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Cosmetic Dentistry Italy

dentistry 4_2010 cosmetic30 pigmento contenuto negli alimenti della dieta o nei collutori e secondo la formazione di bio-pro- dotti da parte di batteri cromogenici della placca dentaria. Pigmenti estrinseci di origine batterica a_ Pigmentazioni verdi (green-staining)(4) . Costituiscono il 4,4-6,0% delle pigmenta- zioni estrinseche. L’incidenza è maggiore nel sesso femminile. Clinicamente si presentano come una sottile linea a forma di mezzaluna sul cervicale delle superfici vestibolari, mag- giormente del gruppo anteriore dell’arcata superiore. Nel 25% dei casi metà della superficie denta- le risulta ricoperta. La superficie smaltea al di sotto della pig- mentazione è spesso rugosa e presenta aree di ipomineralizzazione, il che si associa a un aumentato livello di incidenza cariosa (DMF 6,06+-0,40). Clinicamente la colorazione oscilla tra il verde chiaro e il verde scuro. L’eziologia ha considerato numerosi fattori tra i quali: 1_ clorofilla; 2_ microrganismi cromogeneci del genere Bacillus pyocyaneus; 3_ funghi del genere Penicillum glaucum, Aspergillum. La loro formazione sarebbe dovuta all’intera- zione tra i pigmenti ematici (liberati in segui- to a gengivite acuta in soggetti con cattiva igiene orale) e microrganismi cromogenici, con formazione di sulfome-taemoglobina). b_ Pigmentazioni arancioni (orange-staining). Rappresentano circa il 3% delle pigmenta- zioni estrinseche. Sono equamente distribu- ite tra uomini e donne. Sono presenti sul pri- mo terzo cervicale delle superfici vestibolari e/o linguali dei denti. La superficie dentale sottostante risulta integra, frequente l’asso- ciazione con uno stato di cattiva igiene orale ed elevata cario recettività (DMF 4,91+-0,69). L’eziologia è tipicamente batterica. Nel corso degli anni, varie specie sono state segnalate (bacillus prodigiousus, B. rouge de Kiel, B. mesentericus ruber, B. roseus, sarci- na rosea, Micrococcus roseus). Attualmente, l’agente eziologico è stato individuato nel flavobacterium lutescens, un bacillo pleo- morfo, Gram +, aerobio. A differenza delle pigmentazioni verdi sono facilmente rimovibili. La recidiva può essere controllata se si mantiene una sufficiente igiene orale. c_ Pigmentazioni nere (black-staining)(5) . Costituiscono all’incirca l’1,5-2% di tutte le pigmentazioni dentarie estrinseche. Clinicamente si presentano come una sotti- le banda nera lungo il primo terzo cervicale delle superfici dentali (Fig. 2). Riconoscono un’eziologia multifattoriale in cui specie batteriche black-produced costi- tuiscono un pilastro fondamentale della ca- tena patogenetica. Sono caratteristicamente associate a bassa esperienza cariogena (di- minuito indice DMF, pari a 3,06+-0,50) e si riscontrano in soggetti con buone condizioni di igiene orale. È praticamente costante la recidiva dopo l’igiene professionale, se non vengono ese- guite scrupolose manovre di igiene domici- liare. È bene sottolineare il carattere di fami- liarità peculiare dell’orletto pigmentato nero. Pigmenti estrinseci di origine non batterica a_ Pigmentazioni marroni (brown staining). Rappresentano il 19,8% delle pigmentazio- ni estrinseche, colpendo più i maschi che le femmine, e sono caratteristicamente esen- ti da batteri (bacteria-free), riconoscendo un’eziologia eterogenea, pertanto sono ac- comunate unicamente dall’aspetto cromati- co, di qui la moltitudine di forme esistenti: b_ Pigmenti estrinseci da fumo: sono pigmen- ti neri-marroni dovuti alla nicotina, oppure verdi dovuti alla marijuana. Sono generaliz- zate, con maggiore accumulo nelle fessure, nei solchi e nelle zone più ruvide e porose. I pigmenti da tabacco possono penetrare nei prismi dello smalto e diventare intrinseci. L’accumulo di tali pigmenti non è propor- zionale al numero di sigarette ma alla predi- sposizione dell’individuo e alla sua qualità di igiene orale. c_ Pigmenti estrinseci da alimenti: molto simili ai pigmenti da fumo, sono pigmenti neri- marroni dovuti a particolari cibi e bevande come caffè, tè, spezie, liquirizia, coloranti, vini rosso, barbabietola, lampone, pepe ros- so, zafferano ecc.; d_ Pigmenti estrinseci di origine chimica: sono Fig. 2 speciale sbiancamento_expert article