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Cosmetic Dentistry Italian Edition

21dentistry 1_2011 cosmetic industry report_conservativa dentale naturale. Con il tempo, l’acciaio divenne il metallo preferito per le frese. Gli sviluppi della tecnologia di adesione delle particelle al metal- lo portarono alla realizzazione delle prime frese diamantate. Queste frese erano più adatte alla preparazione del dente ad alta velocità rispetto alle frese in acciaio. La successiva introduzione degli strumenti taglienti in carburo rappresentò un passo in avanti per l’odontoiatria; il carburo offriva una maggior efficacia nella preparazione del dente, con una minor formazione di striatu- re superficiali rispetto alle frese diamantate. Più recentemente, in questi strumenti sono stati in- seriti i tagli trasversali e angolazioni di gambo innovative per rendere la preparazione più rapida e più semplice (Fig. 3). In passato, i dentisti tendevano a preferire le frese diamantate per la preparazione extra-co- ronale del dente, mentre utilizzavano le frese al carburo soprattutto per il taglio intra-coronale(7) . La popolarità delle frese al carburo e di quelle diamantate varia considerevolmente nelle diver- se parti del globo e questo è dovuto soprattut- to dalla disponibilità locale, dal costo e dal tipo di formazione(8) . Un fattore che spesso non è considerato dai clinici è che, durante il loro uti- lizzo, le frese diamantate tendono a perdere la loro efficienza di taglio in modo considerevole. Il diamante tagliente tende a usurarsi e i detri- ti si accumulano nelle cavità della fresa (Fig. 4), riducendone l’efficacia(9) . Al fine di compensare tutto ciò, il dentista tende ad esercitare con la fresa una pressione maggiore sul dente, al fine di mantenere l’efficienza di taglio precedente. Sen- za rendersene conto, questo in realtà diminuisce l’efficienza della procedura e aumenta il rischio di generare calore. Le frese diamantate tendono a molare le strutture dentali, mentre le frese al carburo esercitano un’azione di taglio su queste stesse strutture. Questo ci porta a concludere che la preparazione per ponti e corone, per la quale è necessaria e desiderabile una riduzione rapida ed efficace del dente, venga eseguita meglio con le frese al carburo. La ricerca recente ha indica- to che quando si deve far aderire una corona o un restauro onlay alla superficie dentale, la pre- parazione con frese al carburo può migliorare l’adesione alla dentina(10) . Una corona applicata in modo più efficace aumenta la longevità del restauro in quanto diminuisce l’infiltrazione e, di conseguenza, il possibile fallimento adesi- vo del restauro. Le frese al carburo solitamente generano una superficie più liscia e uno smear layer parzialmente visibile(11) . Questo smear layer può essere più facilmente dissolto e incorporato dai primer self-etching primer, assicurando così uno strato ibrido più forte. Questo porta a forza adesive più elevate(12) . Le frese al carburo cross- cut migliorano di circa il 50% la ritenzione delle corone cementate con fosfato di zinco. Quindi, si sconsiglia l’uso di frese di finitura sulle pareti assiali(13) . Gli attuali concetti di odontoiatria conser- vativa prevedono che durante la preparazione in vista della procedura di restauro venga rimossa solo una minima parte di tessuto dentale sano. La dentina e lo smalto naturali sono i migliori materiali dentali esistenti. La conservazione della struttura dentale è quindi l’obiettivo intrinse- camente auspicabile. Di conseguenza, sono da Fig. 3 Fig. 4 Fig. 5