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Dental Tribune Italian Edition

16 Italian EditionAnno VII n. 4 - Aprile 2011 Il Personaggio I vantaggi delle punte del sistema Sonosurgery illustrati dal dentista che le ha inventate Laureato in Odontoiatria all’Università de L’Aquila, libero professionista a Pesaro, dove si occupa pre- valentemente di chirurgia e protesi implantare, Ivo Agabiti, ideatore del sistema “Sonosurgery” (serie di punte vibranti per chirurgia ossea, prodotte dalla te- desca Komet) risponde alle domande di Dental Tri- bune riguardanti la sua invenzione. Vuol descriverci nel modo più divulgativo possibile la sua innovazione? Le punte Sonosurgery sono stru- mentivibrantiperchirurgiaossea da utilizzarsi con i noti manipoli “air scaler” tipo Sonicflex, con- nessi al terminale del modulo ad aria del riunito (cordone) al posto della turbina. Non sono, dunque, dispositivi piezoelettrici ultra- sonici. La caratteristica di tali manipoli, definiti “sonici” per la bassa frequenza di vibrazione (circa 6000Hz, molto al disotto della soglia ultrasonica dei 20 mila) è sviluppare un caratteri- stico movimento orbitante sui 3 piani spaziali che determinano vettori di forze molto complessi. Le punte del sistema Sonosurge- ry sfruttano la peculiarità dei movimenti, determinando orien- tamenti multipli dei taglienti con azione ablativa anche sui fianchi, non solo sulla punta, con incre- mento notevole della performan- ce. Un’altra prerogativa è poter connettere strumenti metallici di sottilissime dimensioni senza incorrere in facili fratture. Del- lo spessore di 0,25 mm, sono gli strumenti più sottili disponibili per chirurgia orale ossea, il che durante le ostetomie consente di asportare una quantità minima di prezioso tessuto mineralizza- to. Per l’esigua massa metallica le lame limitano inoltre l’eleva- zione termica e l’attrito prodotto dalla bassa velocità di vibrazione dei taglienti è minimo. Quando ne ebbe idea per la prima volta? Accadde all’inizio del 2004 quan- do, dopo alcune esperienze con un dispositivo piezochirurgico usa- to nell’esecuzione di split crest, mi accorsi di alcune difficoltà di accesso in certi settori della bocca ediunsurriscaldamentoosseonel penetrare in profondità la cresta. Pensai che lo strumento vibrante fosse ottimale per certi versi, ma occorresse un implemento per superare tali problemi. Pensai a punte disegnate diver- samente, più sottili e con altre angolazioni, ma che tagliassero soprattutto anche lateralmen- te, come le seghe dei manipoli reciprocanti per micromotore elettricousatiinchirurgiamaxil- lo-facciale. Provai a modificare le punte originali del dispositivo ultrasonico, ma non funzionava- no. Capii allora che dipendeva dalla direzione del movimento piezoelettrico. Applicai allora le punte al movi- mento “sonico” dei manipoli ad aria, rimanendone sorpreso: intuii il vantaggio derivante dal- la vibrazione orbitante a 360° trasmesso a qualsiasi forma e orientamentodellepunte,taglian- do anche lateralmente. Da lì ven- ne l’idea della chirurgia sonica e del sistema “Sonosurgery”. Vi è una particolare circo- stanza a suggerirgliela? La presentazione da parte di un Concessionario della Komet di un manipolo ad aria per utilizza- re strumenti diamantati in con- servativa e protesi mi regalò un adattatore (e ancora lo ringra- zio) che mi permetteva di mon- Ivo Agabiti. tare le punte piezochirurgiche da me modificate su questi manipoli sonici, Provandolo capii subito le potenzialità che in chirurgia ossea poteva avere tale movimen- to, alla base del funzionamento degli strumenti Sonosurgery. Sull’innovazione ha pesato l’aver esercitato in passato come odontotecnico? Mi hanno sicuramente aiutato la mia natura curiosa di brico- leur e alcune conoscenze odon- totecniche di fisica, di meccanica e dei metalli. La passione per la chirurgia e il “fai da te” hanno completato l’opera. Quali, a suo giudizio, i pregi maggiori della sua “scoper- ta”? Essendo un esecutore di split crest, la mia esigenza preponde- rante è asportare una minima quantità di tessuto mineralizzato durante le osteotomie e avere una buona accessibilità al sito chirur- gico, specie nei settori posteriori e intercalati fra altri denti. DT pagina 17