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Cosmetic Dentistry Italy

39dentistry 4_2010 cosmetic speciality_ortodonzia estetica adolescenti deve considerare l’età del paziente e la sua crescita residua; le differenti analisi cefa- lometriche proposte nel passato, basate su mi- surazioni angolari e lineari dei tessuti molli e duri del volto, possono risultare incomplete o parzial- mente efficaci per ottenere una diagnosi globale e un risultato estetico soddisfacente(5) . Al momento della nascita, ad esempio, lo splancnocranio è considerevolmente meno svi- luppato del neurocranio: nel bambino la relazione tra neurocranio e splancnocranio è 8:1; nell’adul- to questa proporzione è ridotta a 2,5:1, perché lo splancnocranio cresce di più del neurocranio(6,7) . La mandibola meno sviluppata rispetto al terzo inferiore tende a crescere più tardivamente, completando prima una crescita in larghezza, poi in lunghezza e quindi in altezza, secondo sche- mi di crescita di normo, ipo, o iperdivergenza del cranio, che possono essere controllati e contenu- ti ma difficilmente modificabili (Fig. 5). Il completamento della crescita craniale e del volto avviene in diversi momenti temporali per i tre piani dello spazio. La crescita trasversale delle ossa (compresa la larghezza delle arcate dentarie) tende a completarsi intorno al picco di crescita puberale (12-14 anni) ed è scarsamente influen- zata dalle varianti di crescita nell’adolescenza. La crescita sagittale dei due mascellari continua du- rante la pubertà, completandosi prima nel sesso femminile tra i 14 e 15 anni, più tardi per il sesso maschile, mai prima dei 18 anni. La crescita ver- ticale dei mascellari e della faccia continua più a lungo se comparata alla crescita longitudinale. Secondo Blanchette, i tessuti molli tendono a mascherare le discrepanze delle basi ossee; si os- servano tessuti molli più spessi nei soggetti con angoli più piccoli e tessuti molli più spessi nei soggetti con angoli più grandi(8) , ed anche Ferra- rio et al. riscontrarono correlazioni significative tra classe scheletrica e tessuti molli(9) . Burnstone et al. ipotizzarono per questo la difficile preve- dibilità dell’estetica facciale finale basandosi sugli standard dento-scheletrici(10) (Figg. 6a, b). Alla luce di questo, i canoni di valutazione estetica sono stati modificati e adattati a quelli del paziente in crescita. Tali canoni non preve- dono misure lineari definite perché per i pazienti in crescita non si possono stabilire valori fissi, essendo la crescita individuale influenzabile e modificabile continuamente. Valutazioni posturali, considerate in una pre- cedente trattazione(11) , aiutano nelle varie fasi della crescita a intercettare atteggiamenti po- sturali anomali che possono nel tempo fissarsi e indirizzare la crescita di tutto il corpo verso condizioni non modificabili. _Valutazione del volto in visione frontale nel bambino Simmetria tra le diverse parti del viso Come per gli adulti, il volto del bambino deve tendere alla simmetria tra le parti sinistra e destra, valutando la linea mediana del volto, le diverse proporzioni delle due metà sinistra e destra, un’eventuale deviazione mandibolare, la posizione e la simmetria di occhi, orecchi e angoli della mandibola(12) (Fig. 7). Distanza tra occhi, naso e labbra Il rapporto 1:1 tra la larghezza delle labbra e la distanza tra i margini interni dell’iride rima- ne valido. Tuttavia, la base del naso del bambino dovrebbe essere più piccola della distanza inter- cantale e tenderà a crescere considerevolmente, Fig. 3cFig. 3bFig. 3a Fig. 6a Fig. 6b Fig. 4 Fig. 5 Fig. 3_La medesima paziente di Fig. 4: le proporzioni tra dimensione trasversale e verticale della faccia cambiano poco durante la crescita (a, b). Teleradiografia latero-laterale (c). Fig. 4_Sovrapposizioni dei tracciati cefalometrici: le proporzioni di crescita variano in modo imprevedibile in rapporto alle proporzioni divine (linea tratteggiata più finemente). Fig. 5_Teleradiografia latero-laterale. Soggetto maschio di 7,6 anni. Retroposizione mandibolare con ipodivergenza. Fig. 6_Visione laterale di soggetto maschio di 8,7 anni: i tessuti molli peri-orali tendono a mascherare le gravi discrepanze delle basi ossee (a). Teleradiografia latero-laterale del paziente (b).