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Implant Tribune Italian Edition

16 Italian EditionAnno V n. 1 - Marzo 2011 Trends IT pagina 15 Lo scopo di questo studio è di analizzare l’entità del discom- fort postoperatorio dopo l’estra- zione del terzo molare incluso, mediante il confronto di due diversi metodi chirurgici (pro- tocollo chirurgico standard e protocollo fresissima), misu- rando la percezione del cambia- mento della qualità di vita dei pazienti dopo l’intervento con uno specifico questionario (la scala PoSSe). Pazienti e Metodi Venti pazienti, con necessità di rimozione chirurgica di un sin- golo terzo molare mandibolare incluso in anestesia locale sono stati selezionati tra settembre 2006 e maggio 2007 e introdotti in questo studio. I soggetti era- no individui sani senza malattie sistemiche o pregressi tratta- menti per problemi psichiatri- ci. Nessuno di loro assumeva alcun tipo di farmaco, tranne i pazienti di sesso femminile che assumevano regolarmente i contraccettivi orali. Al momen- to dell’intervento i pazienti avevano un’età minima di 18 anni, esenti da carie, da malat- tie parodontali estese, dolori o altri sintomi infiammatori. I criteri di esclusione includevano le pazienti gravide o in allat- tamento e coloro che avevano assunto antibiotici o antinfiam- matori nell’arco di 2 settimane dall’entrata nello studio(10). I criteri di inclusione erano terzi molari mandibolari asinto- matici di Classe II, in posizione di inclusione B (classificazione di Pell-Gregory)(11) . Prima di essere inclusi nello studio a tutti i pazienti è stato richiesto un consenso informato scritto. Raccolta dati Alla prima visita e 7 gior- ni dopo l’intervento sono state registrate le informazioni da parte di un solo esaminatore clinico. Il chirurgo che ha effet- tuato l’intervento non è mai sta- to coinvolto nella valutazione pre- o post-operatoria. Valutazione pre-operatoria La posizione del terzo molare è stata valutata con radiografia panoramica usando la classifi- cazione di Pell e Gregory. Dopo aver acconsentito alla partecipa- zione allo studio, sono stati regi- strati i dati iniziali: nome, sesso, sito chirurgico, consumo attuale di tabacco e contraccettivi orali, motivazioni per l’estrazione del terzo molare(12-13) . L’apertura della bocca, valu- tata come distanza massima tra gli incisivi centrali superiori e inferiori è stata misurata con un righello (mm). Farmaci Tutti e venti soggetti par- tecipanti allo studio non han- no assunto alcun medicinale durante l’intervento, al eccezio- ne dell’anestetico locale. Un’ora prima dell’estrazione, a tutti i pazienti è stata som- ministrata di routine una profi- lassi antibiotica per via orale (2 grammi di amoxicillina/acido clavulanico) (Augmentin; Gla- xoSmithKline). Non sono stati prescritti antibiotici nel post- operatorio. Prima dell’intervento il paziente ha effettuato uno sciacquo con 12 ml di soluzione di clorexidina allo 0.2% (Dento- san; Pfizer Consumer Healthca- re) per 1 minuto. Il giorno dopo l’estrazione, i pazienti hanno effettuato sciacqui domiciliari con la soluzione di clorexidina due volte al giorno per una set- timana. Una compressa di Coeffe- ralgan (Bristol-myers Squibb), paracetamolo 500 mg con 30 mg di codeina, è stata som- ministrata immediatamente dopo la chirurgia e prescritto come antidolorifico al bisogno (al massimo 6 compresse al dì). I pazienti sono stati istruiti a evitare medicinali se non quelli prescritti e a non rivolgersi ad altri medici per eventuali pro- blemi post-operatori. Chirurgia I soggetti sono stati divisi in modorandomizzatoinduegrup- pi. Per minimizzare le differen- ze dovute alle diverse metodiche di intervento, tutte le estrazioni chirurgiche sono state effettua- te dallo stesso operatore. Ogni paziente è stato trattato, ad eccezione dell’uso della fresa, con procedure operative simi- li, nella stessa sala operatoria e in condizioni simili, usando mepivacaina 2% con epinefrina 1:100.000 come l’anestetico loca- le (2% Carbocaina; AstraZene- ca) senza premedicazione. L’accesso al terzo molare è stato vestibolare per entrambe i gruppi. Nel gruppo di studio, l’osso è stato rimosso con la fresa HXU254 (Fig. 1) sotto irrigazio- ne continua con soluzione salina sterile, montata su manipolo contrangolo ad alta velocità (1:5 - 200.000 giri al minuto). Quan- do necessarie, l’odontotomia e la rizectomia sono state realizzate sempre con l’ausilio della fresa HXU254. Fig. 1 - Bur HXU254BN. Nel gruppo controllo, l’osso è stato rimosso con una fresa a palla montata su un manipo- lo a bassa velocità (40.000 giri al minuto) sotto irrigazione continua con soluzione salina sterile e la sezione di corona e radici, quando necessario, è stata effettuata con una fresa cilindrica a fessura con manipo- lo contrangolo ad alta velocità (1:5 - 200.000 giri al minuto). Dopo l’estrazione del dente l’al- veolo è stato ispezionato, è stato rimosso l’eventuale tessuto di granulazione, ed è stato irrigato con soluzione salina. La chiusu- ra del lembo chirurgico è stata ottenuta con filo di sutura in seta 3/0. Sul viso del paziente è stato applicato ghiaccio per 20 minuti. Immediatamente dopo l’intervento sono stati registrati i dati di ogni procedura, com- presa la durata dell’interven- to chirurgico in minuti (dalla prima incisione all’inserimento dell’ultima sutura). Il paziente riceveva le istru- zioni postoperatorie ed il que- stionario per indagare sulla gravità dei sintomi postoperato- ri (scala PoSSe)(1,14) . Valutazione post-operatoria Tutti i soggetti si sono presen- tati 7 giorni dopo l’estrazione per la valutazione post-operatoria. Durante questi appuntamenti sono state effettuate le misu- razioni cliniche della massima distanza interincisale. L’esami- natore era lo stesso che le aveva rilevate prima dell’intervento. Il grado di trisma finale è stato registrato come differenza tra il valore pre-operatorio e quel- lo post-operatorio. A 7 giorni dall’intervento, ai soggetti si chiedeva di completare la scala PoSSe.Questoquestionarioèsta- to concepito per valutare come i pazienti percepiscono il discom- fort postoperatorio esaminan- do 7 parametri: alimentazione, fonazione, sensibilità, aspetto, dolore, nausea e interferenza con le attività quotidiane. Alle possibili risposte veniva asse- gnato un punteggio. I punteggi delle risposte alla fine venivano sommati. Tali risultati sono sta- ti rappresentati in percentuale, in modo che un paziente che aveva completato il questiona- rio selezionando la risposta più severa per ogni domanda poteva arrivare al 100%. Un paziente che aveva completato il questio- nario selezionando la risposta meno severa per ogni domanda aveva lo 0%. Variabili di studio, dati di gestio- ne ed analisi Le variabili dipendenti erano: - il trisma (differenza tra la massima apertura interinci- sale misurata prima e dopo l’intervento); - punteggio PoSSe (ottenuto dalla scala PoSSe somman- do le risposte di ogni singo- la domanda). I dati ottenuti durante lo studio sono stati registrati su un foglio di calcolo elettroni- co (Excel; Microsoft, Inc, Red- mond, WA) ed analizzati usando un pacchetto software di stati- stica (StatSoft, Inc.2001 STATI- STICA versione 6). Ildatidemograficideipazienti sono stati analizzati con l’ANO- VA o con il Pearson Chi-square test, a seconda dei casi. Le dif- ferenze tra i valori di Trisma e PoSSe sono state valutate con l’ANOVA ad una via. I valori di P superiori a 0.05 sono stati con- siderati non significativi. Risultati Partendo da 23 casi iniziali, sono stati inclusi nell’analisi i dati di 20 pazienti. Sono stati esclusi dallo studio tre pazien- ti che non hanno completato il questionario. L’età media dei 20 pazienti considerati (11 maschi, 9 fem- mine) era di 26,7 anni (±6.0) (Tab. 1). Al controllo postoperatorio, nessuno paziente mostrava segni di infezioni della ferita o compli- canze postoperatorie. Nessuna differenza signifi- cativa è stata riscontrata tra i due gruppi in settima giornata riguardo all’entità del trisma (Tab. 2). Il punteggio della sca- la PoSSe e delle sottoscale è indicato nella Tab. 3. La durata dell’intervento era differente nei due gruppi e, in particolare, il gruppo di studio ha mostrato un tempo medio di 18,6 ± 7,8 min, mentre nel gruppo di controllo la durata dell’intervento è stata di 22,6 ± 10,2 min. Discussione e Conclusioni In uno studio recente, Ruta et al.(14) hanno sviluppato una scala che misura la gravità dei sintomi postoperatori (PoSSe), specifica per l’estrazione del terzo molare, e hanno valutato quanto fosse valida per misurare l’impatto che tali sintomi hanno sulla qualità della vita del paziente. La scala PoSSe può essere sicu- ramente considerata una misu- razione attendibile della gravità dei sintomi dopo estrazione chi- rurgica del terzo molare inferio- re e mostra la gravità clinica del disagio postoperatorio. Analizzandoisingoliparametri della scala PoSSe, possiamo com- parare il disagio postoperatorio tra i due gruppi(15) . Il parametro alimentazione non ha mostrato una differenza statisticamente significativa; il valore medio del parametro fonazione è simile; il valore medio del parametro sen- sibilità non è significativamente diverso; il parametro aspetto ha evidenziato una differenza non significativa; il valore medio del dolore è simile nei due gruppi; il parametro nausea ha mostrato una differenza statisticamente non significativa; il valore medio del parametro interferenza con le attività quotidiane è simile nei due gruppi. Pertanto, i dati ana- lizzati non hanno mostrato alcu- na differenza significativa nelle condizioni postoperatorie tra il gruppo di studio e quello di con- trollo. L’unica differenza signifi- cativa può essere evidenziata nel tempo operatorio. Possiamo con- cludere che la chirurgia del terzo molare mandibolare effettuata con la fresa “HXU254” (Fresis- sima® ) ha mostrato una durata media inferiore senza aumenta- re il discomfort postoperatorio (Fig. 2). Per questo motivo l’utilizzo di questa fresa chirurgica può esse- re considerato utile per il chirur- go e per i pazienti. La bibliografia è disponibile presso l’Editore. Tab. 1 - Summary of demographic and duration of surgery for the study sample. Data presented as means (SD), or ratio. Control (n=10) Fresissima (n=10) Total (20) Age (years) 30.4 (4.6) 23.0 (4.9) 26.7 (6.0) Sex (Males/Females) 7/3 4/6 11/9 Duration of surgery (min) 26.7 (11.0) 18.6 (7.8) 22.6 (10.2) Fig. 2 - Operating time of the two different groups analyzed. Control (n=10) Fresissima (n=10) p-Value Mean (SE) CI 95% Mean (SE) CI 95% 5.7 (1.6) 2.1 – 9.2 9.7 (1.8) 5.6 – 13.8 0.11 Tab. 2 - Comparison of the trismus between the two groups. Descriptive statistics and p-values (ONE WAY ANOVA). Tab. 3 - Comparison of the patients’ score on the full PoSSe scale and subscales between the two groups. Descriptive statistics and p-values (one-way ANOVA). Control (n=10) Fresissima (n=10) p-Value Mean (SD) CI 95% Mean (SD) CI 95% Eating 10.8 (4.4) 7.6 - 13.9 12.3 (4.6) 9.0 - 15.6 0.44 Speech 2.2 (1.3) 1.3 – 3.2 2.5 (2.4) 0.8 – 4.2 0.77 Sensation 2.0 (2.3) 0.3 – 3.6 1.4 (1.9) 0.0 –2.7 0.53 Appearance 3.0 (2.2) 1.4 – 4.6 5.1 (3.2) 2.8 – 7.3 0.10 Pain 7.1 (3.9) 4.3 – 9.9 9.7 (4.5) 6.5 – 13.0 0.18 Sickness 0.1 (0.4) -0.2 – 0.4 0.4 (0.8) -0.2 – 0.9 0.40 Interference with daily activities 4.0 (2.3) 2.4 – 5.7 5.2 (2.9) 3.2 – 7.3 0.31 Full PoSSe 29.37 (10.0) 22.1 – 36.5 36.7 (9.9) 29.5 – 43.8 0.11