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Cosmetic Dentistry Italy

dentistry 4_2010 cosmetic42 donzia del paziente adulto o del giovane in den- tizione permanente. È ormai chiaro come la durata sia molto più importante dell’intensità nella biomeccanica del- la pressione sull’unità dento-scheletrica respon- sabile della crescita. Grande influenza sulla morfogenesi deriva dalle pressioni muscolari anomale derivate da parafunzioni (deglutizione atipica, respirazione orale), abitudini viziate (succhiamento del dito ecc.), funzioni neuromuscolari alterate che si perpetuano per lunghi periodi, prima che venga- no intercettate e risolte (Figg. 13a, b; 14a, b; 15a, b). Si possono avere pressioni neuromuscolari anomale in statica e dinamica. I disequilibri neu- romuscolari legati alla postura sono in grado di modificare la crescita cranio-facciale, quindi una valutazione dell’intera postura corporea deve valutare non solo capo, colonna, bacino ed arti, nelle diverse proiezioni, ma anche collo, mandi- bola, lingua, guance e labbra(12) . _Disgnazie sul piano sagittale Terapia intercettiva delle 1e classi La classe I scheletrica, definita con rapporti di normo-occlusione molare e canina, può pre- sentare: _ affollamento per disarmonia dento scheletrica; _ alterazione della linea mediana per agenesie o sovrannumerari; _ presenza di diastemi; _ linguo o vestiboloversione anteriore. Si può associare ad alterazioni sul piano frontale (deviazione mandibolare, morso crocia- to laterale mono o bilaterale) e verticale (morso aperto o profondo). Queste alterazioni possono condizionare nell’adulto, l’estetica del volto, influenzando le proporzioni del viso (altezza e larghezza), il tono e la prominenza labiale, l’estetica del sorriso, la presenza di asimmetrie sul piano frontale, lega- te a morso crociato monolaterale e/o deviazione mandibolare. _Terapia intercettiva delle 2e classi L’obiettivo di questa terapia è di correggere precocemente la discrepanza scheletrica sagit- tale tra mascellare superiore e inferiore, agendo sulla loro crescita. Apparecchi funzionali possono stimolare la crescita mandibolare, se le indicazioni dia- gnostiche depongono per un deficit di crescita mandibolare, o ostacolare l’eccessiva crescita mascellare, o agire in entrambi i modi se la 2a classe ne è la risultanza. Un’eccessiva prominenza del mascellare su- periore condiziona profilo e competenza delle labbro, con concomitante o meno presenza di un sorriso gengivale. Nelle forme di classe 2a II divisione, invece, le eccessive forze muscolari dei muscoli mentali e labiali determinano un profilo con angolo la- biodentale piccolo. _Terapia intercettiva delle 3e classi L’obiettivo è quello di ripristinare al più pre- sto i rapporti di classe 1a con azione di ostacolo ortopedico-funzionale alla crescita mandibola- re e concomitante stimolo alla crescita mascel- lare. Inoltre, per la componente genetica della 3a classe, è consigliabile intervenire il più preco- cemente possibile – ricordando che la crescita del terzo inferiore continua più a lungo del resto dello splancnocranio, soprattutto nei maschi – e considerare la concreta possibilità di parziale insuccesso della terapia. Fig. 13_Visione frontale del volto (a) e delle arcate (b) di un soggetto femmina di 8,7 anni con deglutizione atipica, respirazione orale e grave incompetenza labiale. Fig. 14 _La stessa paziente di Fig. 13 con un dispositivo funzionale in situ (a) e alla fine della terapia di rieducazione neuro-muscolare (b). Fig. 15_La stessa paziente di Fig. 13- 14 dopo 10 anni. Viso (a) e arcate (b). Fig. 13a Fig. 13b Fig. 14a Fig. 14b Fig. 15a Fig. 15b speciality_ortodonzia estetica