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IT Italian Edition, Novembre 2010, Anno IV n. 4

16 Italian EditionAnno IV n. 4 - Novembre 2010 XIII Congresso Internazionale di Terapia Implantare - Biomet 3i “Protocolli, tecniche e materiali implantari rivisitati a 30 anni dall’inizio dell’era Branemark: evoluzioni di successo” Il congresso di Verona organiz- zato da Biomax, anno dopo anno, mira a fornire un quadro aggior- nato delle più recenti innova- zioni terapeutiche di successo in un’atmosfera di piacevole apprendimento: anche quest’an- no l’obiettivo è stato ampiamente raggiunto. Il magnifico Palazzo della Gran Guardia ha accolto e soddisfatto, infatti, ben oltre 1400 partecipanti che nelle gior- nate dal 23 al 25 settembre han- no seguito e apprezzato contenuti e organizzazione del XIII Con- gresso Internazionale di Terapia Implantare. Quest’anno il con- gresso era improntato sui radi- cali mutamenti protocollari che rendono l’implantologia moder- na meno invasiva, più rapida, più predicibile, più estetica e ampia- mente fruibile. Le otto sessioni di lavoro, tutte concatenate,hannocoinvoltoben 66 relatori e 28 moderatori. Si è iniziato con la sessione su “Fatto- ri che condizionano la fase inizia- le dell’interfaccia osso-impianto” (Trisi;Moy;Scarano;Cannizzaro; Gerke) e continuato con “Tempi- stica del carico implantare in siti sottoposti a rigerazione ossea e materiali osteoconduttivi (Piat- telli; Wallace; Jensen; Sforza; Szmukler; De Angelis; Brugna- mi; Caiazzo). Molto applaudi- ta la quinta sessione “Successo clinico di impianti posizionati in siti post-estrattivi” (Barone; Kan; Covani; Giano & Andrea Ricci; Testori), come pure le due successive “Patologie sistemiche e condizioni che influenzano la terapia implantare” (Koka; Clauser; Equi) e “Recenti evo- luzioni di successo nel protocollo implantoprotesico” (Cocchetto; Loi; Tealdo; Pera; Fabbro; Carda- ropoli). L’ultima sessione (sabato mattina) è stata tutta dedicata a 11 corsi monotematici e di appro- fondimento. Verona 2010, oltre a stabili- re un nuovo record di presenze, ha lanciato con successo alcune interessanti novità congressuali. La prima novità è il colloca- mento “dopo” il congresso di quelli che erano un tempo i corsi pre-congressuali. I corsi in que- sta edizione sono stati concepi- ti come approfondimento delle tematiche congressuali e come momento di utile interazione. Gli oltre 500 partecipanti ai corsi hanno salutato con entusiasmo questa innovazione. In secondo luogo, durante il congresso sono stati offerti dei specifici workshop teorico-pratici per dimostrare l’applicazione di Le nuove teorie sulla Terapia Implantare a Verona Una buona idea trovarsi dinanzi all’Arena e discuterne Al Palazzo della Gran Guardia a Verona, dal 23 al 25 settem- bre, sulla stessa piazza che ospi- ta l’Arena, è venuta una folla di dentisti e molti dei più letti autori italiani e stranieri a fare il punto sulle più attuali tendenze della terapia implantare. Tino Valdesolo, da buon padro- ne di casa (e che casa!), ha aperto i lavori porgendo il benvenuto. Paolo Trisi, il primo dei convenu- ti, si è espresso al meglio, seguito da Peter Moy e poi da Gioacchino Cannizzaro, il quale ha presenta- to una documentata casistica dei suoistudisulsuccessoimplantare correlata al torque d’inserimento. Oltre ai classici, tra i quali Adriano Piattelli (che ha illustra- to gli studi su un nuovo bioma- teriale), Ugo Covani ha descritto il rimodellamento della cresta alveolare perimplantare nel post estrattivo. Joseph Kan ha tra- smesso a sua volta osservazioni e considerazioni documentate. Il coup de theatre è stato pro- dotto da Serge Szmukler, che ha presentato una serie di casi, ma soprattutto l’ idea, definita “nuovo paradigma” dell’inse- rimento implantare attraverso denti inclusi o residui radicolari dinanzi a una platea letteral- mente attonita! Molti, dopo aver letto il suo (ante litteram) libro del ’99 sul rialzo di seno, hanno finalmente dato un volto a Ole Jensen, il quale ha relazionato su fasi di guarigione degli innesti, posizionamento e tempi di cari- co in riabilitazioni complesse. Steven Wallace, sempre autoiro- nico, ha richiamato i concetti e aggiornato le idee sul posiziona- mento degli impianti nel rialzo del seno. Puntuale e preciso nel- la relazione sulla gestione delle zone estetiche, Nicola De Angelis ha indicato una via per miglio- rare l’operare, mentre Antonio Scarano ha puntualizzato su una questione di interesse quotidiano e non sempre chiara trattando la necrosi ossea da surriscalda- mento. Attraverso una disamina pacata ed interessante il duo Gia- no e Andrea Ricci ha condotto gli astanti attraverso i criteri di pre- dicibilità degli impianti in zona estetica. Molti altri relatori si sono susseguiti nelle varie sessioni dei corsi. La singolare unicità dell’evento, oltre al tenore scien- tifico dei contenuti e alla cornice che lo delimitava, è una appetibi- le possibilità offerta dal luogo di incontrare e scambiare opinioni con colleghi e relatori. Luigi Grivet Brancot determinati protocolli (Chirur- gia Guidata; Digital Dentistry; Stabilità Primaria). In terzo luogo, per la prima volta sono state consegnate 14 borse di studio a giovani laure- andi provenienti da varie uni- versità a riconoscimento di una meritevole tesi implantare. In quarto luogo, tutte le proce- dure di accreditamento di corsi e congresso sono state semplificate mediante scanning elettronico e valutazioni rapide. Verona 2010 rimarrà negli annali implantari come uno dei congressi più riu- sciti e innovativi. Nobel Biocare Symposium 2010 È la sinergia il segreto di un sicuro successo La Nobel Biocare ha esordito quest’anno, nelle giornate dell’1- 2 ottobre a Rimini, con il primo Symposium organizzato intera- mente dalla sede e da un comi- tato scientifico italiani. L’evento, precisa Daniele di Cesare, Presidente e AD Nobel Biocare Italiana Srl, fa parte di un programma internazionale, con gli eventi di New York, Tok- yo e in Europa con una selezione di simposi locali, tra cui l’Italia. “Fondamentale nella proget- tazione di questo evento – il cui successo è confermato anche dai 1200 partecipanti – è stata la valenza di un autorevole Comi- tato Scientifico che in piena indipendenza ha scelto temati- che e relatori”. Così, Daniele Di Cesare ha presentato il nuovo spirito di un momento di incon- tro che, pur organizzato da una realtà aziendale, costituisce un’occasione di aggiornamento clinico e scientifico di rilievo. La coerenza del programma è stata la premessa per sentire nei break e nei corridori una soddi- sfazione piena dei partecipanti. Dunque, la nuova strada trac- ciata con questo progetto andrà avanti avanzando verso futuri eventi. Come sottolineato anche da Mauro Merli, Chairman del Comitato Scientifico, que- sto evento ha rappresentato il cambiamento di approccio nei confronti di tematiche che, per la loro importanza ai fini del trattamento del paziente, devo- no essere affrontate in modo autonomo, per dare la possibili- tà di scegliere l’opzione terapeu- tica più consona al caso clinico. Merli sottolinea, inoltre, che per accettare l’incarico aveva posto l’indipendenza come condicio sine qua non: “Prima si scel- gono titolo, sessioni, relazioni e, per ultimo, relatori – dice in conferenza stampa Merli – uni- co modo per costruire un evento che non sia targato. Il professio- nista pagante che partecipa non ci sta che le relazioni siano spac- chirurgia guidata nel nuovo corso universitario di 6 anni. Ma la risposta univoca è che la chirurgia guidata prevede una formazione graduale e che necessità una buona preparazio- ne in chirurgia convenzionale, che può e deve essere utilizzata a seconda del paziente e dei casi. I concetti di sinergia e di inno- vazione trovano poi la loro mas- sima espressione nella proposta di nuovi protocolli terapeutici che, come dichiarato da Giovan- ni Polizzi, si basano certamente sulle esigenze funzionali dei pazienti, ma che comunque non prescindono dalla validazione mediante studi multicentrici. La sessione video infine, ha visto l’utilizzo del voto interat- tivo della platea per proclamare i vincitori. Per la protesi, è stato selezionato Francesco Mintrone di Sassuolo. Per la chirurgia, il vincitore è risultato Enrico Deodato di Bari. Per la sessione di odontotecnica, è risultato vin- cente il video di Danilo Serafini (lab. Novum) di Rimini. Il venerdì, la convivialità tra i partecipanti ha trovato la sua espressione nella serata di gala, iniziata con lo spettacolo del comico Giuseppe Giacobazzi, tenutosi nella sala dell’Anfitea- tro del Palacongressi, per conti- nuare poi con la cena presso il prestigioso salone delle feste del Grand Hotel di Rimini, allieta- ta da musica e danze. Non possono mancare i com- plimenti della redazione all’ec- cellente organizzazione, che nonostante abbia dovuto supe- rare l’incidente last minute del cambio di sede, ha saputo bril- lantemente offrire una sede ido- nea, ben allestita secondo criteri di eccellenza qualitativa, adatta per un pubblico indubbiamente di prima classe. p. g. catamente commerciali. Poi il dibattito con tante domande ‘vere’ deve avere il suo spazio” e, avendo assistito personalmente ad alcuni (in sale stragremite!), vi assicuro che gli interrogativi posti erano incalzanti. Al centro della scelta dei temi congressuali è stata posta la sinergia tra il lavoro dell’odonto- iatra e quello dell’odontotecnico, come elemento indispensabile per valutare ogni caso clinico nella sua unicità. Come emerso dalle diverse relazioni, alla base di questa sinergia vi sono la conoscenza e l’utilizzo delle nuo- ve tecnologie e dei nuovi approc- ci terapeutici che permettono al team odontoiatrico di interagire e di confrontarsi, affinché, come affermato da Eugenio Bianchi- ni nel corso della conferenza stampa, “il paziente non sia solo un modello sul banco del labo- ratorio”. Lo stesso Bianchini afferma con determinazione: “Il futuro sta nel dialogo e nella conoscen- za. Bisogna accettare il cambia- mento”. Del Team odontoiatrico si parlerà anche rispondendo a una domanda della nostra reda- zione, prevedendo per il futuro il coinvolgimento delle altre figure altrettanto importan- ti nel piano di trattamento implantologico (igienista, assi- stente ed anche segreteria). L’elevato valore scientifico dei relatori è stato lodato anche da Luca Francetti, che tra l’altro ha risposto circa i possibili inseri- menti dell’insegnamento della Dental Meeting & Congressi