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DT Italian Edition, Ottobre 2010, Anno VI n. 10

31 Italian Edition Anno VI n. 10 - Ottobre 2010 Dental meeting & Congressi DT pagina 30 Lo spirito di chi partecipa a questi incontri è di totale inte- resse: non ci sono ECM, non ci sono ritardi (la puntualità è maniacale). Nel pomeriggio, dopo un deli- zioso pranzetto per me diver- tentissimo (sedevo accanto a Guastamacchia), riprendono i lavori con l’appassionata (e com- muovente) relazione di Giusep- pe Cozzani, che offre addirittura del materiale inedito ai colleghi perdiscutereinsiemel’argomen- to “I muscoli e le articolazio- ni temporo-mandibolari”, due valori troppo trascurati nella valutazione clinica del paziente. Partendo dal principio che que- ste articolazioni fanno parte del corpo, risulta fondamentale l’as- sialità tra condilo, disco e fossa. Cozzani dichiara allora: “Oggi, per prima cosa, per la respon- sabilità che ho nei confronti del paziente, ricerco se c’è patologia o no. Svolgo prima il mio ruolo di medico, e dopo di ortodontista; prima sistemo l’articolazione e dopo il dente. E bisogna collaborare con gli altri specialisti con orgoglio: neurologo, otorino ecc.”. Prosegue poi l’interessante ricerca di Maria Grazia Pian- cino, del gruppo della Dental SchooltorinesediBraccopresen- te in sala, sul ciclo masticatorio e il controllo neuromuscolare in condizioni fisiologiche, in pre- senza delle principali mal occlu- sioni, quali cross bite, open bite, deep bite, prima e dopo terapia. Per le relazioni di Rodella, sui dolori oro-facciali e sull’argo- mento di medicina legale trat- tato dall’avv. Valeria Melcasulla Conciliazione in campo odonto- iatrico, si rinvia a ulteriori ampi articoli che illustrino il caso, mentre vorrei concludere rac- contandovi cosa mi sono portata a casa (io, che non sono un den- tista), come certamente tutti gli altri partecipanti. Ebbene, un “luccio”, regalato a noi da Sergio Borra, ammini- stratore delegato e master trai- ning Dale Carnegie Italia che, per illustrare quanto la fiducia sia il potenziale più sottovalu- tato ma un grande vantaggio competitivo, ha convinto la platea con aneddoti e storie di vita vere, tali che nessuno di noi potrà dimenticare. Quan- te volte usciamo da un corso, da un evento, e non abbiamo bisogno a distanza di tempo di cercare nel cassetto la dispensa per ricordare? E quante volte torniamo veramente al lavoro, e perché no in famiglia, con qualcosa di facilmente applica- bile da subito? Questo ci ha regalato Sergio Borra : che 1+1 fa più di 2 e, cre- detemi, questo meeting è una garanzia che si può quasi arri- vare fino a 5. Patrizia Gatto