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Cosmetic Dentistry Italian Edition

dentistry 1_2011 cosmetic30 diluita(14) , non sono a oggi disponibili studi che hanno valutato l’efficacia della diluizione degli oli essenziali somministrati per irrigazione con Water Pik. Popolazioni particolari di pazienti L’efficacia dell’irrigazione con Water Pik è stata valutata anche in alcune particolari popo- lazioni di pazienti (Tab. 1)(4) . Per esempio, l’utilizzo di questo device ha permesso di ridurre il biofilm batterico e la gravità del processo infiammatorio in pazienti con protesi ortodontiche, per i quali un’efficace igiene orale è spesso difficile(16,17) . In uno studio recente, con disegno randomizzato e condotto in 106 pazienti, l’aggiunta di Water Pik allo spazzolamento per 4 settimane ha deter- minato una riduzione di circa l’85% del bleeding index, un risultato significativamente più favore- vole rispetto a quanto osservato con l’aggiunta di filo interdentale o con il solo spazzolamento (Fig. 2)(16) . L’irrigazione con Water Pik ha dato risultati favorevoli anche nei pazienti diabetici, una condizione sistemica frequentemente asso- ciata allo sviluppo di parodontite(11) , nei soggetti che hanno appena completato un ciclo di terapia parodontale(18,19) o nel mantenimento delle zone peri-implantari(20) . In particolare, l’irrigazione con clorexidina è stata dell’87% più efficace, rispetto allo sciacquo con lo stesso principio attivo, nella riduzione del bleeding index in pazienti appena sottoposti ad intervento di chirurgia impiantare(20) . Sicurezza e compliance A oggi, l’utilizzo di Water Pik non è stato as- sociato, negli studi clinici, a eventi avversi clini- camente rilevanti, nonostante la maggior parte dei trials abbia previsto un utilizzo quoditiano di questo device(4) . È ormai ampiamente accettato come la com- pliance del paziente rappresenti un elemento cruciale per una corretta igiene orale(3) . Tuttavia, sono ad oggi disponibili solo pochi studi sulla compliance all’irrigazione con Water Pik. Flem- ming et al. hanno documentato una compliance superiore al 90% dopo 6 mesi di utilizzo di que- sto device(14) . Una buona aderenza a Water Pik è stata documentata anche in un altro studio, con un follow-up pari a un anno: a questo timepoint, la compliance era pari a circa il 70%(21) . È da sot- tolineare come i pazienti che hanno mantenuto l’utilizzo di Water Pik per l’intero anno di osser- vazione, presentassero una minore prevalenza di gengivite, rispetto a quelli che hanno interrotto l’utilizzo di questo device. _Discussione e conclusioni Lo sviluppo di protocolli di igiene orale non può prescindere da un’accurata analisi della let- teratura disponibile, in linea con quanto dettato dall’Evidence-Based Dentistry, che sta sostituen- dosi all’Eminence-Based Dentistry(3) . L’utilizzo di Water Pik è stato ampiamente testato nel corso di un ampio numero di studi Fig. 2_Variazione percentuale, rispetto al basale, del bleeding index (valori riguardanti l’intero cavo orale) in pazienti con protesi ortodontiche randomizzati a un programma di igiene orale con spazzolamento manuale e filo interdentale (n = 34), spazzolamento manuale e Water Pik (n = 36) o solo spazzolamento manuale (n = 35) per un periodo di 4 settimane. Tutte le riduzioni sono risultate statisticamente significative rispetto ai valori basali (p < 0,001)(16) . Pazienti con protesi ortodontiche(16,17) Pazienti diabetici(11) Pazienti che hanno appena completato un ciclo di terapia parodontale(18,19) Pazienti che richiedono terapia di mantenimento delle zone peri-implantari(20) Tab. 1_Popolazioni di pazienti nei quali è stata dimostrata l’efficacia di Water Pik nel corso di studi clinici. ricerca_igiene orale