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DT Italian Edition, Ottobre 2010, Anno VI n. 10

Italian Edition Trends FenderWedge® (design registrato) e FenderMate® (design registrato e brevetto in corso) sono marchi registrati di proprietà di Directa AB. Protegge e separaProtegge e separa Cuneo e protezione in soluzione unica per restaurazioni veloci e sicure matricematricematrice Si applica in meno di 5 secondi! La nuova matrice sezionale per ricostruzioni in composito FenderWedge o FenderMate. Questa ed altre offerte al 3223-1008©DirectaAB 20%sull’acquisto di un assortimento Padiglione 7 stand C30 La Classe II nella pratica quotidiana Sylvain Mareschi Medico Odontoiatra, fondatore del Dental Laser Academy, Parigi La realizzazione di una otturazione cavitaria prossimale necessita di una procedura clinica rigorosa, rapida e di facile realizzazione. Quest’ul- tima deve mirare alla ricostruzione di un punto di contatto serrato che eviterà la formazione di accumulo di cibo. Un obiettivo ancor piú impor- tante è il rispetto dell’anatomia e della fisiologia della papilla interdentaria, garante dell’equilibrio e dell’integrità della spazio biologico prossimale. Compressione della papilla La molteplicità di materiali d’otturazione pre- senti sul mercato consente oggi di adattare le tec- niche operatorie asseconda dei materiali stessi. Le ricostruzioni in amalgama permettono un’elevata condensazione. L’indurimento progressivo consen- te di realizzare punti di contatto semplicemente esercitando pressione sul materiale. Nel caso dei compositi polimerizzabili invece l’indurimento va provocato, il che rende più difficile ottenere punti di contatto serrati. Una compressione trop- po elevata sul materiale sostenuto da una matrice prossimale che manchi di “tenuta” o è mal adat- tata conduce irrimediabilmente a una otturazione debordante. Quest’ultima causa la compressione della papilla interdentale e le patologie parodon- tali che ne conseguono (Figg. 1, 2). La matrice Si comprende pertanto il ruolo fondamenta- le della matrice, tanto per la forma prossima- le dell’otturazione quanto per la canalizzazione del materiale d’otturazione. In questo settore, le matrici (FendeMate Directa) rispondono per- fettamente agli imperativi clinici delle cavità di classe II (Figg. 3, 4). Il concetto “matrice-cuneo interdentale solidali” introdotto dal FenderWedge Directa e destinato alla protezione del dente adia- cente al momento della preparazione è qui ripreso sotto il nome FenderMate. Il suo scopo è facilitare l’applicazione allo stesso tempo di un cuneo inter- dentale e di una matrice anatomica sagomata. La rimozione della matrice può invece effettuarsi in due tempi: si sfila prima il cuneo interdenta- le che viene così separato dalla matrice metalli- ca, estratta in un secondo tempo. Le matrici sono disponibili nelle versioni superiore sinistro/infe- riore destro e superiore destro/inferiore sinistro, entrambe in due misure e facilmente identificabi- li grazie al codice colore. Punto di contatto Il cuneo interdentale ad aletta flessibile con- sente di mantenere la parte bassa della matrice in stretto contatto con la parete cervicale del- la cavità. Permette allo stesso tempo un leggero distanziamento dei denti cosicché l’otturazione sarà leggeremente sovraddimensionata nel senso prossimale. Nel ritirare la matrice, i denti ripren- deranno la loro posizione iniziale assicurando un contatto intimo fra le pareti prossimali dei denti adiacenti. La forma convessa della matrice posi- ziona il punto di contatto interdentale nel terzo superiore, prefigurando uno svasamento papillare compatibile con la fisiologia e una pulizia natu- rale dello spazio interdentale. La forma curva dell’insieme matrice-cuneo interdentale compri- me la matrice al contatto con i limiti vestibulari e linguali della cavità (Fig. 3). La longevità di una otturazione si giudica dal- la sua tenuta stagna, dall’integrazione biologica e dalle sue proprietà meccaniche (Figg. 5, 6). Fig. 1 - Otturazione iniziale debordante in amalgama. Fig. 2 - Otturazione in composito. Fig. 3 - Matrice inserita (FenderMate Directa). Fig. 7 - Otturazione di classe II in composito. Fig. 6 - Nuova otturazione in composito. Fig. 5 - Otturazione in amalgama prima della sua rimozione. Fig. 4 - Otturazione prima dell’aggiustamento occlusale.