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DT Italian Edition, Novembre 2010, Anno VI n. 11

Anno IV n. 2 Allegato n.1 di Dental Tribune Italian Edition Anno VI, n. 11 - Novembre 2010 Novembre 2010 TrendsClinica & Pratica Sequenza di Sagomatura: eSperienza clinica Sagomare i canali radicolari in sicurezza e senza il rischio di fratture improvvise è l’obiettivo delle tecniche di preparazione endodontica con strumenti NiTi. > pagina 7 apicectomia in endodonzia chirurgica Per “endodonzia chirurgica” si intende diagnosi e trattamento delle lesioni di origine endodon- tica che non rispondono alla tera- pia endodontica convenzionale. > pagina 5 INVITED SPEAKERS Baraldini V. (IT) Cantatore G. (IT) Gutknecht N. (D) Nammour S. (B) Parma Benfenati S. (IT) Rocca JP. (FR)Rocca JP. (FR) Roncati M. (IT) Shapira J. (IL) Sculean A. (CH) Sibbet W. (UK) Stabholz A. (IL) Wilder-Smith P. (USA) Departm ent of Oral Sciences “Sapienza” University of Rom e June 9th - 11th, 2011 Deadline for abstract submission 15-02-2011 www.wfld-ed-rome2011.com RO M E light time good time light time good time Prevalenza e distribuzione dei trattamenti endodontici e lesioni periapicali in un campione di popolazione italiana L. Gallottini, M.C. Rignanese Materiali e Metodi Scelta del campione Il campione è costituito da pazienti di una clinica privata di Roma, che si sono recati nel Centro dal 24 settembre 2007 al 5 marzo 2008, cui è stata esegui- ta un’ortopantomogrofia digita- le e di cui si sono raccolti oltre ai dati anagrafici anche il motivo della visita. La totale gratuità della visita e dell’esame radio- grafico assicurano un campione eterogeneo sia dal punto di vista socio-economico che della salute orale, in quanto, diversamente dal solito, la visita odontoiatrica non è subordinata al dolore, ma in questo caso diventa una reale visita di screening, avendo coin- volto sia soggetti sani dal punto di vista odontoiatrico che con diverse patologie. Nello studio sono stati coinvol- ti 312 soggetti, di cui 191 donne (età media 44,24 anni) e 121 uomini (età media 41,49 anni), tra gli 11 e i 79 anni. Malgrado il numero di pazien- ti disponibile per lo studio fos- se inizialmente maggiore, si è giunti a questa quantità dal momento che dei 385 soggetti recatisi presso una clinica priva- ta di Roma, per sottoporsi a una visita gratuita di screening cor- redata di OPT digitale, 73 sono stati scartati ai fini dell’anali- si perché ancora in dentizione decidua o mista o perché pre- sentavano meno di 9 denti. I soggetti con meno di 9 den- ti sono stati esclusi perché in questi casi è altamente proba- bile una compromissione di tipo parodontale e quindi ci sarebbe stata la possibilità di considera- re di origine endodontica delle lesioni periapicali, che in realtà abbiano avuto un’origine paro- dontale e viceversa. Ai fini dello studio inoltre sono stati esclusi, a causa della loro alta variabilità anatomica e morfologica, anche i terzi molari. Radiografie e valutazione del- lo stato periapicale Le ortopantomografie digita- li analizzate ai fini dello studio sono state realizzate utilizzan- do l’Orthoralix 9200 DDE del- la Gendex (Dental System Des Plaines, Illinois USA), connesso a un personal computer dota- to del programma applicativo VixWin (trademark of Gendex Corporation). Le ortopantomografie sono state scattate tutte dallo stesso operatore, per garantire che la tecnica utilizzata per sistemare il paziente non variasse tra una radiografia e l’altra, ottenendo un’omogeneità di risultato. La radiografia ortopanorami- ca viene spesso utilizzata negli studi epidemiologici, questo perché tutti i denti possono esse- re visti contemporaneamente su una stessa radiografia, per la relativa diminuzione di radia- zioni cui viene esposto il pazien- te e la velocità di esecuzione; tutti questi fattori la rendono più vantaggiosa rispetto ad una full endorale, costituita da varie radiografie tra bitewing e peri- apicali. In questo studio tutte le immagini sono risultate essere di ottima qualità e su 8101 denti solo 10 elementi dentari (4 inci- sivi superiori, 2 canini superio- ri e 4 premolari superiori) non sono rientrati nei calcoli statisti- ci a causa della scarsa nitidezza di questi elementi. Lo stato periapicale è sta- to valutato usando un indice periapicale (PAI) a punteggio (Ørtavik et al. 1986). Ognuna delle radici è stata categorizzata come: 1.struttura periapicale nor- male; 2.piccolo cambiamento nella struttura dell’osso; 3.cambiamenti nella struttu- ra dell’osso con perdita di sostanza; 4.periodontite con area radio- lucente ben definita; ET pagina 2 Scopo di questo lavoro è stato quello di realizza- re uno studio statistico trasversale o di prevalen- za circa lo stato di salute orale di un campione di popolazione italiana, dal punto di vista endodon- tico e conservativo, e valutare la relazione tra la qualità del sigillo apicale ottenuto da precedenti trattamenti endodontici e il rilevamento di lesioni periapicali. Uno studio di questo tipo non è mai stato svolto prima in Italia, per cui tutti i risultati di questa indagine sono stati confrontati con quelli scaturiti da analoghi studi internazionali. Laser in Endodontics: a review and outlook G. Olivi, R. Crippa, E. DiVito, G. Iaria, V. Kaitsas La capacità di ottenere un’efficace detersione e decon- taminazione da smear layer, batteri e loro prodotti, dal sistema canalare rappresenta il gol della terapia endodon- tica. Clinicamente, le tradi- zionali tecniche endodontiche utilizzano sia strumentazione meccanica, ultrasonica e irri- ganti chimici, nel tentativo di sagomare, detergere e decon- taminare completamente il sistema endodontico. Anatomia radicolare La complessità anatomica dell’endodonto è ben cono- sciuta. Dai canali principali si dipartono numerosi canali laterali, di varie dimensio- ni e molteplici ramificazio- ni apicali. Un recente studio ha evidenziato la presenza di queste strutture anatomiche nel 75% dei denti analizzati e la presenza di residui pulpari infetti al termine della prepa- razione chemo-meccanica, sia nei canali laterali che nelle ramificazioni apicali di denti vitali e necrotici, con associata flogosi periradicolare(1) . L’efficacia di pulire, deter- gere e decontaminare effi- cacemente tutto lo spazio intraradicolare risulta quindi, a volte, limitato, per la com- plessità anatomica e per la incapacità dei comuni irrigan- ti di penetrare nei canali late- rali e ramificazioni apicali. Appare quindi opportuna la ricerca di nuovi materiali, tecniche e tecnologie in grado di migliorare la detersione e la decontaminazione di queste aree anatomiche. Tra le nuove tecnologie, il laser è studiato in endodonzia dai primi Anni ’70(2-4) ed è sempre più diffusa- mente usato dagli Anni ’90(5-7) . Questolavorovuolepresentare l’evoluzione, in questi anni, di tecniche e tecnologie, presen- tare lo stato dell’arte sull’ef- ficacia di questi mezzi nella decontaminazione e detersio- ne del sistema endodontico e volgere uno sguardo al futuro, presentando studi preliminari sulle nuove modalità di utiliz- zo dell’energia laser, eseguiti in questi ultimi anni. ET pagina 13