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25dentistry 3_2010 cosmetic tata montata su manipolo rosso viene rifinita la preparazione posizionando il margine di finitura a livello iuxta-gengivale (Fig. 3). Seguendo le in- dicazioni della casa produttrice viene realizzata una preparazione a spalla arrotondata (Figg. 4, 5). Terminata la preparazione viene immediata- mente ribasato il provvisorio che l’odontotecnico aveva già preparato. La corretta forma del prov- visorio consente al paziente di svolgere una vita di relazione normale ma soprattutto permette all’odontoiatra di condizionare i tessuti gengi- vali evitandone l’infiammazione e garantedone la stabilità posizionale. Dopo aver rifinito e lu- cidato il provvisorio, questo viene cementato in bocca con un materiale provvisorio (Fig. 6). L’appuntamento successivo consiste nella rileva- zione dell’impronta di precisione con un poliete- re: tecnica simultanea con 2 materiali a diversa viscosità (Fig. 7). L’impronta viene poi inviata al laboratorio odontotecnico dove viene avviato il ciclo di produzione della corona in allumina. L’odontotecnico realizza due modelli in gesso: un modello master che rimane intatto e che serve per stratificare la ceramica di rivestimento, per creare la tessitura superficiale, per i controlli oc- clusali e per la lucidatura finale del manufatto ed un modello di lavoro, a monconi sfilabili, che viene utilizzato per la scannerizzazione. In que- sto caso, è stato utilizzato il nuovo scanner della NobelProcera che, a differenza degli altri sistemi CAD-CAM, si avvale di una tecnologia di scan- sione esclusiva e brevettata, l’olografia conosco- pica, che consente un’acquisizione dei dati più rapida ed estremamente precisa. Tale sistema consiste in una stazione di pro- gettazione computerizzata, installata presso il laboratorio odontotecnico, la quale è collegata via modem al Procera System Lab di Stoccolma (Svezia), dove avviene l’effettiva costruzione del- la cappetta. Presso il laboratorio odontotecnico, lo scanner Procera, collegato a un computer, ri- leva la superficie del moncone. Questo processo avviene tramite un raggio laser e un programma di elaborazione dati che li registra fino ad ottenere un’immagine virtuale tridimensionale. Questa fase viene indicata con l’acronimo CAD (Disegno Assistito al Computer) (Fig. 8). Le informazioni virtuali vengono poi in- viate per via telematica allo stabilimento di Stoc- colma, dove viene prodotta la cappetta in allu- mina. Poiché tutto il processo è controllato dal computer, questa fase viene indicata con il ter- mine CAM (Produzione Assistita al Computer). Tutti i dati necessari per la progettazione e per la realizzazione delle cappette vengono con- servati nell’archivio informatico Procera: questo è molto importante perché, in caso di fallimento del restauro per natura traumatica o distacco o perdita, è possibile commissionare al centro di Fig. 1_L’immagine pre-operatoria evidenzia la presenza di una corona antiestetica sull’incisivo laterale di sinistra: il colore monocromatico e il margine gengivale bluastro sono facilmente apprezabili. Fig. 2_Dopo aver rimosso la vecchia corona, con una spatolina viene applicato un filo retrattore che consente la corretta visualizzazione del margine della preparazione. Fig. 3_La preparazione viene rifinita con una fresa diamantata a grana fine. A livello vestibolare, per motivi estetici e per rispettare i tessuti parodontali, il margine viene posizionato iuxta-gengivalmente. Fig. 4_Completata la preparazione, la superficie vestibolare del moncone viene ulteriormente preparata per permettere all’odontotecnico di ricreare il corretto allineamento dentale. Fig. 5_La visione occluso-incisale consente di visualizzare la preparazione a spalla arrotondata a 360°. Fig. 6_Già solo con l’applicazione del provvisorio la situazione estetica, morfologica e funzionale migliora notevolmente. Fig. 7_L’impronta dell’arcata superiore viene rilevata con un porta-impronte individuale e con un polietere dopo circa 7 giorni dal posizionamento del provvisorio. Fig. 1 Fig. 4 Fig. 2 Fig. 5 Fig. 7 Fig. 3 Fig. 6 case report_CAD-CAM

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