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Dental Tribune Italian Edition

20 Italian EditionAnno VII n. 3 - Marzo 2011 1 Programma IngressoOVEST 26-27-28 maggio2011 cOngrESSO ccccOOOOngrngrngrngrESSOESSOESSOESSOESSOAccreditatoEcM DT pagina 19 La sua presidenza terminò dodi- ci anni fa, lasciando un’asso- ciazione impostata per gli anni Duemila a Fabio Toffenetti, che ha continuato in senso evolutivo. Altrettanto sto cercando di fare io su una strada già ben trac- ciata e, a mio parere, corretta, proprio “organizzativamente” parlando: il grosso cambiamen- to è avvenuto su quel fronte non senza innegabili difficoltà. Ma la modernizzazione richiede un mutamento di mentalità a livello di organizzazione. Un tempo la gestione era fami- liare, e questo “taglio” nel- la “conduzione delle cose” è rimasto. Senza arrivare ad una spersonalizzazione della segre- teria e dell’organizzazione in generale (che almeno nel mio mandato, non avverrà mai), andava realizzata una maggio- re razionalizzazione di compiti. È stata compiuta. Torniamo alle anticipazioni sul Congresso: il sabato in seduta comune... ...proseguirà con la program- mazione della protesi estetica con Pio Bertani, l’odonto- tecnico Biacchessi e il dottor Generali. Infine, gran finale con la diretta satellitare dallo Studio di Gioachino Canniz- zaro per parlare di “Toronto bridge”, di cui Cannizzaro è fra i massimi esperti. Infine, igienisti e assistenti... Anche quest’anno, preparate con l’attenta regia di Gian Edilio Solimei, avremo due sessioni distinte dedicate alle due cate- gorie. Per gli igienisti, nel pome- riggio di venerdì 27, Giancarlo Garotti aprirà i lavori con una relazione d’interesse, non solo clinico ma pratico sull’utilizzo dei materiali dentali. A seguire, il corso monotematico dove la Scuola di Milano terrà banco; le relazioni verteranno sul controllo dei fattori di rischio. A parlare, un quartetto di relato- ri di differente estrazione: per primo un odontoiatra, Roberto Weinstein, Direttore della Clini- ca Odontoiatrica IRCCS - Istitu- to Ortopedico Galeazzi, poi uno specialista di Medicina interna, Massimo Pagani, quindi una psicologa clinica, Daniela Luci- ni, e infine un geriatra, Luigi Bergamaschini. Presidente di seduta, l’insostituibile Carlo Guastamacchia. Il sabato mat- tina, come sempre, sarà riservato agli assistenti dentali. Per il pro- gramma 2011, la Commissione culturale ha posto l’accento sulle normative vigenti alla base di un corretto svolgimento dell’attività dello Studio. Proprio ad esse gli assistenti sono deputati garan- tendo la qualità dell’operatività quotidiana. Negli ultimi sette anni Rimini si è impreziosita anche con un “corposo” programma tecno- logico gestito direttamente dalle aziende. Sarà così anche nel prossimo maggio? Ricordo innanzitutto che Unidi e la sua grande mostra merceologi- ca “aprono” nella mattinata del 26 sino a tutto sabato 28: una pre- senza rassicurante per lo sviluppo tecnologico del dentale nazionale e, per noi, il rinnovo di una sereni- tà e di un’amicizia indispensabili. La partecipazione di tanta parte dell’industria è una caratteristi- ca specifica del Congresso, al di là dell’esposizione commerciale. Mi riferisco espressamente agli eventi a carattere promozionale che Rimini ha tenuto a battesi- mo nello scorso decennio. Corsi e workshop hanno affiancato il programma scientifico mai inter- ferendo, ma completandolo con un’offerta tecnologica avanzata e apprezzata. Da questo punto di vista la 54a edizione non fa ecce- zione.Cambierà,tuttavia,lavetri- na tecnologica per lasciar posto a forme di collaborazione diverse, più articolate e creative, che pun- teranno a un rapporto il più pos- sibile diretto ed esclusivo con la clientela seriamente interessata. Allo scopo si utilizzano sale per alcunicorsidimostrativi,attraver- so i quali il cliente può apprendere nel dettaglio le procedure, l’utiliz- zo dei materiali, lo sviluppo della tecnologia e decidere sull’acquisto in piena consapevolezza. Scompaiono corsi e workshop? No, assolutamente. Semplice- mente ce ne saranno di meno, più selezionati. Ad esempio, segnalo a maggio il corso di Sweden & Martina che illustrerà l’attività dell’Istituto Stomatologico del Tirreno dinanzi allo stesso chai- rman della struttura, Ugo Cova- ni. Al corso Silfradent (chirurgia piezoelettrica) parteciperà invece per la prima volta uno staff uni- versitario: la squadra clinica di Enrico Gherlone del San Raffae- le di Milano. Crescono addirittu- ra i corsi per igienisti, a conferma che la figura dell’igienista è sem- prepiùdeterminantenell’“econo- mia” professionale dello Studio odontoiatrico. Questo a grandi linee per quanto riguarda il program- ma scientifico. Ma sappiamo che ci sono importanti novità anche in campo tecnico-orga- nizzativo. La novità maggiore riguarda i creditiformativiECM,periquali le disposizioni ministeriali preve- dono una riduzione drastica per i “grandi numeri”. Da qui, l’ado- zione di un sistema innovativo. Le sessioni congressuali (al pari di quanto avviene da quest’anno anche per i corsi satellitari) ven- gono memorizzate e divulgate su una piattaforma e-Fad, ossia in rete su Internet, tramite una pas- sword rilasciata all’iscritto a fine lavori. Così, “Rimini dura tutto l’anno”, secondo l’antico progetto di rendere fruibile la tre giorni di dibattito clinico e scientifico ben al di là dello spazio temporale dell’ultima settimana di maggio. Insomma, si potrà approfittare dell’opportunità preziosa di un rivisitazione completa dell’intero evento. Quanto a crediti, riuscite così a coprire l’intero fabbisogno degli associati... Certo, perché nel caso dell’e-Fad (compresa nella quota di iscri- zione al Congresso), la valuta- zione del Ministero è ben più alta. Attribuisce 20 crediti agli odontoiatri, 14 agli odontotecni- ci e 3,5 agli igienisti (per un solo pomeriggio di convegno). Se con- sideriamo che ciascuno dei sette corsi satellitari del programma formativo 2011 “porta in dote” 5 crediti, unendoli a quelli “gua- dagnati”, si supererà a Rimini la fatidica soglia di 50 punti annua- li che il Ministero richiede agli operatori della Sanità. Al di là degli innegabili van- taggi pratici, non scorge il pericolo di un adeguamento verso una cultura virtuale che non vi appartiene? Non escludiamo il virtuale (per- ché mai?), qualora sia la prosecu- zione del confronto diretto delle persone; specie quando offra la possibilità di consolidare il risul- tato del dibattito corale emerso in un’occasione importante come il Congresso di Rimini. È quanto avviene, ad esempio, nello svolgimento della nostra Fad satellitare. I corsi vengono “diramati” in tutta Italia nei centri di ascolto, ove l’appro- fondimento da “verticale” fra operatore e partecipanti diviene “orizzontale” nella discussione di gruppo. L’accesso a Rimini virtuale – cioè sul computer di casa propria – viene dato solo a chi ha già vissuto in prima perso- na quell’edizione di Rimini nelle tre giornate di programmazione scientifica. Al Centro Medico di San Patrignano vengo spesso presentato come il dr. Bru- no Davide Pugliese, ma per tutti sono Davide, perché in comunità ci si da del tu. I miei genitori erano amici di quel Vincenzo Muccioli contro cui si è scrit- to molto, un po’ bene e un po’ male, ma solo chi ha visto i frutti della sua corag- giosa sensibilità può rendersi conto di come abbia potuto cambiare la vita del- le persone. Il week end nella campagna romagnola – una mansarda con camino sempre acceso, un tavolone sempre pieno di nuovi invitati da Vincenzo – era quan- to ai miei occhi di bambino appariva San Patrignano, luogo ove commensali più o meno abbienti siedono allo stesso desco, sentendosi tutti uguali. Nel ’78 si vede- vano tante stranezze tra i giovani: look orientaleggianti, capelli sempre lun- ghi, orecchini, tatuaggi, grande cultura musicale, idee e atteggiamenti ribelli, ma anche sorrisi segnati da grande tra- scuratezza, lesi da denti iperpigmentati. Quando li si vedevano riversi nelle piaz- ze, li chiamavano “tossici”, ma per noi no, erano “ragazzi”. In quel periodo, su consiglio di mia madre, decisi di iscri- vermi al corso di odontotecnico in un “Io, dentista a San Patrignano, dove l’Odontoiatria si sposa alla solidarietà ed al recupero educativo” Bruno Davide Pugliese. La Comunità di San Patrignano. Istituto di Rimini con alcuni ragazzi di comunità che si erano lasciati alle spal- le la droga. Mi venne anche affidata la nipote di un noto professionista, ragazza irrequieta, legata alla vita passata per garantirne la correttezza negli studi e nei comportamenti, allorché usciva dal- la comunità per la scuola. Da una parte questa difficile sfida e dall’altra lo studio mi catapultarono in una dinamica dai ritmi completamente nuovi. Strano, ma chi meno ha, più ha. In comunità litigi e tensioni erano fre- quenti, ma c’erano anche apertura e affet- to, a cercar di risanare la ferita causata dai propri errori. L’estensione della fami- glia comunitaria aiuta a credere in chi ti sta vicino e, soprattutto, nelle proprie capacità. Negli anni ’80 avevo di fron- te dei ragazzi interessati da gravi deficit masticatori, che imponevano interventi e riabilitazioni con protesi parziali o tota- li, per la grave mancanza di igiene ora- le unita ad una dieta ricca di dolci (per compensare il deficit metabolico da epa- topatie derivante dalle tossicodipenden- ze). L’ambulatorio odontoiatrico di allora si occupava per lo più di urgenze, risol- vendo sintomatologie da carie penetranti attenuate dall’uso di oppiacei. Apprende- re un mestiere in un centro caratteriz- zato da molti casi complessi, ha sempre rappresentato un’allerta clinica, nonché una straordinaria opportunità per chi vi sia impegnato. Il Servizio Odontosto- matologico, grazie agli Amici di Brugg, alle Aziende, Accademie e Istituzioni con progetti di ricerca e culturali, in questi anni è stato qualificato dalle prestazio- ni di cura e dalla formazione di nuovi medici e assistenti: 10 ragazzi, infatti, si sono laureati in medicina, 23 ragazze hanno preso l’attestato di assistenti e 87 si sono diplomati odontotecnici. L’avven- to delle sindromi da tossicodipendenza (Hiv, Hbv e Hcv) ha inoltre esteso l’at- tività clinico-riabilitativa ad una tera- peutica di confronto con altre figure professionali (infettivologi, epatologi, otorinolaringoiatri, dermatologi ecc.). Sul piano della ricerca, per la prima vol- ta, si è potuto dimostrare che la qualità di vita influisca nella decontaminazione del cavo orale affetto da HPV, un agen- te responsabile del CA Orale. Oggi ho l’opportunità di coordinare un progetto di solidarietà odontoiatrica in cui il lato professionale segue uno scopo educativo rivolto ai ragazzi impegnati nel recupe- ro. Il rapporto con loro è fonte di grandi sforzi, ma rappresenta la risorsa interiore che si prova a spendere per sentirsi alla fine di ogni giornata, un po’ più ricchi. Bruno Davide Pugliese Speciale Meeting e Congressi