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Dental Tribune Italian Edition

3 Italian Edition Anno VII n. 5 - Maggio 2011 L’Intervista �0 �5 �2�5 �7�5 �9�5 �1�0�0 �0 �5 �2�5 �7�5 �9�5 �1�0�0 �0 �5 �2�5 �7�5 �9�5 �1�0 �0 �5 �2�5 �7�5 �9�5 �1�0 �C�R�A�N�E�X��3�D��2�1�0��x��2�9�7 �g�i�o�v�e�d� � ��7��a�p�r�i�l�e��2�0�1�1��1�9�.�0�2�.�0�6 “Una pubblicazione unica nel suo genere” Fazio parla del “Quaderno” e della disciplina DT pagina 1 Un ulteriore obiettivo da parte del Ministero è quello di favo- rire un maggiore accesso ai ser- vizi odontoiatrici, poiché i dati ISTAT (2005) indicano che il 35,2% della popolazione italia- na di età compresa tra i 6 e i 10 anni non viene sottoposto a cure odontostomatologiche o non ha accesso alle stesse; inoltre, circa il 34,5% degli italiani non ricorre alle cure odontoiatriche, men- tre il 48% lo fa una sola volta all’anno.Il 29 marzo 2011 è stato presentato il numero 7 della col- lana “Quaderni della salute” dal titolo “Odontoiatria di comunità: criteri di appropriatezza clinica, tecnologica e strutturale”. Il documento è nato con lo sco- po di “promuovere un processo di armonizzazione nella defini- zione degli indirizzi guida che nascono, si sviluppano e proce- dono nelle diverse articolazioni del Ministero”. La pubblicazione sull’odontoiatria di comunità ha come obiettivo precipuo quello di dare indicazioni riguardo agli standard di intervento in tema di prevenzione e cura delle più comuni patologie del cavo ora- le, non senza tralasciare i per- corsi diagnostici e assistenziali più appropriati per gli operatori pubblici e privati, impegnati nel garantire la salute orale. Diverse le tematiche trattate nel documento; una particolare attenzione è rivolta alla preven- zione delle malattie orali più comuni, in particolar modo in età evolutiva. Questo perché le evidenze scien- tifiche confermano che le azioni di promozione della salute orale, specie se eseguite nei primi anni di vita, sono più efficaci. Inoltre, la messa in atto di percorsi di prevenzione può evitare l’insor- genza di condizioni cliniche che portano inevitabilmente a meno- mazioni psico-fisiche invalidanti e, conseguentemente, ad un cospi- cuo impegno di risorse finanzia- rie, sia da parte dei pazienti che della collettività, per la terapia riabilitativa. Si può affermare che que- sto volume rappresenta una rarità, se non addirittura un unicum, tra le pubblicazioni pubbliche dedicate all’odon- tostomatologia nel mondo? La pubblicazione è unica nel suo genere, così come, per la pri- ma volta nella storia del Mini- stero della salute, la tematica dell’odontoiatria di comunità viene affrontata con impegno, rigore metodologico e in manie- ra continuativa. Contemporanea- mente, si è pensato di mettere in atto una serie di percorsi assisten- ziali innovativi, al fine di garan- tire un maggiore accesso alla “poltrona odontoiatrica”, specie per quanti si trovano in svantag- gio socio-economico. In questo senso, con l’accordo firmato con alcune associazioni di categoria riguardo a prestazioni extra-lea a prezzi calmierati, il coinvolgi- mento della libera professione ha permesso anche di “promuo- vere una cultura della solidarie- tà e del senso di responsabilità”, dacché la pronta disponibilità di ben 6000 Studi odontoiatrici, sull’intero territorio nazionale, ha reso possibile l’erogazione del- le stesse a determinate categorie di cittadini che troppo spesso non riescono a recarsi dall’odontoia- tra. Altre iniziative che hanno gli stessi obiettivi sono in atto, e alcune di esse rientrano nell’en- trata in vigore dei fondi sanitari integrativi del SSN. In questa direzione conduce l’accordo che è allo studio con le cliniche universitarie avente un duplice scopo: sia assistenziale a scopo sociale, sia didattico perché ricordo che una buona formazio- ne sta alla base nella tutela della salute del cittadino. Si può dire che l’uscita del volume rappresenti, in sé, una fase di crescita, oltreché una fotografia della situazione socio/clinico/accademica? In sintesi, le iniziative promosse e messe a punto rappresentano una svolta per il sistema assi- stenziale odontoiatrico, e l’im- pegno è quello di continuare, giorno per giorno, a favorire ogni azione che possa essere in linea con quanto richiesto dai cittadini e fortemente voluto dalla politica: un aumento del numero delle prestazioni odon- toiatriche unito ad un elevato livello nella qualità, un’ottimiz- zazione del pubblico che ne fornisce una certa quota uni- tamente ad una maggiore con- sapevolezza del sociale che sta iniziando a caratterizzare la libera professione, ed un’imple- mentazione nella qualità della formazione. Tutto questo sintetizza il mede- simo aspetto, che è la tutela del- la salute del cittadino paziente. Massimo Boccaletti