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Implant Tribune Italian Edition

17 Italian Edition Anno V n. 1 - Marzo 2011 Industry Report ESACROM SRL - Imola - Italy - Phone: +39 0542643527 E-mail: esacrom@esacrom.com - Website: www.esacrom.com T-BLACK 02-21x28 Infodent ghost.indd 3 26/02/10 17:16 MINORE ABRASIONE E USURA MIGLIORE EFFICIENZA DI TAGLIO E MINOR RISCALDAMENTO DEI TESSUTI SUPERFICIE ANTIRIFLESSO I MARZIANI DEGLI ULTRASUONI SURGYSONIC MOTOrappresentalasvoltanellachirur- gia dei tessuti duri. Ultrasuoni e micromotore chirurgico brushlessduetecnologie-undispositivounico. La chirurgia piezoelettrica nella tecnica dello “split-crest” Indicazioni terapeutiche e presentazione di un caso clinico Giacomo Tarquini, Libero professionista Roma Il riassorbimento verticale e orizzontale delle creste ossee atrofiche spesso impedisce il posizionamento di impianti osteointegrati. Diverse tecniche chirurgiche sono state proposte per aumen- tare i volumi ossei; tra tutte, la metodica di GBR e l’apposizio- ne di un innesto osseo in blocco sono tra le metodiche più note e senza dubbio quelle con il mag- gior numero di lavori scientifici al loro attivo. Quando il deficit osseo è essenzialmente di tipo oriz- zontale, una valida alternativa per consentire l’inserimento di impiantiosteointegratièrappre- sentata dalla tecnica di “split- crest” (Simion 1992; Scipioni 1994; Sethi & Kaus 2000; Basa 2004). Secondo una recente review (Chiapasco 2006), fra tutte le procedure di augment osseo, la split-crest è quella con la per- centuale di successo in assoluto più elevata, con un range varia- bile tra 98 e 100%. La tecnica chirurgica consiste nella distrazione della corticale vestibolare mediante frattura a legno verde; l’inserimento degli impianti osteointegrati sarà effettuato nello spazio che si viene così a creare tra la cortica- le palatale (o linguale) e quella vestibolare. Scopo del presente lavoro è di esaminare la tecnica di split- crest associata all’impiego di un dispositivo piezoelettrico per chirurgia ossea e presentare un caso clinico risolto con questa metodica. Materiali e Metodi Il dispositivo piezoelettrico utilizzato nel presente lavoro è Surgysonic Moto (Esacrom Srl) che comprende sia un manipolo piezoelettrico che un manipolo contrangolo per l’inserimento di impianti. L’unità piezoelettrica fornisce una potenza fino a 70 W con frequenze che vanno dai 24 ai 32 kHz. L’ampiezza dell’oscil- lazione arriva a 350 micron. Tecnica chirurgica La metodica dello split-crest è dedicata principalmente alla risoluzione di atrofie in senso orizzontale del mascellare supe- riore, dove è possibile una più agevole distrazione del segmen- to osseo minimizzando il rischio di fratture rispetto alla mandi- bola. Una dimensione ossea ver- ticale non inferiore a 10 mm è richiesta per ridurre il rischio di frattura durante le manovre di dislocazione. Allo scopo di garantire un’ade- guata vascolarizzazione del sito implantare, una certa quantità di osso midollare deve essere compresa tra le due corticali; inoltre, la presenza di una con- cavità buccale costituisce una controindicazione a questo tipo di procedura (Horrocks 2010). Dopo l’elevazione di un lem- bo a tutto spessore (o a spesso- re misto totale-parziale) che si estenderà per circa 6-7 mm. distalmente e mesialmente al segmento interessato, viene praticata una prima osteotomia sagittale della cresta edentula; tale osteotomia comprende sia la corticale che la sottostan- te midollare, e deve avere una profondità di circa 2/3 rispetto a quella che sarà la lunghezza degli impianti da inserire. La distanza di rispetto dagli elementi dentari contigui deve essere di circa 1,5 mm. Successivamente, vengono praticate due osteotomie verti- cali di scarico allo scopo di cre- are delle linee preferenziali di cedimento che delimiteranno i margini del segmento osseo da distrarre, riducendo il pericolo di frattura incontrollata. IT pagina 18