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DT Italian Edition, Ottobre 2010, Anno VI n. 10

28 Italian EditionAnno VI n. 10 - Ottobre 2010 Dental Meeting & Congressi LITOGRAFIAREVERBERI-PARMA33883 Programma del corso TEORICO PRATICO CON FREQUENZA IN REPARTO Cari Colleghi, è con orgoglio che vi presento il 4° Corso Avanzato di Parodontologia organizza- to dal Centro di Ricerca e Servizi per lo Studio delle Malattie Parodontali dell’Università di Ferrara. Il Corso è strutturato in modo da prevedere le- zioni frontali, particolarmente incentrate sulle principali tecniche chirurgiche parodontali, par- tecipazione ad interventi chirurgici “live”, revisio- ni della principale letteratura scienti ca, mirata a provvedere al corsista l’evidenza scientifica su cui basare le scelte diagnostiche e terapeutiche, ed esercitazioni pratiche, in cui il corsista verrà opportunamente addestrato su simulatori circa i disegni di lem- bo, le tecniche di osteotomia/osteoplastica, le tecniche di sutura, l’impiego di biomateriali, membrane, agenti biologici per la rico- struzione parodontale. Il tutto nella cornice clinica del nostro Centro, attrezzato per la didattica post laurea, e con la possibilità di essere seguito da vicino da docenti e tutor universitari che vi accompagneranno costantemente sia nel percor- so formativo che nella attività pratica. Vi aspetto a Ferrara! Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di: - eseguire corretta diagnosi del caso pa- rodontale: inquadra- mento diagnostico del paziente e delle condi- zioni patologiche sito- specifiche; inquadra- mento prognostico del caso (metodo UNIFE per il periodontal risk assessment) - conoscere indicazioni e controindicazioni delle principali metodi- che di chirurgia parodontale, inclusi i differenti disegni di lembo e relative tecniche di sutura - avere le conoscenze tecnico-operative per eseguire le metodiche di chirurgia ossea resettiva per la correzione dei difetti ossei e per l’allungamento di corona clinica - riconoscere potenziali e limiti delle differenti metodiche ricostrut- tive e rigenerative, basate su impiego di biomateriali, innesti ossei, membrane, agenti biologici, con particolare riguardo al Single Flap Approach - avere le conoscenze tecnico-operative per eseguire la correzione chirurgica dei difetti muco-gengivali e di recessione attorno a denti e impianti Prof. Leonardo Trombelli Per Informazioni: MV Congressi Via Marchesi 26D - 43126 Parma - Tel 0521-290191 Fax 0521-291314 monica@mvcongressi.it - www.mvcongressi.it OBBIETTIVI DEL CORSOPRESENTAZIONE DEL CORSO Corso in attesa di assegnazione di 50 crediti formativi ECM IncontroI (7-9Aprile2011) LE MALATTIE PARODONTALI: BASI DIAGNOSTICHE E TERAPIA NON CHIRURGICA IncontroII(19-21Maggio2011) ELEMENTI DI CHIRURGIA PARODONTALE IncontroIII (16-18Giugno2011) CHIRURGIA OSSEA RESETTIVA IncontroIV (7-9Luglio2011) CHIRURGIA OSSEA RICOSTRUTTIVA I IncontroV (22-24Settembre2011) CHIRURGIA OSSEA RICOSTRUTTIVA II IncontroVI (6-8Ottobre2011) CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA I IncontroVII (10-12Novembre2011) CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA II IncontroVIII (15-17Dicembre2011) RICOSTRUZIONE TESSUTI DURI E MOLLI ATTORNO AD IMPIANTI VERIFICA CASI CLINICI DEI PARTECIPANTI E TEST FINALE DI APPRENDIMENTO Prof. Leonardo Trombelli Aprile - Dicembre 2011 parodontologia corso avanzato di UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA - Centro di Ricerca e Servizi per lo Studio delle Malattie Parodontali IV Corso Avanzato di Parodontologia 2011 In occasione del prossimo Corso Avanzato di Paradontologia (Università di Ferrara), il prof. Trombelli illustra ai lettori di Dental Tribune le novità salienti e gli obbiettivi che il IV Corso si propone di raggiungere. Nel 2011 si terrà la quarta edi- zione del Corso Avanzato di Parodontologia dell’Universi- tà di Ferrara. Può indicarcene i contenuti principali? Il proposito con il quale è stato progettato, fin dalla sua prima edizione, il Corso Avanzato di Parodontologia è la formazione clinica, relativa alle metodiche più accreditate di chirurgia paro- dontale, di odontoiatri e medici- chirurghi con specializzazione in odontoiatria. Le lezioni frontali spazieranno dalle indicazioni e controindicazioni delle princi- pali metodiche chirurgiche alle procedure tecnico-operative per l’esecuzione di interventi di chi- rurgia ossea resettiva, ossea rico- struttiva e plastica ricostruttiva. Nelle sue edizioni più recen- ti, il programma didattico del Corso è stato ulteriormente arricchito, aumentandone i risvolti pratici-applicativi e rendendone ancora più accat- tivanti i contenuti. Quali novità sono state inserite nel programma del 2011? A supporto delle lezioni frontali, che costituiscono il cardine attor- no al quale ruota tutto il Cor- so, abbiamo ritenuto opportuno effettuare alcune integrazioni del programma didattico. In primo luogo, in occasione di ciascun incontro i corsisti vedran- no applicare le nozioni teoriche apprese nelle lezioni frontali durante interventi live di chirur- gia parodontale che potranno essere seguiti attraverso un sistema audiovisivo di elevatis- sima qualità. Inoltre, i corsisti eseguiranno ciascuna tecnica chirurgica durante sessioni di esercitazione pratica su modello e discuteranno collegialmente, con il corpo docente e gli altri corsisti, i casi clinici trattati nella propria attività ambulato- riale. Dall’edizione 2009, infine, abbiamo deciso di introdurre un modulo didattico dedicato specificamente alla discussione guidata della letteratura scien- tifica parodontale, tenuto dal Dr. Roberto Farina, Master di Ricer- ca Clinica ed Epidemiologica, per dare un sostegno alle tecniche chirurgiche proposte attraverso l’analisi del background scienti- fico di ciascuna tecnica, e non da ultimo, per consentire al corsista di imparare a reperire, leggere e interpretare autonomamente un articolo scientifico, facilitandone l’autoaggiornamento anche una volta terminato il Corso. Ci sono requisiti specifici che vengono richiesti a coloro che desiderano avere accesso al Corso? Nessun particolare requisito specifico, fatta eccezione per la Laurea in Odontoiatria o in Medicina e Chirurgia. Data la natura avanzata del Corso, e considerato il fatto che sia quasi interamente dedicato alla parte chirurgica, tuttavia, si richie- de che i partecipanti possiedano già un bagaglio di informazioni relative all’anatomia orale e alla parodontologia di base. A ogni modo, le nozioni basilari per un corretto inquadramento diagno- stico e prognostico del paziente e delle condizioni patologiche sito- specifiche nonché i concetti car- dine della chirurgia parodontale verranno ripresi a partire dalle basi, garantendo un avanzamen- to e un apprendimento uniforme per tutti i corsisti, indipendente- mente dal loro iniziale livello di formazione parodontale. Considerando l’esperienza delle scorse edizioni del Cor- so, ritiene che la chirurgia “live” e le esercitazioni prati- che consentano ai corsisti il raggiungimento dell’autono- mia operativa necessaria per il management di un paziente parodontalmentecompromesso? Il raggiungimento di un’autono- mia operativa da parte del corsi- sta rappresenta, senza ombra di dubbio, l’intento principale con il qualeèstatopensatoquestoCorso. E proprio la struttura del Corso garantisce la ridondanza didat- tica necessaria per consentire al corsista di raggiungere la confi- denza necessaria per l’operatività sul paziente. Ciascuna metodica chirurgica, infatti, viene ana- lizzata in termini di razionale scientifico durante la discussione guidata della letteratura, ana- lizzata durante gli interventi chirurgici live, scorporata in una serie di step operativi durante le lezioni frontali, eseguita durante le esercitazioni pratiche e, in ulti- mo, verificata durante la discus- sione dei casi clinici. In ogni caso, anche al termine del corso, il cor- po docente rimane a disposizione del corsista che, a sua discrezione, ha sempre un riferimento al qua- le esporre le proprie perplessità e rivolgere i propri quesiti. Tra le tematiche più innova- tive trattate nell’edizione 2011 del Corso c’è una nuova tecni- ca chirurgica elaborata all’in- terno del Centro di Ricerca da lei diretto. Può darci qualche informazione a riguardo? Anche l’edizione 2011 del Cor- so Avanzato sarà ricca di nuovi spunti, in gran parte derivan- ti dall’attività dei clinici e dei ricercatori che lavorano presso il Centro di Ricerca per lo Stu- dio delle Malattie Parodontali e Peri-Implantari dell’Università di Ferrara. Sul versante clinico, dal 2007 stiamo lavorando su una tecnica chirurgica minima- mente invasiva – il “Single Flap Approach” – indicata nel trat- tamento ricostruttivo dei difetti parodontali infraossei. Tale tec- nica ci ha dato risultati estrema- mente promettenti, consentendo di semplificare notevolmente il management intraoperatorio di tali lesioni ma, allo stesso tempo, mantenendo un’efficacia clinica sovrapponibile a quella di altre procedure convenzionali più complesse da applicare. Questa tecnica, insieme ad altre, entrerà a far parte del bagaglio culturale di ciascun corsista. Uno studio recente dell’Uni- versità di Harvard ha rivelato che mangiare quotidianamen- te la frutta è il modo migliore per mantenere i denti bianchi. Attraverso uno studio clinico durato tre mesi, è stato deter- minato che le fragole, le scorze delle arance e il succo di limo- ne sono i migliori sbiancanti dei denti del mondo. Le fragole possono essere ridotte il polti- glia e spalmate sui denti... Le fragole, infatti, contengono un enzima naturale che rimuove le macchie dei denti, secondo TeethWhitener.net. Anche le scorze dell’arancia possono essere utilizzate per eliminare le macchie, basta sfregare la parte interna della scorza contro la superficie dei denti. Un po’ di succo di limo- ne e sale sono un buon mix per rimuovere le macchie, sciac- quando la bocca con il limone, oppure utilizzando sale e acqua calda alla sera, prima di cori- carsi: le macchie spariranno grazie all’azione notturna di questi componenti. Il bicarbonato di sodio da sempre è conosciuto come pro- dotto capace di rendere i sorrisi meravigliosi. Magari il gusto è terribile, tuttavia aggiungendo il bicarbonato al dentifricio e, successivamente, utilizzando un collutorio, si può alleviare il gusto cattivo. Anche la miscela di fragole aggiunta al bicar- bonato contribuisce a dare un saporepiùdolceall’impasto,ma non solo: rende l’azione ancor più sbiancante. Il top sarebbe evitare di assumere caffè, the, cola, vino rosso; bevande note per le macchie che lasciano sui denti causando, talvolta, anche la demineralizzazione dello smalto stesso. Mele e patate possono causare decolorazioni, e tendono anche a far cadere i denti. L’uso del colluttorio è comunque importante dopo aver mangiato le mele. Inoltre, bisogna diminuire o smettere del tutto l’utilizzo di tabacco, in quanto aspirare e fumare può causare un perma- nente scolorimento dei denti. Perconcludere,bisognaricor- dare che è meglio “un centesi- modiprevenzioneinpiùprima, che troppi euro di cure poi”. Andare dal dentista una volta o due all’anno per una pulizia e un checkup completo è sempre, fortemente, consigliato. A cura di Fred Michmershuizen, DTA Frutta rossa, denti più bianchi