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Dental Tribune Italian Edition, Dicembre 2010, Anno VI n. 12

18 Speciale Italian EditionAnno III n. 2 - Dicembre 2010 La qualità nella pratica odontoiatrica per una vera Scienza dell’Igiene orale Il 6 e 7 maggio 2011, la Sisio – Società italiana di Igiene Orale – organizzerà a Pisa il III Congresso nazionale che, tra i temi trattati, af- fronterà anche alcune riflessioni critiche sulla pratica quotidiana degli igienisti. Ne parliamo più approfonditamente con il presidente, Annamaria Genovesi. Dottoressa Genovesi, perché è nata Sisio? Come professionisti abbiamo il dovere di garantire ai nostri Pazienti la miglior tutela della salute orale, attraverso prestazio- ni professionali di provata effica- cia. Questo significa che il nostro sforzo dovrà rivolgersi al pas- saggio da una pratica fondata sulla tradizione a una supportata dall’evidenza scientifica. Conseguenza diretta di questo orientamento è la necessità di un collegamento tra ricerca e pratica professionale, vissuto ed elaborato da noi Igienisti. Per questo è nata la Società Italiana di Scienza dell’Igiene Orale. Per aiutare gli Igienisti a basare la pratica sulle prove di efficacia rinunciando a una comoda autoreferenzialità e sviluppando spirito critico e capacità di mettersi in discussio- ne attraverso un aggiornamento continuo. Sisio intende proporre questo percorso a tutti gli Igienisti, ma soprattutto a coloro che nel set- tore sono in grado di mantenere una mente aperta e una vera atti- tudinescientifica,ovverocapacità di cogliere il nuovo anche quan- do questo contraddica la propria quotidianità. John Dewey, filosofo e pedago- gista statunitense, scriveva che l’educazione è ricostruzione e riorganizzazione dell’esperienza, a partire dai fatti. Queste sono le nostre idee da cui scaturisce il sogno di un processo per mezzo del quale gli Igienisti assumano le decisioni cliniche utilizzando le migliori ricerche, la loro ’espe- rienza clinica e le preferenze del paziente, nel contesto dell’am- biente professionale in piena autonomia. Arrivederci dunque a Pisa il 6 e 7 maggio per il nuo- vo Congresso della Società, che, non a caso, si svolgerà con lo slo- gan “Facciamoci avanguardia: riflessioni critiche sulla pratica quotidiana”. Quali sono e saranno i rap- porti con le altre associazioni scientifiche internazionali di igienisti? L’importanza dell’aggiornamen- to scientifico e di ricerca va oltre i confini nazionali. Per questo rite- niamo una nostra mission quella di intraprendere scambi cultu- rali, di idee e rapporti con altre Società Scientifiche del settore. Nel 2009 insieme con tesoriere Olivia Marchisio, abbiamo avu- to modo di partecipare al Con- gresso Internazionale - America del Nord delle rispettive Società scientifiche di Igiene Orale, orga- nizzato presso la prestigiosa sede del National Institutes of Health di Bethesda nell’Auditorium del National Institute of Dental and Craniofacial Research. La North American Dental Hygie- ne Research Conference, dal tito- lo “Opportunities for Advancing Dental Hygiene Research”, ci ha confermato che sta nascendo col pieno coinvolgimento degli Igienisti, la Scienza dell’Igiene Orale. L’occasione ci ha porta- to a intraprendere una fitta rete di scambi: l’anno scorso ha par- tecipato al nostro nazionale la Presidente della società canade- se, Salme Lavigne e quest’anno parteciperà Joann Gurenlian che fa parte della Società di Ricerca di Igienisti Dentali Americana. Ovviamente i nostri obiettivi non finiscono qui ma siamo sempre aperti ad interfacciarci con colle- ghi professionisti nel settore della ricerca. Può anticiparsi alcuni temi clou del congresso in attesa del programma definitivo? Quest’anno abbiamo voluto foca- lizzare l’attenzione sull’approccio clinico e di ricerca della pratica quotidiana dell’igienista. Questa affermazione sembra in contrad- dizione, ma non esiste un bravo ricercatore che non sia anche un bravo clinico. Per questo abbiamo invitato esponenti del mondo del- la prevenzione, leader nella clini- ca e nella ricerca. Si parla molto di qualità nella pratica odontoiatrica. La Sisio se ne farà portatrice per la vostra pratica clinica? Nella pratica può capitare che pazienti appena trattati da altri operatori presentino ancora lesio- ni che, trattate nuovamente da un altro, finiscono con l’andare a posto o migliorare ulteriormen- te in modo netto. Tali rilievi e considerazioni introducono la necessità di un controllo di quali- tà della nostra prestazione come premessa per una reale afferma- zione di una Scienza dell’Igiene Orale. In altre parole, per affer- mare la nostra professionalità e nella prospettiva di garantire al paziente la cura migliore, occorre giungere alla presa di coscienza che occorre valutare e promuo- vere la qualità delle prestazioni fornite. Da ciò la necessità dello sviluppo di competenze specifiche e di strumenti per il monitorag- gio della qualità. p.g. TePe Implant Kit Soluzione tutto-in-uno per la cura degli impianti Oltre 5 milioni di impian- ti dentali vengono inseriti ogni anno in tutto il mon- do. È un fatto ben noto che gli impianti hanno biso- gno di cure attente per durare a lungo. Ma, come molti pazienti di apparec- chi implantologici hanno sperimentato, una corretta pulizia può essere difficile. TePe ora presenta un kit di impianto che include tre prodotti TePe appositamen- te selezionati per una com- pleta pulizia: - TePe Implant Care ha un collo angolato e testi- na con filamenti sottili per un facile accesso all’impianto dall’inter- no; - TePe Implant Brush ha una testina molto stretta e un collo lun- go che facilita l’accesso e la pulizia della parte esterna delle superfici dell’impianto; - TePe Interdental Brush pulisceinmodoefficien- te i lati degli impianti. Nella confezione è presen- te la misura 0,5 mm (rosso) o 0,7 mm (giallo). Per informazioni: Angelica Nilsson, responsabile commerciale Tepe Italia Tel.: (+39)02.93291475 - (+39)02.93595776 E-mail: infoitalia@tepe.com www.tepe.com/implantcare