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DT Italian Edition, Novembre 2010, Anno VI n. 11

4 Italian EditionAnno IV n. 2 - Novembre 2010 Studi & Ricerche ET pagina 3 In base a questa analisi risul- tano rispondere a queste caratte- ristiche il 15,70% dei soggetti (49 sui 312 esaminati), 31 (16,23%) delle 191 donne e 18 (14,87%) dei 121 uomini. Discussione e Conclusioni L’insieme di soggetti analizzati ai fini dello studio rappresenta un campione randomizzato di popo- lazione italiana, i dati raccolti forniscono informazioni circa la prevalenza di lesione periapicale, e in generale costituisce una foto- grafia delle condizioni orali della popolazione. Il campione presenta una pre- valenza di soggetti femminili (61,21%), rispetto agli uomini (38,78%), questo aspetto è stato rilevato anche in altri studi ana- loghi, riflettendo un maggiore interesse delle donne nei con- fronti della salute orale. Ad ogni modo, questo studio, come altri similari, confermano che non c’è una sostanziale differenza tra la prevalenza di trattamenti endo- dontici tra i due sessi (6,66% per le donne, 6,54% per gli uomini) e la prevalenza di lesioni endodon- tiche (1,59% per le donne e 1,08% per gli uomini). Prendendo in esame la Tabella 9, che riporta schematicamente i risultati di molte ricerche inter- nazionali riguardo la prevalenza di lesioni periapicali e di tratta- menti endodontici, si osserva che i dati scaturiti dal nostro studio non sono del tutto sovrapponibili a quelli di studi precedenti. Tutti hanno dimostrato una significa- tiva maggiore frequenza di lesio- ne periapicale nei denti trattati endodonticamente. Questo aspetto, cardine della ricerca, è uno dei pochi che ha permesso di effettuare un para- gone con tutti gli studi presenti in letteratura. Nel presente lavo- ro, a differenza dei precedenti, si è cercato di dare risonanza a molti aspetti, che spesso nella let- teratura internazionale non sono stati presi in considerazione. I valori percentuali riscontra- ti circa il successo e l’insuccesso del trattamento endodontico in elementi sovra o sotto-otturati riscontrati in questo studio, risul- tano essere perfettamente in linea con quanto riferito nella letteratura scientifica, scaturen- do che il successo è verificato nel 97% degli elementi che presen- tano una cura congrua, la per- centuale scende in caso di cura incongrua, dell’72,73% in caso di sovra otturazione e 77,71% in caso di sotto otturazione. Sempre in riferimento alla Tabella 9, si può osservare come la prevalenza di elementi dentali che presentano una lesione periapicale scaturita dal presente studio, mostri un valore incluso tra quelli riportati negli studi precedenti. Tale valo- re risulta essere dell’1,35% (110 elementi dentali presentano una lesione periapicale sui 8101 tota- li), in linea con quelli internazio- nali, dove il range è compreso tra lo 0,60% dello studio norvegese del 1995(5) e il 9,8% dello studio svedese del 1968(1) . La situazione cambia quando si prende in con- siderazione la prevalenza della lesione periapicale in denti trat- tati endodonticamente. Nel pre- sente campione dei 534 elementi trattati endodonticamente, 91 presentano lesione, il che si tradu- DENTI ESAMINATI DENTI CON LESIONE TOT N° % 8101 113 1,39% Tab. 4 DENTI NON TRATTATI ENDO DENTI CON LESIONE TOT N° % 7567 22 0,29% Tab. 5 DENTI TRATTATI ENDO DENTI CON LESIONE TOT N° % 534 91 17,04% Tab. 6 Tab. 7 d. esaminati d. non trattati d. trattati lesione lesione lesione tot. n° % tot. n° % tot. n° % donne 15-29 778 7 0,89% 760 1 0,13% 14 6 42,85% 30-39 1439 17 1,18% 1371 1 0,07% 64 16 25% 40-49 1124 12 1,06% 1051 0 0% 69 12 17,39% 50-59 390 11 2,82% 329 2 0,60% 57 9 15,78% >60 972 24 2,46% 864 4 0,46% 103 20 19,41% non ho l'età 250 8 3,20% 217 1 0,46% 26 7 26,92% uomini 15-29 629 3 0,47% 613 0 0% 16 3 18,75% 30-39 973 5 0,51% 934 2 0,21% 39 3 7,69% 40-49 901 12 1,33% 832 3 0,36% 66 9 13,63% 50-59 191 3 1,57% 153 2 1,30% 38 1 2,63% >60 429 11 2,56% 389 6 1,54% 43 5 11,62% non ho l'età 25 0 0% 25 0 0% 0 0 0% donne 4953 79 4592 9 333 70 uomini 3148 34 2946 13 202 21 tot 8101 113 7538 22 535 91 Tab. 8 distanza dall'apice tot corta lunga congrui incongrui sup. Inc. 47 2 4,25% 2 4,25% 43 91,48% 4 8,51% Can. 50 1 2,00% 3 6,00% 36 72,00% 4 8,00% Prem. 100 11 11,00% 1 1,00% 88 88,00% 12 12,00% Mol. 115 11 9,56% 2 1,73% 102 88,69% 13 11,30% inf. Inc. 9 0 0,00% 0 0,00% 9 100,00% 0 0,00% Can. 11 0 0,00% 0 0,00% 11 100,00% 0 0,00% Prem. 65 15 23,07% 2 3,07% 48 73,84% 17 26,14% Mol. 147 34 23,12% 1 0,68% 112 76,19% 35 23,80% 544 74 13,60% 11 2,02% 449 82,53% 85 15,65% Tab. 9 D. con lesione D. trattati endo Studio (anno) Nazione N° Denti % % d. con lesione Petterson et al. (1986)(11) Svezia 4985 6,60% 31,00% Allard & Palmqvist (1968)(1) Svezia 2567 9,80% 27,00% Eckerbom et al. (1987)(4) Svezia 4889 5,20% 26,00% Odesjo et al. (1990)(9) Svezia 17430 2,90% 25,00% Eriksen & Bjertness (1991)(6) Norvegia 2940 3,50% 36,60% DeCleen et al. (1993)(3) Olanda 4196 4,50% 39,00% Eriksen et al. (1995)(5) Norvegia 3282 0,60% 38,00% Buckley & Spangberg (1995)(2) USA 5272 4,10% 31,30% Weiger et al. (1997)(13) Germania 7897 3,00% 61,00% Sidarivacius et al. (1999)(12) Lituania 3892 7,20% 35,00% Loftus et al. (2000)(8) Irlanda 7424 2,00% 25,00% Presente studio (2008) Italia 8101 1,35% 17,04% ce in una percentuale del 17,04%, valore lontano da quelli scaturiti dagli studi precedenti, che vanno dal 61% dello studio tedesco del 1997(13) al 25% di quello irlandese del 2000(8) . Al termine di questo studio preme sottolineare anco- ra una volta l’importanza della prevenzione, infatti l’aspetto più stimolante di questa ricerca è stata la consapevolezza di inda- gare su un campione di soggetti recatisi alla nostra osservazione gratuitamente, dando a questo lavoro la dignità di uno studio di screening, potendo osservare il campione nel suo stato attuale. Sarebbe auspicabile che questo tipo di approccio venisse pratica- to anche all’interno delle struttu- re pubbliche, grande risorsa per l’intera popolazione. In questa maniera potrebbe inoltre ridursi la spesa pubblica in quanto, come proclamato da anni in famoso spot pubblicitario, “prevenire è meglio che curare”. L’intercetta- mento precoce delle patologie è l’unico mezzo per aumentare le probabilità di successo terapeuti- co e inoltre in molti casi permette alpazienteunaradicaleriduzione della spesa, il che si tradurrebbe, nell’ambito della salute pubblica, in un notevole snellimento delle liste di attesa e dei costi. La bibliografia è disponibile presso l’Editore. Fig. 1 - OPT di un soggetto di sesso femminile che presenta una grossa lesione cariosa in zona 4.7. Fig. 2 - OPT di un soggetto di sesso femminile che presenta otturazioni in materiale radio-opaco in zona 4.6, 4.7. Fig. 4 - OPT di un soggetto di sesso maschile che presenta una lesione osteolitica periapicale in zona 2.6. Fig. 6 - OPT di un soggetto di sesso maschile che presenta una lesione osteolitica periapicale in zona 4.6 e 4.7. entrambe gli elementi dentali presentano una terapia canalare di lunghezza ridotta (< 2 mm). Fig. 7 - OPT di un soggetto di sesso femminile che presenta una lesione osteolitica periapicale in zona 2.3. l’elemento dentale presenta una terapia canalare di lunghezza aumentata rispetto all’apice. Fig. 5 - OPT di un soggetto di sesso femminile che presenta un trattamento endodontico con corona protesica in zona 1.6 e un trattamento endodontico con ricostruzione in materiale radioopaco in zona 3.6. Fig. 3 - OPT di un soggetto di sesso femminile che presenta una corona protesica in zona 4.6.