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3 Italian Edition Anno VI n. 7+8 – Luglio-Agosto 2010 News e Commenti DT pagina 1 Lei ha recentemente pubbli- cato un nuovo manuale per le emergenze mediche negli Studi dentistici. Ritiene che le attua- li conoscenze siano obsolete? Piuttosto che usare il termi- ne “obsoleto”, importa rendersi conto che la preparazione alle emergenze mediche è in continuo divenire. Uno dei maggiori cam- biamenti è stato la disponibilità e l’uso di defibrillatori automatici esterni (AED), che dovrebbero essere presenti in ogni ambiente sanitario. Le linee-guida dell’American Heart Association del 2005 han- no posto la defibrillazione pre- coce come parte integrante della “catena della sopravvivenza” del Basic Life Support (BLS) per il trattamento dell’arresto cardiaco. La disponibilità immediata di un defibrillatore automatico esterno ha dimostrato di aumentare la possibilità di successo della riani- mazione. Negli Stati Uniti, alcuni Stati (Florida, Washington, Illinois) hanno già disposto la presenza di un AED negli Studi denti- stici. Altre modifiche includono corsi di formazione continua che prevedono formazione pra- tica e simulatori umani ad alta fedeltà. La gestione di tali emergenze nella vita pratica, così come di quelle mediche, sta diventando sempre più diffusa tra i dentisti e il loro personale clinico. A suo parere, i dentisti e il per- sonale odontoiatrico oggi sono adeguatamente preparati per le emergenze mediche? Molti studi hanno acquistato le attrezzature base di emergenza, ma è la combinazione di denti- sta e personale ben addestrato e aggiornato sul Basic Life Sup- port for Healthcare Provider (BLS-HCP) che fa la differenza. Ogni Studio dovrebbe avere la capacità, come minimo, di essere in grado di fornire ossigeno sotto pressione positiva. Quali farmaci dovrebbero essere disponibili per gestire le emergenze più comuni? L’ossigeno dovrebbe essere tra le scorte, così come adrenalina, difenidramina, nitroglicerina, broncodilatatori, glucosio, Aspi- rina e ammoniaca aromatica. Questi farmaci dovrebbero essere controllati periodicamente per assicurare che non abbiano supe- rato la data di scadenza. Le reazioni allergiche a certi tipi di farmaci sono un proble- ma crescente nella pratica. A tal proposito quale medicina si può considerare problematica? Senza dubbio, gli antibiotici sono sempre in cima alla lista dei far- maci che vengono somministrati a molti pazienti durante il tratta- mento odontoiatrico e che hanno le potenzialità di scatenare una miriade di reazioni allergiche. È anche importante per il denti- sta capire che ci sono sempre più pazienti con problemi in merito al lattice. Quali altre attrezzature con- siglia? Le attrezzature che devono essere subito disponibili com- prendono la bombola portati- le di ossigeno “E”, respiratori oro-faringei, così come i dispo- sitivi per la somministrazio- ne di ossigeno supplementare, tra cui una maschera a valvo- la. Consiglio, inoltre, forcipi, un defibrillatore automatico esterno (AED), stetoscopio, sfigmomanometro e un orolo- gio a muro con una lancetta dei secondi. Una corretta valutazione dei rischi e la documentazione adeguata potrebbero evitare molte emergenze. Quali sono le prime indicazioni che iden- tificano un paziente ad alto “rischio”? Solo attraverso una storia clinica dettagliata, la revisione appro- fondita delle risposte da parte del dentista, l’esame fisico accurato dei segni vitali e le consultazioni del caso, si possono identificare pazienti con alto rischio di pro- blemi medici durante le procedu- re dentistiche. Quali sono le migliori strate- gie di prevenzione? Le caratteristiche di uno Studio ben preparato sono: meticolose valutazioni preoperatorie, attrez- zature adeguate per l’emergenza di base, dentisti e personale pre- parati. Una revisione costante e, soprattutto, esercitazioni senza preavviso permetteranno allo Studio di riconoscere immedia- tamente il problema, chiamare aiuto, e soddisfare le esigenze immediate di un paziente odon- toiatrico in emergenza. Daniel Zimmermann, DTI Indispensabili gli strumenti AeDs per far fronte all’emergenza

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