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Dental Tribune Italian Edition

10 Italian EditionAnno VII n. 5 - Maggio 2011 Pratica & Pazienti ATTACCHI PER TUTTE LE PIATTAFORME IMPLANTARI 2.5 mm 2.5 mm 2.5 mm 1.8 mm SPHERO BLOCK OT EQUATOR SPHERO FLEX Via E. Zago, 10 - 40128 Bologna - Italy Tel. (+39) 051 244510 - (+39) 051 244396 Fax (+39) 051 245238 w w w . r h e i n 8 3 . c o m • i n f o @ r h e i n 8 3 . c o m • CORREGGE DIVERGENZE FINO A 43° • INSERZIONI PASSIVE GRAZIE AGLI ANELLI DIREZIONALI • SFERA AUTO-DIREZIONALE • ALTEZZA TRANSMUCOSA DA: 1 a 7 mm • STABILITÀ E MODULABILITÀ • IL PIÙ PICCOLO ATTACCO SUL MERCATO • MONCONE A SFERA DI 2 DIAMETRI • CORREGGE DIVERGENZE FINO A 28° • DISPONIBILE PER TUTTE LE PIATTAFORME IMPLANTARI “Guardami, ci sono anch’io”: i pazienti pediatrici richiedono un’attenzione speciale Un anno ho ospitato la mia famiglia nel Giorno del Ringra- ziamento e mi stavo dando da fare come una matta per trovare dove mettere le pentole, cuocere dolci e reperire qualche sedia in più. In mezzo a tutto quel caos, una mia nipotedi4annimitiralacamicia: “Zia Cathy?”, mi chiede tutta pre- occupata “Hai visto che ci sono?”. Interrompendo quel che stavo facendo, mi abbasso alla sua altez- za e le sorrido: “Ciao Morgan! – dico. Sono contenta che tu sia qui”. Quell’episodio mi torna in mente ogni qualvolta viene da me un bimbo in veste di paziente: ognu- no chiede di essere preso in consi- derazione, proprio come Morgan. I bambini chiedono ai grandi di accorgersi di loro e di preoccupar- si di ciò che accade loro. Lo dicono con gli occhi allorché domanda- no preoccupati: “Mi hai visto?”. Cattivi esempi Esordire nel modo giusto con un nuovo paziente pediatrico significa impostare un buon rapporto per le visite successive. La “gestione odontoiatrica” del bambino si dice cominci nella sala d’attesa. Ecco due cattivi esempi cui ho assistito: - una logopedista entra in sala d'attesa, si avvicina ad una bambina di 5 anni e abbassandolosguardogrida: “Tiffany! Sono così felice di vederti oggi!”. Ovviamen- te terrorizzata, Tiffany si nasconde dietro la madre. - Un’assistente entra in sala d’attesa e, guardando una lavagnetta, chiama “Gavin Smith? È ora!”. Ma Gavin, 7 anni, non si muove, volgen- do uno sguardo preoccupato alla mamma. È facile vedere in questi esem- pi quel che non va. Il medico non si è presentato e ha usato un tono intimidatorio. L’assistente non ha guardato il bimbo e non ha spiegato cosa avrebbe fatto.In entrambi i casi non ci sono stati né coinvolgimento né premura. Bastano due minuti per dare tranquillità Ecco invece due buoni esempi di una corretta assistenza pedia- trica. - Un’assistente entra nella stanza giochi, salutando un bambino: “Ciao, Anniston, io sono Beth. Oggi mi pren- do cura di te. Belle queste scarpe! Si accendono anche? Wow! Per prima cosa adesso scegliamo un nuovo spazzo- lino da denti. Poi il dottore te li guarda e dopo potrai giocare un po’. Vieni ora con la mamma a vedere gli spazzolini?”. - Un’igienista dentale entra nella stanza dei giochi e si piega per guardare il bam- bino negli occhi. “Ciao, tu devi essere Tyler. Io sono Cathy. Ti piace questo gio- co? Sei tu che guidi la mac- china rossa? Sembra che tu stia vincendo. Tyler, oggi ti pulisco i denti. Ti faccio prima vedere i miei attrezzi, poi te li lucido con uno spaz- zolino elettrico, ci metto sopra delle vitamine al fluo- ro, così potrai tornare a gio- care. Io arrivo tra 2 minuti, tu intanto gioca ancora un po’ finché non torno”. In questi esempi, la prima cosa da notare è l’approccio confiden- ziale: i bambini sono fiduciosi del fatto che li consideriamo, li cono- sciamoeciprendiamocuradiloro prima di iniziare il trattamento. Ho scoperto, inoltre, che un pre- avviso di 2 minuti è un ottimo modo per alleviare l’ansia. Guida al comportamento Il comportamento da tenere è decisamente più semplice se si è già instaurato un rapporto con- fidenziale. DT pagina 11