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DT Italian Edition, Novembre 2010, Anno VI n. 11

13 Italian Edition Anno VI n. 11 - Novembre 2010 Trends BOCCA SECCA?Potrebbe non bastare un bicchier d’acqua per risolvere questo disturbo poco riconosciuto. Non sottovalutate la bocca secca. La bocca secca, causata da una riduzione del flusso salivare, è un disturbo sempre più frequente. Studi clinici ne sottolineano il legame con l’assunzione sempre maggiore di farmaci (1) (oltre 400 farmaci possono causarla) (2) , radio terapie o patologie quali diabete, sindrome di Sjögren, stress e depressione. Chi ne soffre spesso non vi pone la dovuta attenzione, limitandosi a bere di più, senza considerare che un costante flusso salivare, contenente enzimi e proteine, è essenziale per la protezione e la lubrificazione del cavo orale. Una bocca secca, quindi, può favorire l’insorgere di carie, alitosi, stomatiti e gengiviti (3,4) . In questi casi i prodotti della linea biotène, grazie al sistema trienzimatico, possono essere un valido aiuto considerando le loro diverse caratteristiche e funzionalità. Biotène® Dentifricio - cosmetico Aiuta chi soffre di bocca secca a rafforzare le difese naturali della saliva, a rinforzare i denti e a mantenere una buona igiene orale combattendo la carie e l’alito cattivo. Non contiene Sodio Lauril Solfato. Biotène® Oralbalance Gel - dispositivo medico È un sostitutivo della saliva con gusto leggero e neutro, ed aiuta a integrare le difese naturali grazie alla sua formulazione di lunga durata. Dà sollievo e protegge la mucosa orale da piccole irritazioni e sensazioni di bruciore aiutando a mantenere l’ambiente fisiologico del cavo orale protetto. Biotène® Collutorio - dispositivo medico Contiene enzimi che aiutano a mantenere l’ambiente fisiologico del cavo orale. Rinfresca l’alito senza bruciare ed è senz’alcol. sistema trienzimatico per il sollievo della bocca secca BIBLIOGRAFIA: • 1. Sreebny L.M. et al. Gerodontology 1997; 14 (1): 33-47. 5. Tenovuo J. Oral Disease 2002; 8: 23-29. • 2. Eveson J.W. Periodontology 2000; 48: 85-91. • 3. Guggenheimer J. et al. JADA 2003; 134: 61-69. • 4. ADA Division of Communications. JADA 2003; 134: 1351. Biotene_pagDentisti_210x280_10.indd 1 20/07/10 17.41 Unbenannt-6 1 06.10.2010 14:29:10 Uhr Not such a dry subject L’editor di Dental Tribune UK Lisa Townshend presenta la sessione plenaria di apertura, “Xerostomia e iposalivazione: meccanismi e soluzioni”, che si è tenuta nell’ambito del meeting di quest’anno della European Association of Oral Medicine. Il decimo Biannual Meeting of the European Association of Oral Medicine, tenutosi a Lon- dra, è stato il risultato di un vero impegno di collaborazio- ne. Organizzato dalla EAOM e da tre istituti odontoiatrici di Londra (King’s College London, Queen Mary University of Lon- donel’EastmanDentalInstitute of University College London) e supportato da GSK, questo even- to ha evidenziato l’importanza della medicina orale per la dia- gnosi e il trattamento di alcune condizioni, quali la xerostomia e l’iposalivazione. A questo argomento è stata infatti dedicata la sessione ple- naria di apertura. Dopo gli inter- venti della Baronessa Gardner of Parkes e del Chief Dental Officer for England, dottor Bar- ry Cockcroft, la parola è passa- ta ai due presidenti di sessione, il professor Isaäc van der Waal (responsabile del Reparto di chirurgia orale, maxillofacciale e patologia orale del VU Uni- versity Medical Center/ACTA Dental School, Amsterdam) e il professor Crispian Scully CBE (direttore dei Progetti specia- li dell’UCL-Eastman Dental Institute - EDI; Professore di odontoiatria speciale, Universi- ty College London). Dopo aver illustrato gli argomenti di que- sta sessione, hanno presentato il primo relatore, il professor Ste- phen Porter. Il professor Porter è Diret- tore e Professore di Medicina orale del’UCL Eastman Dental Institute. La sua presentazio- ne, “Iposalivazione: Prevalenza, valutazione, diagnosi differen- ziale e impatto sulla qualità di vita”, ha delineato una panora- mica globale del problema della xerostomia per quanto riguarda la sua prevalenza. Il relatore ha esaminato il fattore età, nonché altri elementi quali la malattia immuno-soppressiva e i tratta- menti con farmaci/radioterapia. Ha esaminato il problema anche dal punto di vista del paziente, la cui qualità di vita può essere influenzata a causa della ridu- zione del sonno e dell’influenza negativa sulla possibilità di ali- mentazione. Il relatore succes- sivo è stata la dottoressa Jackie Brown, specialista in Radiologia orale e maxillofacciale, nonché consulente di Radiologia dentale e maxillofacciale presso la Guy’s & St Thomas’ Hospitals Founda- tion Trust, e Senior Lecturer presso il King’s College London Dental Institute of Guy’s, King’s College & St Thomas’ Hospitals e l’Eastman Dental Institute. La presentazione della dottoressa Brown, “Il moderno imaging per la diagnosi delle malattie delle ghiandole salivari”, si è incentratasulruolodell’imaging nella rilevazione e identificazio- ne delle malattie a carico delle ghiandole salivari. Ha illustra- to le diverse apparecchiatura di imaging disponibili, tra cui gli ultrasuoni e la Cone Beam Com- puted Tomography (CBCT), e i relativi vantaggi e svantaggi. È stata poi la volta del profes- sore Gordon Proctor, docente di Biologia salivare; responsabile dell’Unità di ricerca salivare, Reparto di Scienze diagnostiche del King’s College London Den- tal Institute. L’argomento della sua relazione è stato quello della “Iposalivazione legata ai farma- ci: revisione della fisiologia e dei siti di azione dei farmaci”. Il pro- fessor Proctor ha messo in evi- denza la relazione tra la terapia farmacologica e le percentuali di flusso salivare. Ha esaminato i risultati di diversi studi incen- trati su questa inter-relazione, tra cui un lavoro specifico di Wolff et al. dal titolo “Major salivary gland output differs between users and non-users of specific medication categories” (pubblicato in Gerodontology nel febbraio 2008). Appena pri- ma del coffee break, la parola è passata alla professoressa Jenni- fer Webster-Cyriaque, Professo- re associato, Reparti di Ecologia, microbiologia e immunologia dentali della University of North Carolina Chapel Hill Schools of Dentistry and Medicine. DT pagina 14