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DT Italian Edition, Ottobre 2010, Anno VI n. 10

8 Italian EditionAnno VI n. 10 - Ottobre 2010 Fisco & Finanza Ems-swissqualitY.com Per ulteriori informazioni> www.ems-swissquality.com savE cEllsNuovE PuNtE Ems PER cHiRuRGia - PREsERva il tEssuto coN lE ultimE iNNovaZioNi NEll’imPlaNtoloGia L‘inventore del metodo originale Piezon ha vinto un’altra battaglia con- tro la distruzione di tessuto durante il posizionamento degli impianti. La parola magica ¯ doppio raffreddamento – raffreddamento della punta sia in- ternamente che esternamente, unito alla simultanea asportazione dei detri- ti ossei e ad una efficiente preparazi- one chirurgica mascellare. il RaFFREDDamENto GuaRiscE L‘esclusivo disegno a spirale e l‘irrigazione interna, prevengono l‘incremento della temperatura della punta durante la fase chirurgica. Queste caratteristiche si combinano in modo efficace per consentire un‘ eccellente rigenerazione del tessuto osseo. EMS Swiss Instruments Surgery MB4,MB5 e MB6, cilindrici e dia- mantati, ideali per la preparazione e la finalizzazione del sito implantare. Il disegno a spirale, combinato con l’innovativo doppio sistema di raffred- damento rendono questi strumenti unici nella chirurgia implantare. il coNtRollo salva Il controllo preciso della punta favo- risce la preparazione implantare atrau- matica e riduce al minimo ogni po- tenziale danneggiamento del tessuto osseo. la PREcisioNE RassicuRa Il taglio selettivo riduce al minimo il rischio di danneggiamento dei tessuti molli (membrane, nervi, vasi sanguigni, ecc.). L‘ottima visuale del sito chirur- gico e il ridotto sanguinamento do- vuto alla cavitazione (effetto emosta- tico), migliorano ulteriormente l‘efficacia. I nuovi EMS Swiss Instruments Sur- gery rappresentano un‘ ineguagliabile precisione ed innovazione svizzera a beneficio dei dentisti e dei loro pazienti – la vera filosofia ab- bracciata da EMS. > EMS Swiss Instrument Surgery MB6 - Punta operativa con esclusivo disegno a spirale ed irrigazione interna per una bassissima temperatura del sito chirurgico Il trust, uno strumento di protezione patrimoniale che è bene conoscere I trust Con il trust un soggetto (disponente) vincola un diritto, un patrimonio, un bene a favore di uno o più determinati sogget- ti (beneficiari) affidandone la gestione ad un amministratore con poteri proprietari (trustee). Il trust è quel particolare rap- porto proprietario che “limita” il diritto di proprietà del trustee per avvantaggiare uno o più beneficiari. Nel 1985 l’Italia ha sottoscrit- to la Convenzione dell’Aja sui trust e cinque anni dopo, con la Legge n.364/89, lo Stato italia- no si è impegnato a dare piena esecuzione alla Convenzione sulla legge applicabile ai trust e sul loro riconoscimento. Da oltre venti anni in Ita- lia sono riconosciuti gli effetti giuridici dei trust. Vi sono cir- ca cento sentenze di Tribunali di ogni ordine e grado (civili e tributari) che hanno giudicato compiutamente e favorevolmen- te casi di trust italiani. Vi sono decine di circolari dell’Agenzia delle Entrate che dettano il trat- tamento tributario dei trust in Italia.Nonesistono,adoggi,pro- blematiche tributarie che possa- no ostacolare l’istituzione di un trust da parte di un soggetto italiano, i quale ha ottenuto un ottimo riscontro professionale nella pratica poiché utile, se non addirittura necessario, in casi non infrequenti. La chiave di comprensione del loro successo in Italia è che offrono soluzioni più efficienti rispetto ad altri istituti giuridici di diritto civile. I vantaggi del trust nella pro- tezione e gestione del patri- monio L’esperienza in Italia di questi ultimi venti anni è di una lar- ga diffusione dei trust di fami- glia, impiegati per proteggere il patrimonio e gestirne in futuro il problema della successione. Sono sempre più le famiglie che ne valutano favorevolmente l’istituzione. Seppur da un lato il trust imponga di dover creare una serie di regole che disciplinino la gestione di un patrimonio nominandoneunamministrato- re (trustee persona fisica oppure società di capitali) affinché i beneficiari possano goderne in modo più o meno mediato, ottengo in cambio dal trust la protezione del patrimonio reso insensibile da qualsiasi vicenda personale, creditoria e professio- nale del disponente, il trustee e a particolari condizioni, anche ai beneficiari. Creo cioè un patrimonio protetto. Vi sono nel diritto civile altri istituti che consentono la pro- tezione di un patrimonio dalle vicende dei soggetti che vi si relazionano (per esempio il fon- do patrimoniale), istituti a quali talvolta si ricorre poiché meno “onerosi” in termini di sacrifi- cio di libertà rispetto al trust, ma dichiaratamente meno pro- tettivi e pertanto rischiosi (il fondo patrimoniale ha uso e durata considerevolmente limi- tata rispetto al trust). Ad esempio, il fondo patrimo- niale viene spesso, erroneamen- te, fatto passare come strumento per la protezione del patrimonio, ma cosi non è. Il fondo patrimoniale, e la protezione dai creditori, ter- mina con il cessare del matri- monio, così che alla morte di uno dei coniugi o nel caso di divorzio, i beni torneranno ad essere aggredibili dai creditori dei coniugi anche se diventati tali dopo l’istituzione del fondo patrimoniale. È sufficiente che qualsiasi creditore “si ponga in attesa sulla riva del fiume” e prima o poi i beni torneranno aggredibili. DT pagina 9 Italian Edition giuridici dei trust. Vi sono cir- ca cento sentenze di Tribunali di ogni ordine e grado (civili e tributari) che hanno giudicato compiutamente e favorevolmen- te casi di trust italiani. Vi sono decine di circolari dell’Agenzia delle Entrate che dettano il trat-