DTIT0710

13 Anno III n. 2 – Luglio-Agosto 2010Italian Edition Clinica & Ricerca NUOVO SISTEMA ANTIBATTERICO A DOPPIA AZIONE PER UNA PROTEZIONE GENGIVALE SUPERIORE Sunstar Suisse SA Nr. verde 800-580840 www.SunstarGUM.com Eliminare i batteri patogeni non basta. Anche le tossine proinfiammatorie liberate dai batteri distrutti all’interno della bocca svolgono un ruolo determinante nello sviluppo della malattia parodontale. Ecco perché la nuova linea GUM® Paroex® associa l’efficacia antibatterica clinicamente dimostrata della clorexidina digluconato (CHX) all’azione tossina- neutralizzante del cetilpiridinio cloruro (CPC). GUM® Paroex® garantisce un Sistema Antisettico a Doppia Azione avanzato, mirato sia sui batteri della placca che sulle loro endotossine, per una protezione completa contro le malattie gengivali. CHX CPC RIMUOVE LE TOSSINEDISTRUGGE I BATTERI Prevenzione quotidiana (chx 0,06) Trattamento temporaneo (chx 0,12) Azione intensiva locale (chx 0,20) CHXCHX RIMUOVERIMUOVERIMUOVE LE TOSSINELE TOSSINEDISTRUGDISTRUGGEGE RIMUOVERIMUOVERIMUOVE CPC senza alcool gusto gradevole © 2010 McCann Healthcare RGB Milano ADV Paroex 210x297.indd 1 26-03-2010 10:50:57 effetti sul cavo orale della radioterapia e indicazioni sui protocolli operativi Maria Angileri, Rosanna Butera Igieniste dentali Introduzione Il miglioramento delle tecni- che terapeutiche ha portato a un aumento della percentuale di sopravvivenza per i pazienti affetti da neoplasie nel distretto testa/collo e molti sono gli studi in corso per predisporre terapie sempre più efficaci e i cui effetti collaterali siano sempre più con- tenuti. I tumori maligni della testa e del collo rappresentano, a livello mondiale, circa il 10% dei tumori maligni negli uomi- ni e il 4% nelle donne. Geograficamente a livello mondiale, le variazioni di inci- denza e mortalità sono molto marcate, con tassi più elevati in India e Francia settentrionale. In Italia, invece, il rischio oncologico complessivo delle regioni del Sud, storicamente più basso, si sta avvicinando a quello delle regioni del Nord. Le terapie d’elezione per le neoplasie del distretto cervi- co-facciale sono, ad oggi, la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia, spesso combina- te fra loro. La prognosi per i pazienti affetti da cancro è stata miglio- rata significativamente, tutta- via la tossicità indotta tramite la terapia del cancro rimane un problema clinico di rilevante importanza al punto da ren- dere necessario ancora oggi in casi estremi l’interruzione o la modifica del trattamento anti- neoplastico. La radioterapia La radioterapia oncologica utilizza radiazioni ionizzanti a energia variabile che colpiscono il materiale genetico cellulare (Dna) modificandolo in modo irreversibile e impedendo alla cellula di proliferare. Le cellule neoplastiche sono cellule a ele- vato turnover, cioè con elevato tasso di mitosi e non posseggono la capacità di riparare il danno indotto dalle radiazioni risul- tando così più sensibili al tratta- mento. Sebbene le cellule sane siano in grado di correggere il danno, sono anch’esse colpite dalle radiazioni, in particolar modo le cellule che possiedono un rapido turnover, come ad esempio quelle del tratto gastro- enterico e della mucosa orale. La radioterapia può essere impiegata in diversi modi e per diverse circostanze: - da sola, con intento curativo, nel caso di tumori di piccole dimensioni. In questi casi selezionati, la radioterapia deve essere considerata la scelta terapeutica d’elezio- ne, con l’intento di evitare interventi chirurgici muti- lanti e preservare la funzio- nalità d’organo; - nel post-operatorio, per migliorare i risultati della chirurgia, laddove perman- gono i dubbi sulla radicali- tà della malattia o laddove il rischio di ripresa della malattia sia significativa- mente elevato (a causa di margini chirurgici infiltrati o se presente malattia microscopica residua, o per tumori in fase avanzata o se c’è un interessamento cospicuo dei linfonodi del collo o se si è verificata la rottura della capsula linfonodale); - in associazione alla chemioterapia e/o alla chirurgia; - con finalità palliativa, in pazienti con malattia localmente este- sa, non suscettibile a intervento chirurgico; - nel controllo delle lesioni metastatiche sintomatiche. La scelta del trattamento più adeguato dipende da diversi fattori: - sede del tumore; - estensione del tumore; - caratteristiche istologiche; - profondità di invasione; - trattamenti già effettuati; HT pagina 14

Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download