Dental Tribune Italy, Settembre 2010, Vol. 6, No. 9

3 Italian Edition Anno VI n. 9 - Settembre 2010 News e Commenti DT pagina 1 Tale atteggiamento è in netto contrasto con quanto previsto dalla normativa ECM laddove, nonostante “anni di battaglie sindacali” e la non proficua azione di chi rappresenta la professione nell’apposita Com- missione, così come impostata, porta con sé gravosi oneri per la libera professione, a partire da quello fiscale. È ben nota, infatti, l’impossibilità della completa detraibilità di quanto investito in termini di aggior- namento, con gravi ricadute per la gestione dell’attività odon- toiatrica di Studio. Per ovvia- re a quanto sopra denunciato, molteplici realtà categoriali, prendendo atto delle difficol- tà sopraccitate, hanno messo a punto efficaci sistemi di forma- zione a distanza che comportano di fatto un comodo ed efficace aggiornamento, vantaggioso nei contenuti e nei costi, tant’è che l’efficacia di questi strumenti innovativi è stata recepita favo- revolmente dagli organismi ministeriali. Organizzare una proposta “formativa equilibrata tra offerta di qualità e conteni- mento dei costi” non è cosa da poco, tanto che occorre ricorda- re come negli ultimi anni mol- teplici realtà imprenditoriali del settore sono drammaticamente scomparse dalla scena catego- riale. Una particolare e decisi- va riflessione va fatta rispetto all’adeguatezza dell’offerta for- mativa rispetto alla crisi socio- economica che interessa anche il nostro Paese, così come tutta la realtà occidentale. Abbiamo relatori tra i più validi al mondo, che in questi ultimi anni hanno iniziato a portare dovunque il loro talen- to in qualità di conferenzieri. In questo modo esportiamo la nostra inclinazione naturale e storica “al bello” e al funzio- nale, così come nei secoli e nel presente è stato per l’arte e per la moda. Tuttavia, le soluzioni riabilitative proposte nei “saba- ti dedicati ai convegni” sono realmente sostenibili in termi- ni economici dai pazienti che si presentano nei nostri Studi il lunedì mattina, rispetto a quell’ideale “trincea” tra istan- ze e aspettative non sempre coincidenti? È corretto disserta- re – soprattutto dinnanzi a pla- tee gremite di giovani – circa strabilianti riabilitazioni prote- siche su impianti quando spes- so il paziente con difficoltà può permettersi una protesi totale amovibile? I nostri valenti rela- tori non possono non tener conto di questi aspetti, tanto rispetto ai discenti (soprattutto se giova- ni leve) che ai pazienti stessi. Queste considerazioni non devono evidentemente intac- care il valore imprescindi- bile della qualità della cura. Meglio un’onesta riabilitazione e, comunque, una prestazione eseguita con tutti i crismi oggi piuttosto che non dare risposta al paziente e lasciare che venga suggestionato da un’improponi- bile proposta low cost, con tutti i Aggiornarsi: non solo un esercizio accademico ma una concreta opportunità per il paziente rischi connessi. Dall’“aggiorna- mento” alla “terapia realmente sostenibile”. Questa è la concre- tizzazione di una reale alleanza terapeutica, di una compliance conilpaziente.Indefinitiva,fac- ciamo in modo che l’aggiorna- mento non rimanga un esercizio accademico a cui il professioni- sta spontaneamente si sottopone per dovere e passione, ma possa tradursi in una concreta oppor- tunità per il paziente, in attesa di tempi migliori. Roberto Callioni

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