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Implant Tribune Italian Edition

Italian Edition Anno V n. 1 - Marzo 2011 La Tecnologia accelera il processo di rigenerazione dei tessuti. Prova sperimentale dell’efficacia del PRGF. Dopo otto settimane è stato osservato un incremento dell’85% nella superficie di contatto osso-impianto. Controllo PRGF BTI Implant ha sviluppato un sistema esclusivo per la preparazione del PRGF – Plasma Ricco in Fattori di Crescita. L’applicazione terapeutica dei fattori di crescita stimola e accelera i processi di guarigione delle ferite e la rigenerazione dei tessuti. Superficie bioattivabile BTI PRGF Superficie FormazioneProdottiRicerca BTI Implant Italia Piazzale Piola, 1 - 20131 Milano www.bti-implant.it bti.italia@bti-implant.it Fax: 02 70639876 Tel. 02 70605067 BTI España (sede centrale) BTI North America BTI UK BTI Deutschland BTI México BTI Portugal BTI Implant è leader nell’approccio biologico all’implantologia. Offre agli specialisti un sistema unico composto di ricerca, prodotti e formazione. Speciale RegeneRation “Forse è un po’ presuntuoso da parte nostra parlare di stato dell’arte delle griglie di titanio – dice Giuseppe Corinaldesi, medico odontoiatra e ricercato- re del Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche dell’Uni- versità di Bologna – essendo una tecnica troppo recente per una casistica sufficientemen- te ampia da trarne valutazioni scientifiche oggettive”. Il primo a pubblicare qualco- sa in merito fu Philips Boyne nel 1985. Erano tentativi (peral- tro riusciti) di ricrescita ossea, onde meglio alloggiare le prote- si mobili, che entro breve porta- vano però al suo riassorbimento, un po’ troppo immaturo com’era per reggere un carico costante. E dopo qualche mese si tornava al punto di partenza. Nel 1996 Thomas Von Arx applicò tecni- che simili all’implantologia, e la cosa si fece più interessante. “A tutt’oggi – precisa Corinal- desi – al mondo ci sono meno di una ventina di pubblicazioni in merito (studi sull’uomo). Buona parte sono state eseguite a Bolo- gna, a seguito di ricerche com- piute in Clinica Odontoiatrica: i lavori nel reparto di Chirurgia orale e maxillo-facciale diret- to da Claudio Marchetti vanno avanti da quattro anni. Ora – prosegue Corinaldesi – le griglie di titanio sembrano il mezzo più efficace per la ricrescita d’osso in piccoli difetti mandibolari o mascellari. La combinazione griglie-biomateriali-PRP (con- centrato di piastrine), come dimostrato da Torres, risul- ta essere efficace anche per il trattamento dei tessuti molli soprastanti, il vero punto dolen- te nell’applicazione routinaria della tecnica. È fondamentale, infatti, che i lembi di ricopertu- ra siano adeguatamente irrorati e non in tensione, per ridurre al minimo i rischi di esposizione del titanio. Se dovesse accadere, sono comunque ridotti i rischi di infettare i biomateriali sot- tostanti la griglia. Nell’utilizzo di membrane (la cui esposizione è spesso decisiva nel fallimen- to della rigenerazione ossea), i rischi sono molto più elevati. I biomateriali eterologi sono mescolati a osso autolologo in varie percentuali, e fino al 30% non si hanno significative diffe- renze nella qualità ossea ottenu- ta”, precisa ancora Corinaldesi. “Per ridurre i tempi intrao- peratori – chiarisce Licia Sali- gni, odontoiatra, borsista del Dipartimento – stiamo facen- do ricerche sull’uso dei modelli stereo-litografici, ricavati dalla TAC”. Adattando le griglie ai model- li di resina in fase prechirurgi- ca, si riducono parecchio i tempi della loro applicazione intra- operatoria. Confrontando le esperienze del reparto, Gerardo Pellegrino, anch’egli borsista del Dipartimento, rileva che nella fase d’esposizione alta nelle pri- me quattro settimane, si hanno rischi di fallimento e perdita di innesto, mentre dopo tale perio- do, anche con esposizione di griglia, si ha buona formazione ossea (come da letteratura internazionale). Mario Roccuzzo sostiene a sua volta che, nonostante l’avvento degli impianti corti, senz’al- tro validi, ma non utilizzabili in ogni condizione, la rigenerazione verticale con le griglie di titanio è l’indicazione principale insieme alla corretta gestione dei tessuti molli. “Oltretutto – rileva – è una tecnica che fortunatamente perdona molto”. Stefano Rimondini Messa a punto in clinica odontoiatrica a Bologna una metodica per la ricrescita di osso verticale Griglia in sede. Rimozione griglia con evidente osso neoformato. Modello stereolitografico con griglia adattata prima dell’intervento. Modelli stereolitografici da TAC.