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Dental Tribune Italian Edition

24 Speciale Italian EditionAnno IV n. 1 - Aprile 2011 L’igienista dentale e la promozione della salute globale attraverso il controllo degli stili di vita Clelia Mazza*, Rossana Sasso** *Igienista dentale, Coordinatore del tirocinio tecnico-pratico del Corso di Laurea in Igiene dentale della Seconda Università degli Studi di Napoli **Igienista dentale, libero professionista Napoli L’influenza degli stili di vita La parodontite è una patologia infiammatoria che colpisce i tessuti di supporto del dente(1) . Irreversibile, può determinare la perdita degli elementi dentari e compromettere, di conseguen- za, tutto l’apparato stomatognatico. La malattia parodontale colpisce l’1% della popolazione in età pediatrica e fino al 30% della popolazione adulta. La sua eziologia è di tipo multifatto- riale: si basa, cioè, sulla coesistenza e sull’interazione di più fattori. La placca specifica, costituita prevalentemente da batteri anaerobi gram-, e l’alterata rispo- sta dell’ospite, sono le cause scatenanti. Tuttavia, la comparsa e la progressio- ne di questa patologia sono influenzate da una grande varietà di determinanti come fattori sociali e comportamenta- li, caratteristiche morfologiche del cavo orale, patologie sistemiche(2) . I batteri causano danni ai tessuti del parodonto direttamente, esprimendo fattori di virulenza, e indirettamente attivando i sistemi di difesa dell’orga- nismo(1). Accanto a questi fattori non modificabili si collocano comportamen- ti e abitudini poco salutari, in grado di influenzare la malattia e il suo decor- so(1) . Alcuni di questi fattori sono: - una scarsa igiene orale: l’accumulo di placca favorisce lo sviluppo di gengiviti e parodontiti; - Il fumo di sigaretta: è un importante elemento di rischio per l’insorgenza e la progressione delle parodontiti. Agisce su più livelli: da un lato ridu- ce l’apporto di ossigeno e facilita l’adesione batterica, dall’altro riduce le difese immunitarie. Nei pazienti fumatori è stata riscontrata, infat- ti, una riduzione della chemiotassi e della fagocitosi dei PMN ed una riduzione dei livelli di immunoglo- buline. Anche i meccanismi di gua- rigione dei tessuti sono alterate dal fumo di sigaretta, che interferisce con la produzione dei fibroblasti e con la sintesi collagenica(3-4) ; - un’alimentazione non equilibrata: una dieta ricca di grassi e povera di frutta e verdura interferisce sui meccanismi dell’infiammazione e su quelli di difesa. Il tessuto adipo- so, infatti, funge da serbatoio per alcune citochine pro-infiammatorie e, a sua volta, regola la produzione di adipochine: molecole capaci di modulare la risposta infiammato- ria(5) ; - stress: agisce sui meccanismi immu- nologici, ormonali e neurovegetativi dell’organismo e favorisce l’assun- zione di stili di vita scorretti. Infatti Unbenannt-9 1 04.02.2011 17:28:37 Uhr alti livelli di stress, soprattutto se prolungati, determinano il rilascio di glucocorticoidi che inibiscono la produzione di immunoglobuline(6) . Uno dei compiti dell’igienista dentale, quindi, è rilevare la presenza e agire sul cambiamento di quei fattori modifica- bili, che possono influenzare lo sviluppo e la severità delle patologie parodonta- li(7) . La malattia parodontale è una pato- logia infiammatoria e, come tale, ha in comune una serie di fattori con altre dello stesso tipo. Negli ultimi quindici anni si sta studiando come le parodonti- ti possano influire sulla salute generale. Si è notato, infatti, che possono essere associate a patologie sistemiche come diabete, malattie cardiovascolari e par- to pretermine. L’associazione sarebbe in grado di produrre effetti negativi su tali patolo- gie, attraverso un duplice meccanismo: diretto e indiretto. Quello diretto è lega- to alla diffusione di batteri parodon- topatogeni all’interno dell’organismo, l’indiretto agisce tramite i meccanismi dell’infiammazione. La Medicina paro- dontale è una recente branca della Paro- dontologia, nata nel 2000, che si occupa proprio dell’impatto delle parodontiti sulle patologie sistemiche. Dagli studi realizzati fino ad oggi si rilevano dati abbastanza discordanti. Alcuni sono concordi sulla relazione tra malattia parodontale ed alcune patolo- gie sistemiche(3) ; altri, invece, non han- no rilevato nessun nesso significativo perché, probabilmente, queste malattie hanno eziologia multifattoriale e una serie di fattori di rischio comuni che, mescolandosi, contribuiscono a confon- dere i dati(8) . Il diabete e le malattie cardiovascola- ri sono influenzati da diversi fattori di rischio, tra cui il fumo, una dieta ricca di grassi e lo stress, e cioè esattamente gli stessi delle parodontiti(9) . Appare quindi chiaro che il ruolo dell’igienista diviene più che mai fon- damentale, non solo nella promozio- ne dello stato di salute del cavo orale, ma anche dello stato di salute globale dei pazienti. Ha infatti, il vantaggio di vederli e controllarli più frequentemen- te rispetto agli altri operatori sanitari e, spesso, anche allo stesso odontoiatra. Quindi, una figura cardine nell’in- quadramento dei pazienti a rischio, sia di patologie a carico dell’apparato sto- matognatico sia, viste le correlazioni ed i fattori di rischio comuni, di possibili patologie sistemiche. Negli ultimi decenni l’industrializza- zione, l’urbanizzazione, lo sviluppo del mercato economico e la globalizzazione hanno determinato cambiamenti nelle abitudini alimentari e stili di vita. Tut- to ciò sta avendo un impatto significati- vo sulla salute e sullo stato nutrizionale delle diverse popolazioni(10) . Mentre, da un lato, sono migliorati gli standard di vita, l’accesso ai servizi ed è aumentata la disponibilità di cibo, dall’altro si è assistito ad una diminuzio- ne dell’attività fisica, ad un aumento del consumo di tabacco ed all’acquisizione di modelli dietetici inappropriati, con aumento delle malattie come obesità, diabete mellito, malattie cardiovasco- lari, alcuni tipi di cancro, ipertensione ed ictus(10) . Accanto ai fattori di rischio non modificabili, come età, sesso e suscet- tibilità genetica, quindi, si affiancano quelli modificabili che includono fattori comportamentali (dieta inappropriata, inattività fisica, uso di tabacco) e bio- logici (dislipidemia, ipercolesterolemia, ipertensione e soprappeso)(11) . Il ruolo dell’igienista dentale Alla luce di quanto riportato, l’igieni- sta può contribuire, attraverso la moti- vazione del paziente, a fornire un valido aiuto nella correzione di stili di vita poco salutari, che possono influire sul benessere generale del paziente. Nel corso del primo approccio, l’igie- nista dentale indaga sulla presenza di patologie sistemiche, come il diabete, che possono interferire con la malat- tia parodontale. Per quanto già detto, potrebbe essere importante però, cono- scere più a fondo lo stile di vita di ciascun paziente, per individuare precocemente le categorie a rischio di patologie cro- niche e contribuire alla prevenzione e alla promozione di uno stato di salute e benessere globale. L’anamnesi ha lo scopo di identificare, attraverso la conoscenza delle abitudini, i possibili soggetti a rischio di patologie cardiovascolari, sindrome metabolica e diabete. Se uno o più fattori sono pre- senti e se ad essi si accompagnano anche ipertensione e/o ipercolesterolemia il paziente rientra, secondo l’Organizza- zione Mondiale della Sanità, nella cate- goria a rischio per tali patologie. Essa ha anche lo scopo di fornire un valido punto di partenza per motivarlo ad uno stile di vita più salutare e a for- nire consigli personalizzati sull’alimen- tazione, l’attività fisica e la cessazione del fumo. È importante spiegargli che alcune malattie croniche, tra cui la parodontite, il diabete e le malattie cardiovascolari, sono accomunate dagli stessi fattori di rischio prevenibili, associati agli stili di vita (consumo di tabacco, alimentazione scorretta e inattività fisica). Per prevenire tali patologie è impor- tante, quindi, concentrarsi in modo integrato sul contenimento di questi fattori di rischio. HT pagina 25 Fig. 1 - Malattia parodontale in paziente fumatore. Fig. 2 - Igienista dentale nella motivazione ad un corretto stile di vita.