Dental Tribune Italy, Settembre 2010, Vol. 6, No. 9

13 Anno II n. 2 - Settembre 2010Italian Edition Speciale LT pagina 12 Nel gruppo di pazienti trat- tati presso la nostra struttura è stata effettuata biostimolazione mediante laser Nd:YAG (Fidelis Plus II, Fotona, Slovenia) (lun- ghezza d’onda 1064 nm) regolato su potenze di 1.25 W, con fre- quenzadi15Hzefibradi320μm di diametro. Il laser è stato uti- lizzato in modo defocalizzato a 2 mm di distanza dal tessuto per 1 minuto (Power Density teorica 1865 W/cm2 , Fluence per pulse teorica 124.33 J/cm2 , Fluence cumulativa teorica 746 J/cm2 ) in 5 applicazioni consecutive(19) . L’applicazione laser è stata effet- tuata per almeno un mese e per i pazienti trattati anche chirurgi- camente, la prima seduta in fase intraoperatoria. Chirurgia Laser Il laser può essere utilizzato chirurgicamente per vaporiz- zare l’osso necrotico fino al rag- giungimento dell’osso sano. Il Laser ad Erbio possiede alta affinità per l’acqua e l’idrossia- patite, e permette di trattare efficacemente i tessuti molli come i tessuti duri. Il fascio laser penetra mol- to superficialmente nel tessuto (0,1 mm) e garantisce un tratta- mento minimamente invasivo caratterizzato da un’incisione precisa con un rialzo termico osseo molto contenuto rispetto agli strumenti rotanti conven- zionali (cold ablation)(20) . L’azione chirurgica del laser sulle superfici ossee si basa su un processo di fotoablazione ottenuto tramite una reazione foto-termica che trasforma i tessuti irradiati in gas o plasma. La porzione ossea colpita dal fascio laser si dissolve rapida- mente prima che il calore rag- giunga i tessuti limitrofi mentre lo spray di aria e acqua mantie- ne il tessuto a una temperatura bassa preservando i margini resecati dalla carbonizzazione. Un ulteriore vantaggio di questa lunghezza d’onda rispet- to alle tecniche chirurgiche convenzionali è l’effetto bat- tericida e la possibile azione biostimolante che accelera la riparazione sia dell’osso che dei tessuti di rivestimento. Il Laser ad Erbio impiegato a distanza di 0,5 o 1 mm (100 mJ, 10 Hz, 300 μs per 80 secondi) ha mostrato un’importante azione verso i biofilms di Candida albicans, dello Streptococcus sanguis e, in particolare, nei confron- ti degli Actinomyces e di altre specie anaerobe coinvolte nelle BRONJ(21, 22) . Il nostro approccio chirur- gico mediante il laser Er:YAG (2940 nm) ha previsto l’impie- go di un’apparecchiatura Fide- lis Plus® (Fotona - Slovenia) e manipolo con terminale a punta (diametro 0,8 mm) o specchio. La resezione ossea o la vapo- rizzazione delle aree necrotiche è stata ottenuta con parametri variabili da 250 mJ 20 Hz (VSP) con una Fluence di 50 J/cm² fino a 300 mJ , 30 Hz e Fluence di 60 J/cm² (23, 24) . Dal gennaio 2004 a giugno 2010 sono stati osservati, pres- so l’Ambulatorio di Patologia e Chirurgia Orale Laser-assistita dell’Università di Parma, 151 pazienti affetti da BRONJ. Sono stati trattati 126 siti di osteone- crosi (alcuni in tempi diversi e con strategie diverse nel mede- TERAPIA MIGLIORAMENTO CLINICO GUARIGIONE MUCOSA (STADIO 0) MEDICA (G1) 73.7% 15.8% MEDICA + LLLT (G2) 66.67% 30.30% CHIRURGICA (G3) 72.72% 72.72% CHIRURGICA + LLLT (G4) 83.87% 67.74% CHIRURGICA Er:YAG LASER (G5) 96.55% 89.65% Tab. 3 - Percentuale di risultato clinico in 126 siti di BRONJ suddivisi in 5 gruppi in base alle diverse soluzioni terapeutiche: G1 - terapia medica; G2 - terapia medica e LLLT; G3 - terapia chirurgica; G4 - terapia chirurgica e LLLT; G5 - chirurgia mediante Er:YAG laser. simo paziente) suddivisi retro- spettivamente in 5 gruppi in base alla terapia. Diciannove siti (gruppo 1) sono stati trattati con la sola terapia medica, in 33 siti (grup- po 2) la terapia medica è stata abbinata a LLLT. La terapia chirurgica tradizio- nale (gruppo 3) è stata praticata in 14 siti e in 31 siti la chirurgia è stata associata a LLLT. Si è comparato poi il risultato otte- nuto con quello raggiunto in 29 siti (gruppo 5) trattati chirur- gicamente con il laser Er:YAG associato a sedute di LLLT. In base alla nostra esperienza clinica, si può affermare che la chirurgia in generale offre migliori risultati rispetto la terapia medica. Il laser concede un aiuto in più alla sola terapia medica e rappresenta una valida alterna- tiva per quei pazienti che non possono essere sottoposti a chi- rurgia: 66.67% di miglioramen- to e 30.30% di guarigione per biostimolazione laser e terapia antibiotica contro 73.7% e 15.8% per la sola terapia medica. LT pagina 14

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