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Dental Tribune Italian Edition

Italian Edition 20 Industry Report Anno VII n. 5 - Maggio 2011 Protezione e sicurezza nel vostro Studio odontoiatrico Da oggi il camice sanitario è un DPI, Dispositivo di Protezio- ne Individuale. È nato Lifepre- serve, il primo camice al mondo che realizza la protezione del corpo contro il rischio chimico e biologico e che rimane puli- to più a lungo. Con la nuova linea Lifepreserve, Odontoiatri- ca Innovations sas va a imple- mentare quelli che sono i DPI di III categoria a disposizione dell’odontoiatra con un assorti- mento completo di indumenti e accessori che forniscono la mas- sima sicurezza in ambito di con- taminazione da batteri o acidi. La contaminazione dei cami- ci data dagli agenti biologici, in particolare durante l’attività lavorativa odontoiatrica, è un evento impossibile da evitare, perché l’uso degli strumenti rotanti e gli ultrasuoni nell’abla- zione del tartaro causano la formazione di un aerosol con la presenza di sangue e quindi potenzialmente infetto. Pochis- simi Studi hanno al loro inter- no una lavatrice per la pulizia delle divise da lavoro, quindi il rischio biologico di contamina- zione estesa all’esterno dello stu- dio è elevato. Esistono camici monouso idrorepellenti, ma questi non sempre vengono indossati. L’uso di divise monouso inol- tre è costoso, è scomodo per l’operatore, è ingombrante nei movimenti con rischio sulla sicurezza e provoca un aumen- to dei rifiuti con danno all’am- biente. I normali camici sono delle normali divise e non esi- steva sul mercato un Disposi- tivo di Protezione Individuale per l’operatore, come pure non esisteva sul mercato un camice che riducesse sensibilmente il rischio di contaminazione cro- ciata. Inoltre i camici in cotone sono soggetti ad usura rapidissi- ma, in quanto si sporcano facil- mente, sono difficili da pulire e spesso rimangono macchiati. Allaluceditaliconsiderazioni, valutare i rischi, agire in modo consapevole, minimizzandoli e mettendo in atto tutte le pro- cedure conosciute per evitarli, risulta essere un principio non solo sancito dalla deontologia medica, ma stabilito e regola- mentato dalle leggi dello Stato Italiano(1) . Da qui l’idea di creare un tes- suto che rimanga pulito più a lungo, ossia non si sporchi con la maggior parte delle sostanze usate in ambiente medico den- tistico, che protegga l’operatore dai disinfettanti normalmente impiegati, che protegga dagli aerosol provocati dagli spray di raffreddamento degli strumen- ti rotanti, dagli schizzi biologici che possono essere contaminati, che dopo una giornata di lavoro abbia una carica batterica nul- la o fortemente ridotta rispetto ai camici tradizionali, e che sia sterilizzabile in autoclave dopo il lavaggio. Conformità Il camice Lifepreserve di Odontoiatrica Innovations sas è corredato di certificato di con- formità, manuale d’uso e manu- tenzione, è certificato CE e testato da un laboratorio accre- ditato. Il prodotto è interamen- te Italiano, così come il deposito della richiesta di brevetto, una vera innovazione in ambito odontoiatrico che si estenderà a tutto il settore sanitario e indu- striale interessato. Il camice Lifepreserve rea- lizza la protezione del corpo, in quanto è costituito in tessuto idrorepellente che fa scivolare via gli schizzi liquidi di natura chimica e biologica, così come gli aerosol prodotti dagli stru- menti rotanti; è impermeabi- le, quindi nel caso si dovesse bagnare esternamente, evita che le sostanze chimiche e bio- logiche vadano a contatto con il corpo; è antibatterico, quindi evita la proliferazione batterica ed elimina la formazione degli odori. Con queste caratteristiche il tessuto Lifepreserve consente una perfetta traspirabilità, un elevato livello di termoregola- zione e benessere, è decisamente elegante e ha anche il vantaggio che non necessita di stiratura post lavaggio e si asciuga in bre- vissimotempo.Inoltre,incasodi schizzi di sangue, non serve più cambiarsi il camice, basta assor- birlo con una salvietta asciutta e poi strofinare con una salvietta bagnata per togliere l’eventuale alone, quindi si può anche disin- fettare subito e proseguire col proprio lavoro mantenendo il camice addosso.Risponde appie- no alle esigenze delle leggi sulla sicurezza dei lavoratori (626, 81, 106), in quanto realizza la pro- tezione impermeabile richiesta per le igieniste dentali e per le assistenti in sala sterilizzazione che obbligatoriamente devono indossare una protezione imper- meabile. Inoltre, diventa indi- spensabile in quanto finalmente l’operatore sanitario riesce ad avere un camice DPI certificato di 3a categoria che lo protegge e che rimane pulito e integro più a lungo. Sopporta le gocce dei liquidi di fissaggio, di acido solforico al 98%, di acido ipoclo- rico al 99%, di acido formico, di perossido di idrogeno al 130% e altri agenti ancora. Una vera e propria innovazio- ne nata nel settore dentale, ma che avrà sviluppi anche nell’in- dustria e in molti altri ambiti professionali. 1. L’Art. 32 della Costituzione Italiana dice che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. L’Art. 457 del C.P. sull’omissione colposa di cautele o di difesa contro disastri o infortuni sul lavoro. L’Art. 582 del C.P. sulle lesioni personali: chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale, dalla quale deriva una malattia nel corpo o nella mente, è punito con reclusione da tre mesi a tre anni. L’ Art. 590 del C.P. lesioni personali colpose sul luogo di lavoro. L’Art 2087 del Codice Civile sulla tutela delle condizioni di lavoro. D.Lgs 81/08 (“Testo unico sulla sicurezza sul lavoro”) art. 73-74-75-76-77-78-79 sui DPI. D.Lgs. 81/08 (“Testo unico sulla sicurezza sul lavoro”) titolo X sulla protezione dagli agenti biologici, titolo IX sulla protezione da agenti chimici. Criterio di scelta dei colori I colori rivestono un’impor- tanza primaria nel mondo del lavoro e non solo. Per il settore sanitario, alimentare, chimico, farmaceutico, il colore preva- lente è il bianco. Bianco perché rappresenta l’igiene, la purezza, la verità e le migliori virtù. Sta oggi prevalendo in tutte le sale operatorie un particolare tono dell’azzurro cielo, mentre il vec- chio color verde chirurgico, in uso dagli anni ’60, invece si sta abbandonando da alcuni anni. Il chirurgo guarda il rosso; con l’uso della lampada scialitica, dovendo distogliere lo sguardo per prendere un ferro chirurgi- co, succede di vedere, su fondo bianco, una macchia luminosa verde-azzurra assai fastidiosa con temporaneo abbagliamento. Venne quindi introdotto, negli anni ’60, l’uso dei teli e camici verdi; in questo modo, la mac- chia verde-azzurra sul telo di pari colore non dava più fasti- dio e l’operatore non rimaneva abbagliato. Nuovi studi hanno dimostra- to che l’azzurro cielo, piuttosto chiaro, oltre a eliminare i feno- meni di abbagliamento, favori- sce la concentrazione. Inoltre, rassicura il paziente che lo vede, donandogli maggiore serenità e rilassamento, oltre che un mag- gior senso di igiene e pulizia rispetto al verde erba; l’azzurro chiaro, infatti, ha solo elementi positivi anche nel suo significa- to simbolico, quindi il passaggio all’azzurro chiaro che irradia sicurezza e serenità al pazien- te e maggior concentrazione all’operatore, è divenuto un fat- to consolidato. Vengono scelti comunque colori pastello e chia- ri, in quanto i colori scuri riflet- tono nel paziente una sensazione di scarsa igiene e di significati simbolici troppo variegati. Si evita il blu, che viene impiega- to per gli ipertesi e gli insonni, perché riduce la concentrazione dell’operatore; si evitano i rossi e i gialli, che tendono a eccitare la sfera delle passioni e dei desi- deri; si evitano i verdi troppo chiari per i significati occulti negativi; da qui la scelta dell’az- zurro chiaro cielo rappresenta il perfetto equilibrio del chirurgo e del suo rapporto col paziente. Diverso è il discorso dell’orto- dontista e del pediatra: non ha fenomeni di abbagliamento e opera con bambini, quindi si a tutte le tinte pastello, magari in fantasia e ricche di disegni. Nei laboratori chimici, farmaceuti- ci, alimentari, industriali, nei centri di estetica, negli ospedali e ambulatori medici, la preva- lenza è invece fissata nel bianco, colore che dà la massima con- centrazione all’operatore e un senso di pulizia e igiene unico, inoltre trasmette un immagi- ne di superiorità, di verità e di cultura elevata ed è pieno di significati simbolici elevati e positivi. Dispositivi di Protezione Individuale I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) sono attrezza- ture che hanno lo scopo di tute- lare il lavoratore da rischi per la sicurezza o la salute non altri- menti evitabili con misure tec- niche ambientali. La materia è disciplinata, oltre che dal D.L.vo 81/08 (in Italia), dalle norme contenute nel D.L.vo 475/92. I DPI devono essere forniti dal datore di lavoro e devono essere di uso individuale; il datore di lavoro inoltre deve curare la loro manutenzione e la loro sostitu- zione quando necessario. I DPI sono classificati in 3 categorie: - DPI di I categoria: sono di protezione semplice e per- tanto sono idonei ad essere utilizzati solo per alcune tipologie di rischio quali azioni lesive meccaniche di lieve entità, azioni lesive da prodotti detergenti, urti e vibrazioni non sufficienti a produrre lesioni gravi e per- manenti, effetti termici non superiori ai 50°C ecc. - DPI di II categoria: sono quelli che non appartengo- no né alla I né alla III. - DPI di III categoria: sono di progettazione complessa e servono a salvaguardare da rischi gravi (morte, lesioni permanenti). Appartengo- no alla III categoria i DPI delle vie respiratorie, quelli per agenti chimici e ten- sioni elettriche, quelli per ambienti con temperature non inferiori a +100°C e non superiori a -50°C ecc. L’individuazione e la scelta del DPI devono essere aggiornate in funzione di: - eventuali cambiamenti del- le condizioni di lavoro; - progressi tecnici e tecnolo- gici in tema di materiali; - eventuali aggiornamenti normativi. Norme e Certificati I camici Lifepreserve sono DPI di III categoria, risponden- ti principalmente alle norme EN 13034:2009 per tipo 6, pic- coli spruzzi nebulizzati di agenti chimici; rispondenti alla norma EN 14126:2004 per tipo 6, P.B. 6 B. (Partial Body Biological). Per la III categoria, sono richieste per la certificazione CE le ana- lisi da parte di un laboratorio accreditato. Il Camice Lifepre- serve è anche un dispositivo medico in classe 1. Però, dal momento che la norma non pre- vede che un DPI sia anche un dispositivo medico, questo ha una doppia codifica e una dop- pia certificazione. DT pagina 21