tribune International GmbH. All rights reserved. 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Nel corso dell’incontro del 25 maggio scorso presso la sede del Ministero a Roma, il di- rettore generale delle pro- fessioni sanitarie, Giovanni Leonardi, ha assicurato che la riforma delle professioni dovrà necessariamente tener conto del contributo degli Ordini e delle Associazioni di rappresentanza dei liberi professionisti, in particolare per l’area Sanità e Salute di Confprofessioni. Ma quanto diverse sono le posizioni e le idee di oltre 50.000 odontoia- tri su cosa deve essere il pro- fessionista del futuro, su cosa lasciare e cosa conviene cam- biare? Ci sono spaccature po- litiche, generazionali, di ses- so, di regioni, di lobbies. Ma ci siamo chiesti quanto una categoria così piccola potreb- be influenzare con cambia- menti positivi ed equilibrati l’intera popolazione italiana? Dagli avvocati, dai notai, ma anche da un cardiologo, un cittadino potrebbe non anda- re o dover andare nel corso della vita; invece tutti devono andare dal dentista. E se non ci vanno è per moti- vazioni estranee all’indispen- sabile necessità. Pensate quanto un cambia- mento positivo di una catego- ria potrebbe influenzare al- trettanto positivamente tutta la nostra società. Anni fa, Elettra Dorigo, pre- sidente del Collegio docen- ti, e il presidente dell’Unidi, Mauro Matteuzzi, invita- rono all’unità per affron- tare momenti difficili: in- vito accolto solo in parte. Il 22 maggio è stato eletto Gianfranco Prada, nuovo presidente Andi, la più im- portante associazione di ca- tegoria per numero di iscritti (23.000), con un’ampia mag- gioranza (circa il 60% dei voti dei delegati, circa 14.000 iscritti) su oltre 50.000 denti- sti iscritti all’Ordine. Dunque, la nuova sfida è il dialogo con quei restanti (di cui molti non iscritti a nes- suna associazione) che non trovano identità in nessuna parte. In ogni posizione c’è qualcosa di importante, ma, come sostiene Prada, non ci si può esimere dal contestua- lizzare la propria professione nellasocietàincuisiamo.Con beneficioditutti:sieteforsegli unici che potrebbero parlare al 100% della popolazione. L’Editore patrizia Gatto patrizia.gatto@tueor.com Editoriale DT pagina 1 A confronto, in un clima di competizione teso ma formal- mente corretto, la lista (e i pro- grammi) di Francesco Scarparo, attuale presidente Cic e di Gian- franco Prada, Segretario sinda- cale nazionale Andi negli ultimi sei anni. Il risultato, scaturente dalle urne, ha dato la maggioranza delle preferenze a quest’ultimo con 297 voti contro i 185 di Scar- paro. Nuovo Presidente Andi per il quadriennio 2010-2013, Prada si avvarrà di un Esecuti- vo composto da un Vice Presi- dente Vicario (Mauro Rocchetti di Viterbo), due Vice Presidenti (Massimo Gaggero di Genova e Aldo Nobili di Bologna), un Vice Presidente vicario delegato per le regioni (Stefano Mirenghi di Massa Carrara) e di Gerardo Ghetti di Faenza, riconfermato Tesoriere nazionale, di Nicola Esposito di Bari, Alberto Libe- ro di Vercelli e Carlo Ghirlanda di Roma, rispettivamente quali Segretario generale, sindacale e culturale. Numerosi e importanti ospiti hanno assistito alla riapertura Qualche battuta a caldo “rubata” subito dopo la nomina al neo presidente, a colui cioè che ha l’arduo compito di traghettare il maggior sodalizio associativo odontoia- trico italiano verso obiettivi difficili e non del tutto condivisi, almeno a giudicare dall’opposizione esistente in seno all’An- di (“in qualche senso ce l’aspettavamo”, dice Prada) la cui virulenza si è colta spe- cie nel dibattito che ha preceduto il voto. L’accusa, che sotto varie nomi e forme ha preso soprattutto corpo negli interventi di Scarparo e suoi sostenitori, è quella di “centralismo democratico”, accentramento verticistico giudicato poco rispettoso delle istanze ed esigenze della periferia. Ma Prada riafferma il consenso condiviso tracentroeorganiprovincialidelledecisioni che hanno ispirato la gestione Callioni, che non possono pertanto essere contestate ora come “antidemocratiche” o “non conosciu- te” dalla base. “È mancata probabilmente la comunicazione a livello nella fascia inter- media – osserva –. Bisognerà colmare la lacuna, magari attraverso newsletter da far pervenire direttamente all’iscritto”. Più o meno la stessa critica è fioccata dal punto di vista “economico”. Della quota versata dall’iscritto dicono le voci contrarie solo una piccola parte rimane alla periferia, l’altra affluisce all’Andi cen- trale, impedendo di fatto l’autonomia peri- ferica e le iniziative locali. “I soci – è l’osservazione di Prada – devono dirci se vogliono che servizi e iniziative sia- no generalizzate oppure no. I servizi costano – sottolinea – e questo spiega anche la cen- tralizzazione delle entrate. Si può comunque pensare a centri intermedi operanti a livel- lo regionale”. Altro punto essenziale della passata dirigenza è la necessita di insistere sulla comunicazione “endo” e “eso” catego- riale. L’ex presidente ne è stato un convinto assertore (lo si è visto anche nella sapiente regia mediatica dell’elezione romana). Prada, uomo più di mediazione che di comunicazione, non esita tuttavia a ricono- scerlo come un plusvalore e si dichiara pron- to a seguire le orme del predecessore (pur constatando che i soci Andi sono oggi lette- ralmente “bombardati” d’informazioni). Ritornando all’opposizione, Prada, dopo aver ribadito della categoria la propria visione riformista/avveniristica contro la concezione “arroccata” di Scarparo e suoi, esprime la volontà della nuova Giunta di aprire all’opposizione, coinvolgendola anche in alcune modifiche giudicate necessarie dello Statuto. m.boc prada eletto nuovo presidente Nazionale Andi Le obiezioni del neo presidente alle accuse provenienti dal “fronte Scarparo” dell’Assemblea, prendendo a loro volta la parola per un indirizzo di saluto. Nei suoi interventi, durante e dopo l’elezione, Prada ha riconfermato le linee gene- rali di un programma elettorale che vede in prima linea la difesa della libera professione, specie nel confronto con i Fondi sani- tari integrativi e l’“erosione” di altre figure professionali ai dan- ni del dentista, la collaborazione con il Ministero della Salute, la tutela dei soci che svolgano atti- vità come dipendenti e collabo- ratori e, infine, l’antico cavallo di battaglia della lotta contro abusivismo e prestanomismo. Il nuovo Esecutivo Andi.

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