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35dentistry 3_2010 cosmetic expert article_medicina estetica di altre branche della Medicina, sono tutti mo- menti fondamentali di arricchimento professio- nale che gratificheranno sia lo specialista che i pazienti di un approccio veramente globale. Se da una parte si deve promuovere la sensi- bilizzazione del medico estetico ad aprirsi anche ad altre aree di specifica competenza, in parti- colare odontoiatrica-ortodontica e posturale, dall’altra si deve sensibilizzare il medico-odon- toiatra a una conoscenza del contesto globale di Medicina estetica, che non sia solo confinata nell’area specialistica dell’Odontoiatria estetica e del distretto periorale(2) . È opportuno ricordare come l’ortodonzia e l’odontoiatria infantile abbiano un ruolo fon- damentale nella prevenzione-intercezione di problematiche dentoscheletriche e che, conside- rando le correlazioni tra arcate dentarie e basi craniche di entrambe con i tessuti molli orali e periorali, le figure professionali dell’odontoiatra, ortodontista e pediatra dovrebbero acquisire un ruolo primario nella prevenzione di potenzia- li problematiche estetiche future di Medicina e Chirurgia estetica dell’adulto. _Salute ed Estetica del soggetto in crescita Nel valutare le dismorfosi del cranio e del volto (fenotipo), va considerata la complessa interazione tra il patrimonio genetico (genotipo) dell’individuo e i numerosi fattori ambientali che lo influenzano(3) . Se i problemi di crescita alla base delle di- verse dismorfosi scheletriche fossero unicamen- te legati a fattori genetici, l’ortodonzia avrebbe poche possibilità di modificare i “patterns” di crescita scheletrica. Si può invece interagire con i fattori non genetici, ed è ormai chiaro come la durata di uno stimolo esterno sia molto più im- portante della sua intensità nella biomeccanica della pressione sull’unità dento-scheletrica re- sponsabile della crescita. Infatti, grande influenza sulla morfogenesi deriva dalle pressioni muscolari anomale, deri- vate da parafunzioni, abitudini viziate, funzio- ni neuromuscolari alterate, che si perpetuano continuamente, o per lunghi periodi, prima che vengano intercettate e risolte. Si possono avere pressioni neuromuscolari anomale in statica e dinamica. I disequilibri neuromuscolari legati alla postura sono in grado di modificare la crescita cranio-facciale, quindi una valutazione dell’inte- ra postura corporea deve considerare non solo il capo, la colonna, il bacino e gli arti, nelle diverse proiezioni, ma anche il collo, la mandibola, la lin- gua, organo muscolare interno al cavo orale, e le guance con le labbra e il resto della muscolatu- ra masticatoria e mimica esterna al cavo orale(3) , senza dimenticare la valutazione del tipo di re- spirazione del soggetto. Le valutazioni estetiche del volto del bambi- no in crescita, che contemplano le misurazioni cefalometriche e la valutazione di molti altri pa- rametri clinici, verranno prese in considerazione in una trattazione successiva. Si vogliono qui invece considerare quei problemi di salute ge- nerale, di soprappeso e obesità, di postura con implicazioni morfo-funzionali ed estetiche anche a livello stomatognatico, avvalorando così il ruo- lo dell’ortodontista e del pedodontista, accanto a quello del pediatra, nell’accompagnare i bambini in un percorso di crescita corretta, sia dal punto di vista morfo-funzionale che estetico-psicolo- gico, e quindi di salute globale. Lavorare in una équipe motivata, permette a specialisti di diverse branche di identificare corre- lazioni strutturali o funzionali tali da influenzare negativamente la salute e potenzialmente anche l’estetica del paziente. Problematiche originate nei diversi distretti corporei possono generare modificazioni nel distretto di appartenenza e/o in distretti lontani. A seconda dell’età di osservazione, bisogna considerare queste alterazioni nei termini di compenso o di patologia fissata e decidere, quin- di, quale terapia – distrettuale o globale – intra- prendere. Tanto più precocemente si interviene, tanto più saranno le possibilità di un successo terapeutico completo. Accanto alle figure mediche primarie di pe- diatra, pedodontista e ortodontista, molte altre figure professionali entrano in gioco: dal fisiatra al fisioterapista, dall’ortopedico all’osteopata, dall’oculista all’ortottista, dal nutrizionista al die- tista, dall’otorino al logopedista(2) . Intervenire precocemente sui bambini la- scia ampi spazi di manovra per la prevenzione o la correzione di problemi strutturali, quando le alterazioni rappresentino meccanismi di “com- penso” e non siano già strutturalmente “fissate”. Questi concetti possono risultare più chiari rife- rendosi, ad esempio, a un atteggiamento scolio- tico, quando si parla di compenso, piuttosto che a una scoliosi conclamata, quando si parla di pa- tologia fissata; analogamente, a una deviazione mandibolare funzionale (compenso transitorio a una spina irritativa deviante) si contrappone una franca latero-deviazione, strutturata anche da un punto di vista osseo, e così via. L’esame posturale viene proposto solo per i bambini o adolescenti, quando sia possibile in- tervenire precocemente per risolvere le patolo- gie prima che vengano fissate nei vari distretti

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