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Dental Tribune Italian Edition, Dicembre 2010, Anno VI n. 12

17 Italian Edition Speciale vt0 t1 t2 t3 A 83% schiumosa 17% liquida 77,8% schiumosa 22,2% liquida 73,3% schiumosa 26,7% liquida 66,6% schiumosa 33,4% liquida B 90% schiumosa 10% liquida 89% schiumosa 11% liquida 73,3% schiumosa 26,7% liquida 66,6% schiumosa 33,4% liquida C 89,7% schiumosa 10,3% liquida 89.3% schiumosa 10,7% liquida 80% schiumosa 20% liquida 79,1% schiumosa 20,9% liquida HT pagina 16 La seconda osservazione è attinente alla capacità tampone della saliva: l’incremento è stato maggiore nei soggetti radiotrattati con terapia radiante esclusiva. Indipendentemente dal tipo di terapia radiante, possiamo però affermare che i due gruppi studio presenta- no un miglioramento maggiore rispetto al gruppo controllo. La terza osservazione riguarda il pH della saliva stimolata: indi- pendentemente dal tipo di terapia radiante, possiamo osservare che i due gruppi studio presentano un aumento maggiore del pH saliva- re rispetto la gruppo controllo. pHsalivasecondi gruppi gruppi Fig. 3 - Andamento del pH salivare nel tempo. Tab. 1 - Variazione della consistenza salivare nel tempo. Fig. 4 - Andamento del livello d’idratazione delle ghiandole salivari minori labiali. La quarta osservazione corrisponde al miglioramento del livello d’idratazione: dal grafico si può osservare come sia il gruppo studio sia il gruppo controllo abbiano raggiunto buoni risultati. 1. LEVENDAG P.C., ET AL. Local tumor control in radiotherapy of cancer in the head and neck. Am. J. Clin. Oncol., 19: 469-477, 1996. Laramore G.E. (Editor). Radia- tion Therapy of Head and Neck Cancer. Springer-Verlag, Berlin Heidelberg, 1989. 2. Stephens LC et al. Radiat Res 1989;120:140-153. 3. Konings AWT et al. Int J Radiat OncolBiolPhys2005;62:1187-1194. 4. Gandolfo S. et al. Xerostomia ed ipofunzionedelleghiandolesaliva- ri. Tiziano Cornegliano Ed, 2002. 5. Sciubba JJ & Glodenberg D. Lan- cet Oncol 2006;7:175-83. 6. Eisbruch A et al. Int J Radiat On- col Biol Phys 2001;50:695-704. 7. Porter SR et al. Oral Surg Oral Med Oral Pathol Oral Radiol En- dod 2004;97:28-46. 8. Möller P. et al. Oral Surg Oral Med Oral Pathol Oral Radiol En- dod 2004;97:173-189. 9. McDonald E et al. : Dry mouth: dignosing and treating its multi- ple causes. Geriatrics 1993;43:61. Sreebny LM et al. : Xerostomia: a neglected symptom. Arch Intern Med 1987;147:1333. 10. Navazesh M, Christensen C, Brightman V. :Clinical crite- ria for the diagnosis of salivary gland hypofunction. J Dent Res 1992;71:1363-9. Bibliografia La quinta e ultima osservazio- ne riguarda il cambiamento del- la consistenza salivare nel tempo. Indipendentemente dal tipo di terapia radiante, possiamo osser- vare che i due gruppi studio pre- sentano un “progresso maggiore” rispetto al gruppo controllo. Discussione Dall’analisi dei dati del gruppo studio si delinea un netto miglio- ramento di tutti i cinque para- metri salivari, grazie all’uso dei sostitutivi salivari, in particolare nel gruppo A, sottoposto a tratta- mento radiante neoadiuvante. Il gruppo studio A è passato a una quantità media di 1,5 ml di saliva prodotta in 5 minuti a 3,5 ml in 9 mesi, il suo pH è passato media- mente da 5,4 a 6,8, raggiungendo unvaloresufficientedipH(saliva stimolata); la capacità tampone passa da 2 a 7, il livello d’idrata- zione da 64 secondi a 47 secondi, diventando più che sufficiente e, infine, la consistenza salivare passa da schiumosa a liquida nel 16,4% dei pazienti in cui al tem- po zero era schiumosa. Il gruppo studio B, invece, è passato da una quantità media di 1,9 ml di sali- va in 5 minuti a 3 ml in 9 mesi, il suo pH è passato mediamente da 5,8 a 7, raggiungendo un buon valore di pH (saliva stimolata); la capacità tampone passa da 4 a 8, il livello d’idratazione da 75 secondi a 60 secondi, diventando sufficiente e, infine, la consisten- za salivare passa da schiumosa a liquida nel 23,4%. Si può quindi riassumere che tutti i parametri salivari sono migliorati a distanza di 9 mesi nell’intero gruppo studio. Dall’analisi condotta, invece, sul gruppo di controllo, si deli- nea un vero e proprio confronto tra i pazienti trattati esclusiva- mente con sedute d’igiene orale e pazienti trattati con i prodotti Biopharm, oltre che con sedute d’igiene orale. In entrambi i casi si osservano miglioramenti, ma il gruppo controllo ha raggiunto minimi valori comunque insuffi- cienti e scarsi rispetto al gruppo studio, il quale ha ottenuto risul- tati medio-superiori. Conclusioni Dalle analisi condotte viene messa in evidenza l’efficacia dei sostituti salivari, i quali però richiedono una monitorizzazione continua del paziente da parte Alcuni prodotti della linea bioXtra® . Per contatti: Manuela Papotti Tel.: 346.1315994 E-mail: manuela.papo@hotmail.it dell’igienista dentale, che si deve prendere cura dello stato di salu- te del cavo orale di questi pazienti motivandoli a una corretta igiene orale e a un costante e corretto uso dei sostituti salivari, avendo come obiettivo primario il suo completo benessere da un punto di vista sia psichico che fisico. La xerostomia è una patologia scar- samentericonosciutadaipazienti. La prima nozione da trasmet- tere è come la xerostomia rap- presenti un fattore di rischio per l’interocavoorale,inquanto,oltre a rendere difficile la vita di tutti i giorni per la continua necessità di bagnare le labbra, per la dif- ficoltà a deglutire e il continuo risveglio notturno, ci sono rischi a livello dentale, in quanto gli ele- menti dentali vengono invasi da carie deostruenti, frammentan- dosi, con la frequente insorgenza di candidosi orale. Per questo è importante motivare i pazienti al controllo continuo della propria salute orale. Per ordini e info: 011 0463350 / 011 19715665 / www.tueorservizi.it Contiene immagini video, illustrazioni e disegni animati che risultano gradevoli, considerando l’occhio e la sensi- bilità di chi li visiona. Si tratta quindi di un utile ausilio per il professionista, perché consente al paziente, mentre è seduto in sala d’aspetto, di ricevere già le prime istruzioni di igiene, sfruttando al meglio i tempi di attesa. 75,00 euro + IvA