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Dental Tribune Italian Edition, Dicembre 2010, Anno VI n. 12

21 Anno III n. 2 - Dicembre 2010 Speciale L’“autonomia dell’igienista dentale” al IX Congresso nazionale Unid Ricco di significati il Con- gresso nazionale Unid svoltosi a Roma il 29 e 30 ottobre, che ha accolto circa 400 partecipanti da tutta Italia, esponenti del mon- do politico e accademico. Alto il contenuto scientifico appor- tato dalle relazioni, mentre alla tavola rotonda hanno preso par- te personalità importanti del- le istituzioni e associazioni del mondo odontoiatrico. Il messaggio forte e chiaro lanciato alla categoria degli igienisti dentali, e oltre, è stato veicolato per il Ministero della Salute da Saverio Proia, che da sempre si occupa di problemati- che legislative delle professioni sanitarie, da Enrico Di Rosa, Direttore Servizi Igiene e Sani- tà Pubblica Asl RME, Claudio Cortesini Presidente della Cao Roma, Brunello Pollifrone di Andi-Roma,GiovanniMigliano, Presidente Aio Lazio e da Gian- francoSorgentePresidenteUnid, regista della tavola rotonda. Si è posto l’accento sulla pos- sibilità reale per l’igienista di aprire uno Studio in totale auto- nomia professionale (anche se obiettivamente non sarà questo il futuro della professione). Di Rosa, normativa alla mano, ha illustrato i passi amministra- tivi per l’apertura, ampiamen- te confermato anche da Proia. Nessuno dei partecipanti ha trovato da ridire sull’ineccepibi- le norma. Sembra, tuttavia, che la legge non venga ancora ben assimilata da una piccola parte del mondo odontoiatrico. Eppu- re il Decreto Ministeriale che regola il profilo dell’igienista dentale (D.M. 15 marzo 1999, n. 137 pubblicato nella GU 18 maggio 1999 n. 114) reca norme per l’individuazione della figura e relativo profilo professionale dell’igienista dentale. In manie- ra incontrovertibile, al punto 3, il Ministero della Sanità recita: “L’igienista dentale svolge l’at- tività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero- professionale […]”. Si parla di regime libero-pro- fessionale. Che cosa impedisce quindi a qualche odontoiatra di interpretare per intero la legge fermandosi solo alla possibilità di lavoro dipendente? Voglia- mo lasciare un po’ d’iniziativa a igienisti che chiedono solo di svolgere l’attività di prevenzio- ne e lasciar loro affrontare il rischio d’impresa, se lo vogliono e ne sono capaci? Non si discu- tono le competenze dell’igieni- sta, ben delineate, ma la libertà individuale. Non c’entra il ruolo, ma il diritto inviolabile al lavoro con pari dignità sociale, sancito dalla Costituzione agli articoli 3 e 4 che qui riporto: Art. 3 - Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religio- ne, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’egua- glianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Art. 4 - La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadi- no ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concor- ra al progresso materiale o spirituale della società. Come si può limitare lo svol- gimento di una funzione e dire all’igienista che non può lavo- rare se non da sottoposto? Non appare forse un limite alla libertà individuale? Non si è in un Paese dal libero mercato? I temi trattati sono stati anche altri, ma per ragioni di spazio ne parleremo in un altro arti- colo. Per riaffermare le nostre convinzioni, abbiamo creato una tavola rotonda concitata che ha fatto infervorare tutti i pre- senti, i quali, a ragione o a torto, hanno difeso la propria posizio- ne e professione. Il Congresso si è svolto all’insegna dell’aggior- namento scientifico e dell’inno- vazione, ma raccontarlo non è come viverlo. Di qui l’invito al prossimo Congresso Nazionale, il 10°, che si terrà a Roma il 2-3 dicembre del prossimo anno. Sarà anche una gran festa per i 10 anni dell’Unid. Paola Lastella Vice Presidente Nazionale Unid