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Cosmetic Dentistry Italy

dentistry 4_2010 cosmetic24 con lo sbiancamento a base di perossido. La paziente si è presentata regolarmente alle visite di controllo e alle sedute di deplaquing con uso di polvere micronizzata terminate con appli- cazione di mousse alla caseina e fluoro. Riferendo ormai di non accusare più ipersen- sibilità dentinale, dopo tre mesi si è deciso di ini- ziare lo sbiancamento professionale dei denti. Per la rilevazione del colore è stato attuato il confronto degli elementi dentali con una sca- la colorimetrica di riferimento Vitapan, Classical Shade Guide (Vita Zahnfabrik, Bäd Sackingen, Germany). Al fine di responsabilizzarla e moti- varla, la paziente, specchio e scala alla mano, ha preso parte attivamente all’individuazione del colore prima dello sbiancamento. Sono state quindi scattate fotografie iniziali dei denti naturali con accanto i campioni colo- rimetrici scelti (Fig. 2). Si è proceduto così con l’applicazione del balsamo per le labbra, fornito nel kit Sapphire, sulle mucose e sulle labbra della paziente (Fig. 3) e con l’ inserimento dell’apposi- to apribocca, che consente di tenere scostate le labbra e le guance dalla superficie vestibolare dei denti e al contempo distanzia le arcate tra loro e mantiene la lingua in posizione arretrata rispetto alla superficie linguale o palatale degli elementi dentali. Una guaina protettiva è stata applicata al di sotto dell’apribocca (Fig. 4). L’inserzione di rulli di cotone nel fornice superiore e/o inferiore, ha garantito un miglior controllo della posizione dei tessuti molli; è stata quindi applicata la diga liquida polimerizzabile (Paint-on) sulla gengiva libera e aderente delle arcate dentali, al fine di evitare le irritazioni gengivali (Fig. 5). Con degli appositi occhiali si proteggono gli occhi dall’at- tivazione luminosa. Fotopolimerizzata la diga per 1-2 secondi con una lampada all’arcoplasma Sapphire (Fig. 6), è stata rimossa la punta dalla siringa del desensibilizzante ed erogato il pro- dotto in uno strato molto sottile (circa 0.2 mm) sulla superficie labiale dei denti. È stato distribui- to il gel con lo spazzolino in dotazione e lasciato agire per un minuto (Fig. 7). Rimossa la punta dalla siringa del gel sbiancante (Fig. 8), è stato applicato uno strato di 1-1.5 mm direttamente sulla superficie labiale dei denti, anche sopra i denti trattati con il desensibilizzante. Il prodotto è stato quindi foto attivato per 30 minuti con l’apposita lampada Sapphire(9) . È stato quindi ri- mosso il gel con l’aspirasaliva senza beccuccio (Fig. 10). Con l’aiuto di uno specillo si è proce- duto alla rimozione della diga. Sono stati rimossi quindi i rulli di cotone e l’apribocca; è stato quin- di consentito alla paziente di risciacquare il cavo orale con un bicchiere colmo d’acqua. Il risultato ottenuto (Figg. 11, 12) viene valu- tato con uno specchio consegnato alla paziente e con una fotografia dei denti sbiancati con ac- canto il campione colorimetrico scelto all’inizio; questo consente di valutare la variazione di co- lore, indipendentemente dall’osservazione sog- gettiva(11) . La paziente è stata messa al corrente del fatto che l’azione sbiancante è attiva ancora nelle 24 ore successive alla seduta, per questo motivo in questo periodo di tempo è assoluta- mente vietata l’assunzione di sostanze colorate Fig. 2_Rilevazione colore. Fig. 3_Applicazione del balsamo per le labbra. Fig. 4_Posizionamento apribocca e rulli salivari. Evitare sedute di debridement parodale in concomitanza dello sbiancamento, per non incorrere nel sanguinamento gengivale. Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4 speciale sbiancamento_case report