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Dental Tribune Italian Edition, Dicembre 2010, Anno VI n. 12

33 Italian Edition Anno VI n. 12 - Dicembre 2010 Dental Meeting & Congressi DT pagina 32 Tuttavia, nelle successive si assiste a un calo notevole della qualità di igiene orale. Questo dato sembrerebbe essere i rela- zione con l’indice DMFT che vede la fascia di età degli 8 anni maggiormente colpita dalla patologia cariosa. Alla luce di questi dati si rafforza ulterior- mente l’importanza di motiva- re all’igiene orale tali pazienti. Il festival della salute diventa allora un importante mezzo di promozione della salute orale. Possiamo quindi trarre le seguenticonclusioni:allalucedei dati ricavati risulta fondamen- tale stimolare la cura dell’igiene orale nei bambini a partire dai primi anni di età, in particolare nella prima fascia di età scola- stica. Da qui l’importanza che riveste la prevenzione primaria che andrebbe eseguita in modo programmato nelle scuole. L’incontro con le scuole ele- mentari del comprensorio ver- siliese ha permesso di capire che la figura dell’odontoiatra e dell’igienista dentale, svincola- te dall’ambiente ambulatoriale e inserite in un ambito ludico interattivo, sono ben accettate dai bambini. Questo si è potuto evincere dalla complicità che si creava tra noi operatori e i bam- bini che ponevano domande ed erano ben disposti a sottopor- si alla visita. Fin da ora c’è la disponibilità a partecipare alla prossima edizione con la volontà di migliorare ulteriormente il nostro operato. Lo staff dell’Istituto Stomatologico Tirreno L’importanza della sinergia di lavoro tra i professionisti del territorio: una proposta vincente Nell’ambito della Asl TO3 di Pinerolo, in provincia di Torino, è stato organizzato nel mese di ottobre un evento suddiviso in due serate, aperto a medici di base, otorinolaringoiatri, odontoiatri e igienisti dentali sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori del cavo orale. L’incidenza di patologie che interessano il cavo orale e l’orofa- ringe, soprattutto in età adulta, nonostante gli indubbi migliora- menti, resta elevata. L’incidenza delle lesioni maligne del cavo ora- leèparial4%ditutteleneoplasie malignenelmaschio,epariall’1% nella femmina. Molteplici e ben conosciuti sono i fattori di rischio che possono favorire l’insorgenza di malattie o neoplasie della boc- ca, pertanto la prevenzione pri- maria (ove possibile) e secondaria rappresentano una misura fonda- mentale in termini di efficacia e di rapporto costo-beneficio. Nel territorio pinerolese, costituito in buona parte da valli alpine e ter- ritorio agricolo, vi è un’alta per- centuale di popolazione anziana, con diffuse abitudini voluttuarie come il fumo e l’alcol, pertanto la presenza di lesioni degenera- tive della mucosa del cavo orale e dell’orofaringe non è rara. In considerazione della facile “esplo- rabilità” di queste sedi, è possibile riconoscere lesioni a rischio, e in seguito inviarle allo specialista competente per eventuali indagi- ni e/o trattamenti. Da precedenti esperienze di screening ad ampio raggio sulla popolazione, al fine di identificare lesioni a rischio nel distretto della testa e del col- lo (Screening provinciale per la diagnosi precoce e prevenzione dei tumori del distretto cervico- faciale – Provincia Autonoma di Trento, 1999), emerge che il costo di un programma di screening si riduce se aumenta la possibilità di impatto sulla popolazione. La pos- sibilità di “impattare” si attua in molteplici condizioni: - informando adeguatamente il personale sanitario medico; - preparando il personale sani- tario non medico; - rinforzando il legame tra “ospedale”e“territorio”ridu- cendo i tempi per le verifiche presenti in “quel” paziente della S.C. di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Pinerolo, hanno ricordato, con adeguata icono- grafia, i più frequenti quadri di lesioni precancerose riscontrabili nelle popolazioni a rischio, fornen- do elementi clinici per un corretto riconoscimentoditalilesioni.Infi- ne, il dott. Magnano ha esposto in modo conciso la clinica e i possi- bili trattamenti chirurgici delle lesioni neoplastiche maligne del cavo orale e dell’orofaringe, con particolare attenzione non agli aspetti tecnici, ma alle possibili conseguenze funzionali ed esteti- che di tali interventi. Interessanti sonostatigliinterventidegliodon- tostomatologi(dott.Goia,direttore del reparto di Odontostomatologia dell’Ospedale Mauriziano e dei dottori Appendino e Chiarelli), che hanno illustrato casi clinici sospetti e di possibile riscontro ambulatoriale e della possibilità di recupero funzionale dei sogget- ti sottoposti a gravi resezioni del distretto oro-facciale in seguito a lesioni maligne. Obiettivo del cor- soèstatoquellodifornirealmedi- co di famiglia, all’odontoiatra e all’igienista dentale informazioni e consigli pratici per: - riconoscere aspetti epidemio- logici e clinici; - riconoscere i principali quadri clinici; - prescrivere le indagini dia- gnostiche necessarie; - conoscere i trattamenti ade- guati; - saper individuare lo speciali- sta di competenza; - saper monitorare nel tempo segni e sintomi. Un grazie sincero al dott. Magnano e a tutta la sua équipe per aver affrontato in modo bril- lante e interattivo un argomen- to molto difficile da trattare, che purtroppo spesso viene sottovalu- tato ma che, grazie a un’adeguata conoscenza e aggiornamento sulle principali cause e metodi diagno- stici, può essere prevenuto o inter- cettato precocemente. L’Asl TO 3 di Pinerolo si può così definire “ambasciatrice” di un messaggio fondamentale per la prevenzione di oggi: l’importanza di lavorare insieme sul territorio per miglio- rare la vita dei pazienti, mettendo a disposizione degli stessi una pre- venzione globale, a 360°. Olivia Marchisio che appartiene a “quel” terri- torio. L’impatto di una diagnosi pre- coce su una popolazione a rischio comporta: - riduzione dei costi sanitari: i trattamenti cui devono esse- re sottoposti i soggetti sono meno complessi; - riduzione dei costi sociali: maggior disponibilità di ore/ lavoro o ore/tempo libero; - riduzione dei costi psicologi- ci: l’impatto di trattamenti demolitivi del distretto testa e collo integrati con radiote- rapia +/- chemioterapia sono devastanti per l’integrità psi- co-fisica del soggetto. Proprio con queste premesse, il dott. Magnano, direttore del reparto di Otorinolaringoiatria, ha voluto organizzare un corso aperto a medici di famiglia, odon- toiatri e igienisti dentali presen- ti nel territorio pinerolese (Asl TO3), al fine di incrementare la prevenzione secondaria per favo- rire il riconoscimento di lesioni sospette (precancerosi) o di lesio- ni francamente neoplastiche. Tra gli obiettivi principali del corso, il dott. Magnano e i suoi collabora- tori hanno voluto sottolineare la volontà e soprattutto l’importanza di integrare maggiormente la rete di risorse professionali presenti sul territorio al fine di ottenere un servizio migliore per l’uten- te finale: il paziente. Il corso si è avvalso di lezioni “frontali” in cui venivano forniti i requisiti mini- mi per il riconoscimento di lesioni sospette o che necessitano di un monitoraggio nel tempo, oltre che delle nozioni necessarie di clinica e trattamento di lesioni franca- mente neoplastiche del cavo ora- le e orofaringe. Inoltre, sono stati molteplici i momenti definibili di “didattica attiva”, secondo la tec- nica della Scuola di Formazione della Società Italiana di Medicina Generale (dott. Turbil, medico di famiglia), durante i quali veniva- no presentati casi clinici e l’udito- rio poteva esprimere la possibile diagnosi o iter diagnostico per la definizione della lesione. Quest’ul- tima ha permesso di rendere mol- to interattiva la serata, favorendo uno scambio di opinioni e di espe- rienze tra l’uditorio e i relatori. Il corso ha previsto l’apporto di esperienze di differenti speciali- sti (otorinolaringoiatri e chirur- ghi maxillo-facciali), il tutto con la finalità di trattare l’argomento con angoli di visione differenti. Dopounnecessarioprologoana- tomico tenuto dalla dott.ssa Mola (S.C. ORL – Ospedale di Pinero- lo), i dottori Machetta e Mistretta