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IT Italian Edition, Novembre 2010, Anno IV n. 4

Italian EditionAnno IV n. 4 - Novembre 2010 24 specIale regeneratIon IT pagina 23 Conclusioni L’innesto di osso autologo rappresenta il gold standard nella chirurgia rigenerativa. Soprattutto in caso di interven- ti di implantologia, la necessità di una piccola quantità di osso autologo diventa evidente solo nella fase intraoperatoria. In tale situazione, bisogna agire rapidamente. Lo spazio retro- molare è il più utilizzato a que- sto scopo. Dato che il paziente dovrebbe subire il minor disagio possibile a seguito del prelievo osseo, la procedura deve essere minimamente invasiva. La tecnica qui presentata è un nuovo metodo che sorprende per la sua minima invasività e per la sua semplicità. La pro- cedura illustrata risulta idea- le soprattutto per l’innesto di volumi fino a 0,5 mg. Ovvia- mente, anche volumi ossei mag- giori possono essere prelevati in modo minimamente invasivo. I tessuti molli possono esse- re suturati in modo discreto e scarsamente notabile anche da parte del paziente mediante tecniche adesive. Le procedu- re minimamente invasive in implantologia possono essere perfettamente pianificate ed eseguite grazie all’implementa- zione di una moderna diagnosti- ca 3D (DVT). L’articolo è stato pubblicato la prima volta sulla rivista Implants Vol. 11, Issue 2, 2010. V Congresso Exacone™ Lo scorso 15 ottobre si è tenu- to a Firenze il quinto congresso Exacone™ di implantologia orale presso la sede della Leone Spa, che ha abbracciato diversi temi di caratteretecnicoeclinicodigran- de attualità nel mondo implan- tologico. L’evento, di alto profilo scientifico, ha richiamato oltre 250 professionisti, provenienti da ogni parte d’Italia e anche da oltreconfine. La giornata si è svol- ta con il susseguirsi di interventi di relatori di elevata caratura e grande esperienza nei rispettivi settori di competenza. L’evento si è aperto con il contributo di un relatore di spessore internazio- nale, l’ingegnere tedesco Holger Zipprich del dipartimento di Pro- tesi Dentaria dell’università di Francoforte, che ha esposto, sulla base dell’esperienza di molti anni distudi,lecaratteristichebiomec- caniche di diversi tipi di connes- sioni implantari, con particolare riferimento ai micromovimenti e aimicro-gap.Ilrelatore,seguendo un rigoroso percorso scientifico, ha illustrato i risultati di diver- se analisi sperimentali condotte all’interno del suo dipartimento ed ha così evidenziato la supe- riorità delle connessioni coniche, mostrando come la loro elevata stabilità anche sotto carico risulti determinante nell’annullare ogni possibilitàdiinfiltrazionedifluidi biologici. Il messaggio è risultato molto chiaro e convincente, sup- portato anche da diversi filmati acquisiti con telecamera a raggi X: l’assoluta assenza di micromo- vimenti e di micro-gap sotto cari- chi laterali di connessioni come quella a cono Morse dell’impianto Exacone™ , anch’esso analizzato dall’ingegnere, ha impressiona- to la platea, convincendola di come solide basi biomeccaniche siano determinanti per il con- seguimento di successi clinici. Nella seconda parte della matti- nata è intervenuto il Dr. Vittorio Zavaglia, direttore del reparto di Odontostomatologia Chirurgica e Speciale dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti” di Ancona, centro di riferimento su scala nazionale per il trattamento di pazienti vulnerabili. Il relatore e i suoi collaboratori Dr.ssa Nori e Dr. Vacirca hanno presentato la loro pluriennale esperienza di riabilitazione implanto-protesi- ca su pazienti non collaboranti, mostrando in particolare i risul- tati di uno studio clinico prospet- tico su impianti Exacone™ con follow-up fino a 4 anni. I casi esposti hanno indicato chiaramente come, grazie alle sue caratteristiche di elevata robustezza ed estrema semplicità di utilizzo, l’impianto Exacone™ sia in grado di fornire risultati predicibili anche su pazienti pro- blematici, laddove la scarsa col- laborazione e la presenza di malocclusioni o persino di para- funzioni rendono molto più com- plicato il successo della terapia. Nel pomeriggio il Dr. Clauser e il Dr. Barone, titolari di numerosi corsi di chirurgia orale sul terri- torio nazionale, hanno dato vita ad una vivace e variegata presen- tazione a due voci incentrata sulla gestione dei tessuti molli in tera- pia implantare. L’ampia casistica Leone Biomimetic Line: MBCP+ La matrice ottimale per la rigenerazione ossea Biomimetic Line è la nuova gamma di biomateriali dedica- ti alla rigenerazione tissutale, distribuiti in esclusiva per l’Ita- lia da Leone e prodotti da Bio- matlante - Francia. I prodotti della Biomimetic Line comprendono un sostituto osseo sintetico e una membrana naturale, ambedue completa- mente riassorbibili indicati sia nella tecnica GBR in implan- tologia e chirurgia dentale che nella GTR in ambito parodon- tale. MBCP+ è una ceramica di fosfato di calcio bifasico compo- sta da 20% di idrossiapatite e 80% di beta fosfato tricalcico. Si tratta di una proporzione appo- sitamente studiata per il settore dentale, frutto di oltre 25 anni di studi scientifici e clinici. MBCP+ è sintetico al 100% e pertanto annulla i rischi di trasmissione di patologie. È biocompatibile, osteoconduttivo e altamente bioattivo. L’utiliz- zo di MBCP+ offre, inoltre, un grande vantaggio clinico: un perfetto equilibrio tra il riassor- bimento del materiale e la neo- formazione ossea senza alcuna perdita di volume. Caratteri- stiche peculiari di MBCP+ sono la sua macro e microporosità ottenute grazie a un esclusivo processo produttivo di sintesi. La macroporosità di MBCP+ è molto simile a quella dell’osso umano e permette la coloniz- zazione di tutta la struttura del sostituto osseo da parte delle cellule osteogeniche capaci di formare nuovo osso vascolariz- zato, identico all’osso naturale, in sostituzione della ceramica. La microporosità di MBCP+ rende il materiale altamente permeabile ai fluidi biologici stimolando una neoformazio- ne ossea rapida e sicura. Lavori clinici e istologici comparativi con osso autologo e osso bovino mostrano l’eccellente funziona- litàdiMBCP+ nellarigenerazio- ne ossea. MBCP+ è disponibile in due diverse granulometrie 0,5-1 mm e 1-2 mm. Grazie a un’apposita siringa l’applicazio- ne di MBCP+ è particolarmente semplice anche nei piccoli difet- ti. La membrana EZ Cure com- pleta la linea: si tratta di una membrana riassorbibile otte- nuta da fibre di collagene suino attraverso un’esclusiva tecnolo- gia cross-linking che garantisce il mantenimento della funzione barriera per 4-6 mesi con ottimi risultati clinici in associazione al sostituto osseo MBCP+ . illustrata, basata su solide fondamenta scientifiche a cui si abbinavano acute osservazioni di natura pratica, forniva numerose indicazioni cliniche, eviden- ziando l’importanza dei tessuti gengivali per il raggiungimento di buoni risultati della terapia implanto-protesica e, soprat- tutto, per il loro mantenimento a medio- lungo termine. Per informazioni: www.leone.it MBCP+ ed EZ Cure sono prodotti da: Biomatlante, ZA Les Quatre Nations - 5, rue Edouard Belin, 44360 Vigneux de Bretagne, Francia distribuiti in esclusiva per l’Italia da: Leone Spa, Via P. a Quaracchi 50, 50019 Sesto Fiorentino, Firenze Fig. 21 Fig. 22 Figg. 16, 17 - Il tessuto molle dalla regione implantare viene suturato con suture riassorbibili. I denti adiacenti 43, 42, 32, 33 vengono cauterizzati lingualmente. Figg. 18, 19 - Inserimento di una protesi provvisoria di tipo Maryland, immediatamente dopo l’intervento implantare e di innesto. Fig. 20 - DVT del sito di escavazione.