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Implant Tribune Italian Edition

8 Italian EditionAnno V n. 1 - Marzo 2011 Clinica & Pratica IT pagina 6 Sugli impianti sono stati inseriti i mon- coni di guarigione per evitare il collasso di tessuto molle e osso durante il periodo di realizzazione extraorale della protesi provvisoria (Fig. 5a). L’orientamento degli impianti era ide- ale, e le fixture fuoriuscivano dagli alve- oli nelle posizioni del cingolo (Fig. 5a). È stata ottenuta la stabilità primaria. La valutazione radiografica degli impian- ti rilevava un picco di osso tra le fixture, una distanza inter-impianto superiore a 4 mm e una distanza dente-impianto di 2 mm (Fig. 5b). Per superare il gap cir- conferenziale tra le pareti dell’alveolo e le superficie implantari, è stato utilizzato un alloinnesto di osso liofilizzato (FDBA) come materiale di riempimento (LifeNet Health, Virginia Beach, Va.). I cilindri provvisori (PreFormance® Temporary Cylinder, Certain® Inter- nal Connection, piattaforma 4.1 mm, con esagono) sono stati posizionati sugli impianti per verificare la posizione del restauro (Fig. 6). Questi sono stati rimossi ed è stata rile- vata un’impronta a livello dell’impian- to. Dopo la realizzazione in studio di un modello con gli analoghi degli impianti, i cilindri provvisori sono stati applicati agli analoghi e sono state realizzate coro- na provvisorie in acrilico mediante una mascherina realizzata sopra agli incisivi centrali con forma ideale. Queste corone provvisorie sono state posizionate e avvi- tate sugli impianti mediante viti in tita- nio con un torque di 20 Ncm. Sulla testa delle viti sono stati posizionati dei pellet di cotone e i fori di accesso sono stati sigillati con composito. La regolazione occlusale ha evitato il contatto funziona- le durante le escursioni. I restauri prov- visori non riempivano lo spazio papillare tra 8 e 9 (Fig. 7). La radiografia eseguita dopo il com- pletamento della fase provvisoria ha per- messo di evidenziare il posizionamento e l’applicazione soddisfacenti (Fig. 8). Gingivectomia sugli impianti 8 e 9 La guarigione dei siti implantari è avvenuta senza complicanze. Una setti- mana dopo la chirurgia, il tessuto mar- ginale buccale era rimasto orientato coronalmente ed era iniziata l’invasione della papilla nello spazio interdentale vuoto (Fig. 9). Tre mesi dopo la chirurgia iniziale, si è verificato un ulteriore spostamento coro- nale e riempimento della papilla (Fig. 10). È stata eseguita una gengivectomia minore per creare una simmetria muco- sale tra gli incisivi centrali superiori. Sono stati modificati anche il punto di contatto e il contorno delle corone prov- visorie per creare una papilla più piena. Restauro finale degli impianti 8 e 9 Sei mesi dopo la gengivectomia e la modifica dei contorni dei provvisori, gli impianti erano pronti per la protesi fina- le (Fig. 11). Sono state applicate singole corone PFM definitive sugli impianti 8 e 9. L’analisi clinica dimostrava la riso- luzione dell’infiammazione, la situazione ideale dei tessuti molli e la rigenerazione papillare (Fig. 12). Una radiografia evidenziava la con- servazione dell’osso interprossimale e perimplantare (Fig. 13). La paziente era soddisfatta dei risultati funzionali ed estetici (Fig. 14). Istruzioni post-operatorie Dopo la procedura chirurgica, alla paziente è stato detto di assumere Ibu- profen 600 mg ogni 4-6 ore, Idrocodo- ne 7.5 mg /acetaminofene 750 mg ogni 4-6 ore in caso di dolore and Doxiciclina 100 mg per 10 giorni. Inoltre, le è stato raccomandato di non spazzolare sul sito chirurgico o nelle vicinanze e di esegui- re sciacqui con clorexidina allo 0,12% o soluzione salina tiepida due volte al giorno. La paziente è stata istruita a non masticare nell’area interessata per alme- no due settimane. Dr. Michael Sonick si occupa a tempo pie- no di parodontologia e chirurgia implantare a Fairfield, Conn. Noto educatore, autore e ri- cercatore clinico, è relatore presso l’Interna- tional Dental Program della New York Uni- versity School of Dentistry, è stato professore assistente presso il reparto di chirurga della Yale University School of Medicine e della University of Connecticut School of Dental Medicine e relatore sui temi della parodon- tologia, implantologia, gestione dello studio per programmi formativi in tutto il mondo. A livello locale, è fondatore e direttore del Fairfield County Dental Club, un’organiz- zazione di educazione continua che propone corsi sugli ultimo sviluppi in odontoiatria ai clinici e al loro staff. Sonick è anche fondatore e direttore del So- nick Seminars, LLC, un istituto di formazio- ne multidisciplinare con sede nel suo studio clinico e centro di formazione. Vengono proposti corsi su tutti gli aspetti chirurgici della parodontologia e dell’im- plantologia. Caratteristica particolare di questo program- ma è la suddivisione in tre parti: i dentisti partecipano a sessioni di chirurgia dal vivo, corsi pratici e lezioni teoriche. Per chi fosse interessato a partecipare, è possibile visitare il sito web www.sonickdmd.com. Fig. 6a - Immagine occlusale dei cilindri provvisori. Notare il posizionamento ideale per funzione ed estetica. Le forze occlusali sono direzionate lungo l’asse degli impianti. Gli impianti sono posizionati palatalmente, il che permette la modellazione ideale del tessuto mediante il provvisorio. Fig. 6b - Immagine frontale dei cilindri provvisori. Fig. 7 - Restauro provvisorio immediatamente dopo la ribasatura e l’applicazione. Non è presente la papilla. Fig. 8 - Radiografia eseguita il giorno dell’impianto. Fig. 9 - Restauro provvisorio 1 settimana dopo l’impianto. Guarigione molto positive dei tessuti molli e minima recessione. Fig. 10 - Restauro provvisorio 3 mesi dopo l’impianto. Fig. 11 - Restauro provvisorio 6 mesi dopo la gengivectomia e la regolazione dei contorni delle corone provvisorie. Fig. 12a - Restauri finali su 8 e 9. Fig. 12b - Immagine ravvicinata del restauro finale. Fig. 12c - Immagine finale laterale di destra. Fig. 12d - Immagine finale laterale di sinistra. Fig. 13 - Radiografia del restauro finale. Vi è conservazione dell’osso interprossimale e perimplantare. Fig. 14 - Immagine finale. Autore